Oggi Geo racconta la migrazione italiana negli USA
Oltreoceano, per inseguire il “sogno americano”
Dopo aver raccontato i migranti italiani in Argentina, poi quelli arrivati in Brasile e, infine, in Messico, “Geo” il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, vuole ripercorrere la Grande Migrazione negli USA. Giovedì 9 maggio dalle 16.00 su Rai 3, nel nuovo appuntamento del programma, Giorgia Miazzo, linguista, scrittrice e Presidente del Centro Studi Grandi Migrazioni, racconterà l’esperienza di quegli italiani- milioni – che salivano a bordo delle grandi navi affollate e divise in classi che li avrebbero portati più di un secolo fa, coperti di soli stracci e con i loro averi in un sacco, oltreoceano a inseguire il “sogno americano”.
Sono stati tre i periodi durante i quali l’Italia ha conosciuto un cospicuo fenomeno emigratorio destinato all’espatrio. Il primo periodo, conosciuto come grande emigrazione, ha avuto inizio nel 1861 dopo l’Unità d’Italia ed è terminato negli anni venti del XX secolo con l’ascesa del fascismo. Il secondo periodo di forte emigrazione all’estero, conosciuto come migrazione europea, è avvenuto tra la fine della seconda guerra mondiale (1945) e gli anni settanta del XX secolo. Tra il 1861 e il 1985 hanno lasciato il Paese, senza farvi più ritorno, circa 18 725 000 italiani. I loro discendenti, che sono chiamati “oriundi italiani”, possono essere in possesso, oltre che della cittadinanza del Paese di nascita, anche della cittadinanza italiana dopo averne fatto richiesta, ma sono pochi i richiedenti che risiedono fuori Italia. Gli oriundi italiani ammontano nel mondo a un numero compreso tra i 60 e gli 80 milioni.
Una terza ondata emigratoria destinata all’espatrio, che è cominciata all’inizio del XXI secolo e che è conosciuta come nuova emigrazione, è causata dalle difficoltà che hanno avuto origine nella grande recessione, crisi economica mondiale che è iniziata nel 2007.
Un appuntamento atteso, assolutamente imperdibile. Raiplay.