Oggi e domani aprono le porte per WeFood 70 Fabbriche del Gusto
Nuove aperture e molti segnali di ottimismo di una crisi che sembra finalmente superata. Certo, tutto sarà fatto con la massima prudenza e rispettando alla lettera tutt’e le norme di sicurezza, ma questo week end, il 29 e 30 maggio, si tornerà a visitare le Fabbriche del Gusto per la prima edizione primaverile dal vivo di WeFood. In particolare per quanto riguarda il Wine & Food di alta qualità e la ristorazione d’eccellenza, dei quali il nostro Paese costituisce da anni un punto di riferimento in ambito internazionale.
Se il settore del food, in generale, ha retto bene la crisi, quello dei prodotti di qualità rivolti soprattutto al mondo della ristorazione e delle eccellenze territoriali hanno pesantemente sofferto la crisi. Proprio sostenere questo settore e far riscoprire prodotti di altissima qualità in questo momento di riapertura è l’obiettivo dichiarato della speciale edizione primaverile di WeFood, la manifestazione che ogni anno apre al pubblico le porte delle “Fabbriche del Gusto”. Assieme a partner come Berto’s e Lattebusche, PromoTurismo FVG e Movimento Turismo del Vino FVG, sabato 29 e domenica 30 maggio sarà possibile visitare 70 tra le migliori cantine, distillerie, produzioni di birre artigianali, caseifici, salumifici, laboratori di cioccolato e dolci tipici, produttori di paste alimentari e di farine sparse per i territori coinvolti.
Dopo l’edizione digitale del 26 e 28 marzo scorso, WeFood torna in presenza con un’edizione primaverile che vedrà svolgersi visite guidate, laboratori, showcooking e degustazioni, che permetteranno ad un vasto pubblico, limitato negli accessi da stringenti misure di sicurezza, di cogliere i segreti delle produzioni artigianali di qualità. La scelta di realizzare gli incontri in sicurezza e in presenza manifesta la volontà di dimostrare l’efficacia delle misure messe in atto dalla filiera agroalimentare, a garanzia del rispetto delle nuove normative igienico-sanitarie.
Per prenotare le visite e vedere gli eventi digitali, è sufficiente consultare il sito www.wefood-festival.it
La manifestazione è promossa da ItalyPost, con la collaborazione Guida Venezie a Tavola per il triveneto e Guida Emilia-Romagna a tavola per l’omonima regione.
I sapori del Veneto tra vini, pasta, formaggi e distillati
In Veneto, i partecipanti disporranno di una lunga serie di tappe per scoprire i tanti prodotti d’eccellenza del territorio. Spiccano all’interno del programma attività come lo showcooking offerto dalla Distilleria Schiavo, sita a Costabissara in provincia di Vicenza e riconosciuta come produttrice di una delle migliori grappe della Regione, che ancora utilizza l’antico sistema discontinuo in alambicchi di rame con vapore a bassa pressione. Vi è poi la passeggiata tra i vigneti proposta dalla concittadina Cantina Ongaresca, 11 ettari di coltivazioni e una produzione di 35mila bottiglie, con una gamma selezionata di prodotti che vanno dal Merlot al Pinot Grigio delle Venezie, dal Sauvignon allo spumante. In provincia di Padova, invece, a San Martino di Lupari, sarà possibile partecipare in prima persona a un laboratorio sulla preparazione di tagliatelle organizzato dall’azienda VisVita, la cui produzione vede l’utilizzo di un mulino con macine a pietra, una lavorazione lenta e un’essiccazione a bassa temperatura, in modo da mantenere inalterati tutti gli elementi presenti nel chicco. L’azienda Berto’s, partner della manifestazione e realtà affermata in tutto il mondo nel settore della cottura professionale, trasmetterà digitalmente cinque showcooking realizzati dagli chef della guida Emilia-Romagna a Tavola e Venezie a Tavola tramite l’utilizzo delle innovative cucine Berto’s.
E poi le visite e le degustazioni presso Antico Laboratorio San Giuseppe (Bassano del Grappa, VI), il cui amaro si basa su un lento infuso fitoterapico di erbe, alcol, acqua e zucchero. L’azienda vitivinicola di IoMazzucato (Breganze, VI).
E poi ancora vigneti Maeli, immersi nel Parco Regionale dei Colli Euganei, che valorizzano due antiche uve autoctone come la Corbina Nera e la Marzebina Bianca.
In Trentino nel cuore della Val di Gresta
Spostandosi in Trentino, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire realtà di eccellenza come Naturgresta, immersa nel verde di Valle S. Felice (Mori, TN) e caratterizzata da un opificio e un laboratorio erboristico certificati, con un sistema di lavorazione artigianale che prevede l’utilizzo di piante fresche raccolte in giornata. Sempre a Mori, in Val di Gresta, è presente l’Azienda Agricola Artigiana Ivo Gelmini, che presenterà i suoi otto ettari di terreni coltivati a ortaggi e un laboratorio aziendale nel quale i prodotti vengono trasformati direttamente in filiera corta e completa.
