Oggi in radio: A Eta Beta i NFT, ovvero i “Non fungible token”. I certificati digitali che attestano l’autenticità dei beni on line
Per gli autori del dizionario Collins la parola dell’anno è NFT, “Non fungible token”, ossia il certificato digitale che attesta in modo inoppugnabile l’autenticità, la proprietà e l’unicità di beni presenti online, per loro natura altrimenti replicabili all’infinito. Basati sulla tecnologia blockchain, quella che fa girare le criptovalute come i bitcoin, gli Nft hanno già rivoluzionato il mondo dell’arte e si preparano a espugnare settori come la moda, la musica, i videogiochi, la realtà virtuale e i paesaggi del nuovo metaverso, dove le persone si muovono, comprano e interagiscono con i propri avatar. Ma cosa significa acquistare un’opera, un vestito o un terreno che di fatto non esistono? Perché c’è gente disposta a spendere milioni di dollari per un file con la figurina di un gattino? Proviamo a spiegarlo nella nuova puntata di Eta Beta in onda sabato 11 dicembre alle 11.30 su Rai Radio1. Ospiti al microfono di Massimo Cerofolini saranno: Serena Tabacchi, a lungo ricercatrice alla TATE Modern di Londra e ora direttrice del Museo di arte contemporanea digitale; Anna Chiara Gaudenzi, direttrice di “Startup Italia”, che il 13 dicembre è tra gli organizzatori di Sios, il salone milanese dell’innovazione, dove si parla anche di Nft e metaverso; Nitro, rapper della scuderia Machete Crew, fondata da Hell Raton, Salmo e Slait, che sta sviluppando progetti musicali con i token Nft.
Eta Beta è poi disponibile in podcast al sito www.etabeta.rai.it.