Oggi in Radio: A “Radio3Mondo” una vittoria per gli agricoltori indiani – Roberto Zichittella ospita lo scrittore e giornalista Carlo Pizzati
La corte suprema dell’India ha sospeso «fino a nuova comunicazione» l’entrata in vigore di tre leggi relative alla liberalizzazione del commercio agricolo, approvate a fine settembre dal governo del primo ministro Narendra Modi e molto contestate dagli agricoltori. Da mesi i contadini e i commercianti che protestano chiedono che le leggi vengano abrogate, ma secondo quanto ha detto uno degli avvocati la sospensione della loro introduzione è già «una vittoria per gli agricoltori». Le nuove leggi prevedono che i contadini e i commercianti abbiano la libertà di vendere e acquistare merce senza vincoli di prezzo, non più soltanto sui mercati regolamentati dallo stato (i cosiddetti “mandis”) e nelle sedi fisiche previste dalle varie legislazioni statali, ma anche con il coinvolgimento diretto dei privati.
Roberto Zichittella ne parlerà venerdì 22 gennaio alle 11 a Radio3Mondo con Carlo Pizzati, scrittore e giornalista, collaboratore dall’Asia per la Stampa e la Repubblica e autore del libro “la Tigre e il drone” sui cambiamenti in Asia negli ultimi 10 anni.
Nel corso della puntata nelle #Interferenze di Andrea Borgnino si andrà in Portogallo, dove è in atto un dibattito sull’aumento della quota della musica portoghese – dal 25 al 30 per cento – che verrà trasmessa per radio. L’Associazione portoghese di radiodiffusione si è detta indignata da questa misura, accusando il governo di voler interferire nella programmazione radiofonica.
E ancora di Portogallo si parlerà con Marcello Sacco, giornalista freelance residente a Lisbona da più di 15 anni. Migliaia di elettori portoghesi, in quarantena o confinati nelle case di riposo, voteranno per le elezioni presidenziali del 24 gennaio grazie a dei volontari che raccoglieranno le schede porta a porta. Il paese inoltre sta affrontando il suo momento più difficile dall’inizio della pandemia, e da inizio gennaio la terza ondata di coronavirus ha portato in pochi giorni il sistema sanitario al suo limite.