Le Cantine Aperte nel Friuli Venezia Giulia
Come detto, l’edizione primaverile 2021 del WeFood presenta un’importante partnership con la manifestazione Cantine Aperte Friuli Venezia Giulia, un weekend durante il quale i vignaioli accoglieranno i partecipanti per metterli in contatto con la loro storia, scoprire il loro paziente lavoro, conoscere la passione racchiusa in ogni bottiglia di vino. Attività come Borgo Conventi (Farra d’Isonzo, GO), la Cantina I Magredi (Domanins, PN), l’azienda Elio Vini (Cividale del Friuli, UD), Ferrin (Camino al Tagliamento, UD), Pascolo (Dolegna del Collio, GO), Tarlao Vignis in Aquileia (UD), Valpanera (Villa Vicentina (UD) e Vini Puntin (Aquileia UD) accoglieranno i visitatori nelle proprie cantine e nei propri vigneti.
Le Fabbriche del Gusto del territorio non riguardano però soltanto il vino. Gli amanti della tradizione dolciaria potranno rivolgersi alla cioccolateria Adelia di Fant, nel pieno centro di San Daniele del Friuli (UD), dove la produzione si basa sulla ciclicità delle stagioni e dei loro frutti, o alle gubane simbolo delle Valli del Natisone prodotte da Dorbolò e La Gubana della Nonna. La Società Agricola Mondini aprirà il proprio Birrificio Foràn, mentre chi è in cerca di qualcosa di più “forte” potrà godere dell’apertura della Distilleria Ceschia, la cui produzione di grappa segue la stessa ricetta da quasi centoquarant’anni. E poi l’agricoltura biologica e biodinamica dell’Azienda Agricola Carusone Sandra, tra le colline di Cavasso Nuovo in provincia di Pordenone, i prodotti caseari di Orcolat Sbilfat, con i suoi pascoli ai 1.300 metri delle malghe Val Medan.
In Emilia-Romagna tra formaggi, caffè e musei del cibo
Il tour alla scoperta delle Fabbriche del Gusto della terra emiliano-romagnola parte dal circuito dei musei del cibo della provincia di Parma. Qui, a Collecchio, apriranno le porte il Museo della Pasta, dove si racconta il favoloso viaggio dal grano alla gastronomia passando per ogni fase della sua lavorazione, e il Museo del Pomodoro, prodotto di importazione che a Parma ha trovato un terreno fertile per la coltivazione e un’industria capace di trasformarlo e sfruttarne al meglio le caratteristiche e le peculiarità, esportando in tutto il mondo i risultati. A Felino, il Museo del Salame racconta una storia che parte addirittura dal XV secolo, mentre a Langhirano vi è il Museo del Prosciutto di Parma, uno dei più esemplari simboli del filo rosso che lega il prodotto finito all’unicità del territorio di produzione. Altro eccellente esempio del connubio tra territorio e prodotti di salumeria è il Culatello di Zibello, il cui omonimo Museo dedicato si trova a Polesine Parmense. Il Museo del Vino di Sala Baganza è dedicato invece alla lunghissima storia che lega la viticultura alla provincia di Parma fin dai tempi di Roma.
A Soragna, infine, è presente il Museo del Parmigiano Reggiano, dedicato a tutti gli aspetti che riguardano la storia, le proprietà e la produzione del Re dei Formaggi.
Dopo i musei, sempre in provincia di Parma (presso Zibello) vi è l’Azienda Cacciali Graziano. Oltre che di formaggi di qualità riconosciuti in tutto il territorio, l’azienda è anche tra le produttrici del tipico Culatello di Zibello, aderendo tra l’altro al Consorzio in tutela dello stesso salume.
Al confine con la provincia di Piacenza, si passa poi nel cuore del Parco Regionale Fluviale del Torrente Stirone. Qui, l’ostello Il Gruccione propone un’esperienza enogastronomica di prodotti con un forte legame territoriale e una cucina povera e vegetariana, ma promuove anche un modello di ospitalità rurale e conviviale, che dà valore alla lentezza e al silenzio della vita di campagna.
La tappa emiliana si conclude infine a Ferrara, dove sarà possibile visitare la rinata Torrefazione Penazzi e l’omonimo Museo della Caffettiera, che ospita oltre 200 caffettiere domestiche d’epoca che vanno dalla fine dell’800 fino agli ’80 e ’90 dello scorso secolo.
Gli showcooking
Anche per questa edizione di WeFood sono stati invitati alcuni dei più importanti chef della guida Emilia-Romagna a Tavola e Venezie a Tavola che presso la sede di Berto’s Cucine hanno realizzato degli showcooking presentando alcuni dei loro celebri piatti con la partecipazione di Marco Colognese, giornalista enogastronomico e direttore della Guida Emilia-Romagna a Tavola. Gli chef: Lorenzo Vecchia del Ristorante Ahimé di Bologna, Adalberto Migliari del ristorante La Chiocciola di Quartiere – Ferrara, Francesco Carboni del ristorante Acqua Pazza di Bologna, Andrea Rossetti dell’Osteria V di Trebaseleghe – Padova, Vincenzo Vottero del ristorante Vi.Vo. Taste Lab di Bologna.
Come partecipare
Tutti possono partecipare a WeFood e tutti gli eventi di WeFood sono a ingresso libero: è solamente richiesta, per ragioni organizzative e di sicurezza, la prenotazione alle visite e agli eventi di proprio interesse sul sito internet www.wefood-festival.it, in corrispondenza di ciascuna azienda visitabile.
WeFood sulla rete
Punto di riferimento per aggiornamento in progress su WeFood è il sito internet www.wefood-festival.it, dove è possibile consultare le schede di tutte le aziende aderenti e gli eventi che vi si svolgeranno.
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