Officina Zoé e Beirut World Beat per il festival "Col favore di Minerva" al Castello di Tutino a Tricase (Le) Officina Zoé e Beirut World Beat per il festival "Col favore di Minerva" al Castello di Tutino a Tricase (Le)
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Officina Zoé e Beirut World Beat per il festival “Col favore di Minerva” al Castello di Tutino a Tricase (Le)

Officina Zoé e Beirut World Beat per il festival "Col favore di Minerva" al Castello di Tutino a Tricase (Le) Officina Zoé e Beirut World Beat per il festival "Col favore di Minerva" al Castello di Tutino a Tricase (Le)Sabato 14 agosto nel Castello di Tutino a Tricase con il concerto di Officina Zoé e le selezioni di Beirut world beat prosegue la prima edizione di Col favore di Minerva, Festa della musica salentina e mediterranea, ideata, prodotta e promossa da Saietta art, in collaborazione con TarantarteOfficina Zoé Fondazione Sylva con il patrocinio del Comune di Tricase e il contribuito di CIHEAM. La serata inizierà alle 19:30 con la possibilità di cenare e degustare piatti tipici salentini e mediterranei. Alle 21:15 (ingresso 10 euro + dp – Prevendite attive nel circuito oooh.events -> www.castelloditutino.it) sul palco Officina Zoé, dagli anni ’90 tra i protagonisti del movimento di revival della tradizione musicale salentina, band trascinante, dal sound inconfondibile e ambasciatrice della pizzica nel mondo. L’elemento di forza di Officina Zoé è la ricerca costante della trance e della ciclicità insita nel ritmo arcano dei tamburelli e intrisa di minimalismo nella musica e nel canto: ciò ha reso possibile, col tempo, la realizzazione di nuove composizioni musicali che cantano e raccontano il mondo di oggi, ma profondamente ancorate e rispettose della filologia e del linguaggio della tradizione. Solo in questo modo è stato possibile ridare alla musica popolare del Salento, alla Pizzica, il suo ruolo nel panorama della world music; una tradizione viva, come vivo è il sangue che circola nelle vene, lontana dal folk, che invece racconta di una tradizione morta, riesumata solo come intrattenimento del giullare di corte. L’Officina Zoè nasce nella primavera del 1993, dall’unione di alcuni musicisti salentini su idea di Lamberto Probo (voce, tammorra, tamburelli e percussioni varie), Donatello Pisanello (organetto diatonico, chitarra e mandola) e Cinzia Marzo (voce, flauti, tamburello castagnette). Da subito diventa forza motrice di quel movimento di rinascita della tradizione musicale salentina, che ha portato oggi alla ribalta internazionale il Salento e le sue irreplicabili specificità locali. A seguire (ingresso libero fino a esaurimento posti) l’inedito connubio di suoni e fusioni dal Medio Oriente e dal Mediterraneo di Beirut world beat. Il pubblico si ritroverà immerso in un’esperienza esotica e coinvolgente, accompagnato in un viaggio attraverso ritmi e incanti sonori provenienti dal Medio Oriente arabo, Libano, Siria, Egitto, Iraq, Palestina, Nord Africa, Iran, India, Grecia, Turchia, Balcani ed Est Europa. Domenica 15, si festeggia ferragosto con il concerto del Canzoniere grecanico salentino e Vision live electro swing night con il trombettista e compositore Giancarlo Dell’Anna. Lunedì 16 sul palco i Kalàscima e in consolle la cantante Rachele Andrioli. Martedì 17, infine, questa prima edizione di “Col favore di Minerva” si concluderà con il trascinante live della band Opa Cupa e con le selezioni funk al balkan, hip hop, samba, cumbia, pizzica pizzica, rebetiko di Ashèblasta. Nel rispetto delle norme anti Covid19 l’ingresso sarà consentito solo ai possessori del Green Pass. Info 3494623135 – www.castelloditutino.it
 
“Col favore di Minerva” trae ispirazione da una frase dell’epigrafe posta sulla facciata principale del maniero nella quale si legge in latino: “Luigi Trane…. col favore di Minerva… lo eresse (il castello) fin dalle fondamenta e lo destinò ai posteri”. «Appellandosi all’antica divinità greco-romana, l’illuminato feudatario di Tutino in qualche modo aveva desiderato che la sua dimora diventasse un luogo dove sviluppare le arti. E lo stesso oggi vogliamo fare noi aprendo castello, appena restaurato, a tutti gli uomini e le donne assetati di cultura», sottolinea Edoardo Winspeare di Saietta art. «Inoltre, ben consapevoli della posizione geografica del Salento al centro del Mediterraneo, abbiamo deciso di partire dalla tradizione locale – in tutte le sue declinazioni e moderne contaminazioni – per dialogare con ognuna delle tradizioni accomunate dallo stesso mare, e non solo. Quest’anno iniziamo dalla nostra piccola penisola con cinque fra i migliori gruppi di musica popolare salentina, ma già l’anno prossimo vorremmo invitare musicisti del mondo balcanico, e proseguire  con artisti spagnoli, arabi, greci, turchi, corsi, israeliani», prosegue il regista salentino. «Sarà un continuo dialogo fra le sponde del Mediterraneo attraverso la musica, ma anche la letteratura, la filosofia, il teatro, la pittura e la danza. Insomma venite tutti a Tutino».

Il Castello di Tutino a Tricase è un complesso architettonico fortificato e monumentale che è stato oggetto di recente ristrutturazione mirata alla valorizzazione e trasmissione del bene e del suo reinserimento funzionale all’interno del territorio. Il Castello è infatti diventato un centro dedicato alle sette forme d’arte, con uno spazio dedicato anche alla ristorazione e al bar, al fine di tornare ad essere un riferimento per la comunità, ma anche il luogo entro il quale la cultura locale trova lo spazio adeguato per comunicare a una visione del mondo più universale. Vincitore del bando per l’adeguamento degli attrattori turistici all’accoglienza di attività di spettacolo dal vivo della Regione Puglia, il Castello di Tutino è gestito da Saietta Art in collaborazione con vari partner.

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