NELLE CREAZIONI DI ALVIN CURRAN : L’incontro a Roma con l’artista americano padre della musica elettronica
Padre della musica elettronica, carriera lunga e fruttuosa, Alvin Curran è uno dei compositori e artisti americani più originali e importanti di oggi. Nato a Providence nel Rhode Island nel 1938, cofondatore nel 1966 del gruppo Musica Elettronica Viva a Roma, città dove vive tuttora, performer, scrittore, insegnante e autore di innovative installazioni, ha segnato con la sua opera la storia della musica elettronica del secondo Novecento e dei nostri giorni.
È dunque un’occasione preziosa quella che offre l’Ibimus – Istituto di Bibliografia Musicale martedì 14 dicembre (ore 18.30) con l’incontro che vede protagonista l’artista americano presso la Sala Baldini in piazza Campitelli 9 (ingresso gratuito). A condurlo sarà la musicologa Daniela Tortora che ha approfondito nel corso dei suoi studi i lavori di Curran, curando anche nel 2011 il suo libro bilingue Live in Roma. A curare l’intero incontro è la musicista e musicologa Paola Ronchetti.
Volta da sempre alla promozione e diffusione di studi storico-musicali dal Medioevo alla contemporanea, l’Ibimus si fa dunque promotrice di un incontro dedicato alla musica d’oggi, entrando nel cuore delle creazioni di Alvin Curran, fra musiche, suoni, immagini e happening così come il compositore americano ha abituato il suo pubblico. Un’occasione per parlare e approfondire il tema delle avanguardie musicali fra Italia, Europa e Stati Uniti di cui Curran è stato ed è ancora oggi uno dei protagonisti più vivaci e attenti. A disposizione di Curran anche un pianoforte, davanti al quale l’artista siederà per far ascoltare alcuni suoi lavori.
Informazioni: Ibimus +39 3711624313, +39 3516786288, [email protected], ibimus.eu
Alvin Curran. Ha realizzato una carriera lunga e fruttuosa come compositore, performer, installazionista, scrittore e insegnante sulla scia della tradizione americana di musica sperimentale. Nato a Providence nel 1938, ha studiato con Ron Nelson, Elliott Carter e Mel Powell e ha cofondato il gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, dove vive tuttora. La sua musica, che si tratti di opere cameristiche, di arte radiofonica, di performance solistiche o di teatro ambientale a grande scala, abbraccia tutti i suoni, tutti gli spazi, tutte le persone.
Ha insegnato all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica di Roma, al Mills College, alla Hochschule für Musik Mainz. Ha scritto molti articoli, fatto migliaia di concerti e creato più di 30 album personali e più di 60 in collaborazione. Il libro bilingue Alvin Curran: Live in Roma, curato da Daniela Tortora, è uscito nel 2011 e l’alvin curran fakebook, con oltre 200 composizioni, frammenti, scritti e immagini, nel 2015.
Eventi importanti recenti: Concerto per vasca da bagno e orchestra (2017); l’installazione Pian de Pian Piano, No Man’s Land (2017); Maritime Rites Rome per musicisti su barche a remi con La Banda di Testaccio (2017); concerti al Teatro Colon, Buenos Aires (2017), Big Ears Festival (2017), il New York Armory (2018), con Clark Coolidge (Other Minds 2018), con Ciro Longobardi (2018); Passi, con l’artista Alfredo Pirri (2017 e 2018); Irrawaddy Blues (Documenta, 2017), A Banda Larga, una sinfonia da strada , Angelica Festival(2018); Omnia Flumina Romam Ducunt (Tutti i fiumi portano a Roma), una sonorizzazione delle Terme di Caracalla (2018), Der Goldene Topf, un opera di Achim Freyer, Staatstheater Stuttgart(2019); The Containment Etudes, Tonspur-Museums Quartier Vienna 2020; The Glove, film music for Erić Baudelaire 2020; Missteps, About Five of Them, (2020, Bang On a Can Allstars NYC). Gardening With John (Installation) – Halberstadt DE and No Man’s Land, Loreto Aprutino 2020. Dischi: Dead Beats (pianoforte, 2019) e Endangered Species (2018); Cafe’ Grand Abyss, con Jon Rose (2018/19).
Altri lavori celebri: For Cornelius, Hope Street Tunnel Blues, Inner Cities per pianoforte; Schtyx per piano/violino/percussione; VSTO per quartetto d’archi; Theme Park per quartetto di percussioni; Electric Rags per quartetto di sassofoni; Oh Brass on the Grass Alas per 300 musicisti dilettanti di bande di ottoni; l’installazione sonora Gardening with John; Crystal Psalms e Maritime Rites per radio; performance solistiche da Canti e Vedute dal Giardino Magnetico e Canti Illuminati a Endangered Species.
Nel 2020, in occasione dei trent’anni del Centro Ricerche Musicali ha realizzato The Containment Etudes (Studi di Contenimento) per computer, tastiera midi e pianoforte, per dirla con le parole dell’autore, una sorta di “autobiografia musicale che si estende per quasi 82 anni”, un racconto “un’umile storia musicale che dura tutta una vita”.