Nuova edizione per “Fabrica, Musica e Letteratura” – Tre incontri fra parole e musica dedicati al tema del cosmo, dalla terra al cielo, dal sole alle stelle, dai testi antichi alle sonorità jazz
Tre incontri dedicati al tema del cosmo, dalla terra al cielo, dal sole alle stelle, cercando tracce nei testi antichi, nelle tradizioni popolari, fin nelle sonorità jazz. Si rinnova la collaborazione fra Accademia Filarmonica Romana e l’Associazione Fabrica per la rassegna “Fabrica, Musica e Letteratura” in Sala Casella (via Flaminia 118), quest’anno dal titolo Astera. In luna, stellis et sole, ovvero discorsi cosmici dalla terra al cielo, un viaggio fatto di suoni, poesia e racconti, come fossero “discorsi cosmici”.
Il primo incontro “Staras, dalla terra al cielo” sarà domenica 27 novembre (ore 20): un excursus sulle stelle, sidera, astra nella loro etimologia dal sanscrito staras, stratificate nel cielo, punto di riferimento per il controllo del tempo, la lettura delle stagioni, la navigazione, l’architettura, la coltivazione dei campi. Da Arato di Soli a Calvino, passando per il jazz anni Trenta e le contaminazioni popolari, musica e testi disegnano la mappatura celeste fatta di parole e note, attraverso immagini e suggestioni letterarie che partono tutte dal “de-siderio” o dal ‘Dis-astro” umano nel voler riferirsi al cielo. Ne sono interpreti il Morphin’ Quartet con le voci di Alessandro Regoli, Valentina Tramacere, Bruno Corazza ed Emiliano Begni (quest’ultimo anche al pianoforte), e gli attori Livia Saccucci e Marco Paparella.
Gli altri incontri saranno nel 2023: il 28 gennaio (Carnem-Levare con Nando Citarella) e il 22 aprile (Sparks-scintille celesti con Raffaella Misiti).
Dalla cultura napoletana fino a quella brasiliana il carnevale è sempre stato un ammortizzatore sociale che, proprio un istante prima in cui la vita rinasce sul pianeta e va a ricercare il sole, innesca un processo in cui ci si dimentica dei ruoli precostituiti, invertendoli. In questo tempo alla rovescia, dove gli schiavi diventano padroni, gli uomini donne e i poveri ricchi, l’appuntamento “Carnem-Levare” del 28 gennaio, protagonista Nando Citarella, intesse un percorso tra canzoni tradizionali napoletane dedicate al sole, melodie e armonie più carnascialesche e testi che inneggiano al ribaltamento di ruoli, una ricerca di un equilibrio nel bilico, prima della penitenza e del rigore della Quaresima.
Nell’appuntamento finale del 22 aprile, con la voce di Raffaella Misiti, Il traditional e il jazz si mischiano in “Sparks-scintille celesti” per un’ode continua alla luce lunare e alle sue diverse e continue forme, tra falci crescenti e calanti, tra lune piene e la divinità Carmenta, in un’atmosfera che ha a che vedere più con le ombre, le fate e i mostri che con corpi e certezze. Tra testi antichi, preghiere e inni al cielo si passa in rassegna ogni forma della notte con voci incantevoli e suoni celesti. Calvino, Borges e Ovidio insieme ai suoni notturni delle stelle creeranno un suggestivo cammino alla scoperta della notte.
Biglietti: Sala Casella 11 euro (compreso di prevendita).
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, [email protected]