“Nazarband”, viaggio nella Calcutta profonda dell’acclamato regista Suman Mukhopadhyay, vince il River to River Audience Award
È “Nazarband”, il film del celebrato regista bengalese Suman Mukhopadhyay che racconta un viaggio nella Calcutta profonda, ad aggiudicarsi il River to River Audience Award, riconoscimento del pubblico al miglior lungometraggio del 21/mo River to River Florence Indian Film Festival. L’unico evento in Italia completamente dedicato a indagare il volto dell’India contemporanea attraverso il cinema e la cultura, con la direzione di Selvaggia Velo, si è tenuto quest’anno dal 3 all’8 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/R) e online nella sala virtuale Più Compagnia in collaborazione con MYmovies.it.
La pellicola segue le vicende di Vasanti, una donna appena uscita dal carcere che si avventura tra i vicoli della tentacolare megalopoli indiana per ritrovare il passato perduto, accompagnata dal piccolo truffatore Chandu. Li aspetta una traversata piena di incontri, volti ed emozioni che potrà cambiare per sempre la vita di entrambi. In un video messaggio di ringraziamento, l’autore ha detto: “La notizia della vincita mi è arrivata mentre ero alla ricerca di nuove location nelle regioni interne del Bangladesh. È un onore ricevere un riconoscimento da questo festival meraviglioso, di così lunga tradizione, ed è ancora più bello sapere che è stato assegnato da un pubblico che conosce e supporta il cinema indiano”.
La giuria popolare ha inoltre assegnato il premio per il miglior documentario a “Womb” del regista Ajitesh Sharma, che segue la giovane attivista Srishti Bakshi in una singolare maratona di più di 4000 km e 240 giorni dal Sud del Kanyakumari al Nord del Kashmir, intrapresa allo scopo di raccogliere storie di donne e aiutarle a prendere coscienza dei propri diritti.
Il riconoscimento al miglior cortometraggio è andato a “Kanya” di Apoorva Satish: una ragazza adolescente cresce a metà tra i valori della cultura occidentale e di quella indiana tradizionale; con l’arrivo del primo ciclo mestruale la sua aspirazione di diventare un subacqueo professionista prende una svolta inaspettata.
“Ho un ricordo molto caro legato al festival che voglio condividere con voi – ha raccontato il sindaco di Firenze Dario Nardella durante la cerimonia di inaugurazione – ed è quando ho consegnato le chiavi della città al grande attore Irfan Khan, poi tragicamente scomparso, durante la mia prima edizione del River to River in qualità di sindaco. Ho ancora due anni e mezzo di mandato per avere la possibilità di incontrare altre grandi personalità del cinema indiano, e spero di cuore che possa presto succedere di nuovo”.
L’ambasciatrice dell’India Neena Malhotra, sempre in occasione della cerimonia inaugurale, ha dichiarato: “Sono felice di vedere tanto affetto per il cinema indiano, e mi dà una gioia particolare essere qui oggi in quanto il 2021 è un anno importante per il mio paese. Sono attualmente in corso le celebrazioni del 75/mo anniversario dell’indipendenza dell’India, e la presenza del Primo Ministro Narendra Modi al G20 segna un momento fondamentale nei rapporti tra Italia e India. L’industria cinematografica di Bollywood è la più grande al mondo, e voglio complimentarmi con Selvaggia Velo per essere riuscita a dare, con la sua selezione, un’idea del panorama variegato e interessante della nostra produzione filmica. Vorrei inoltre ringraziare la città di Firenze e la Regione Toscana per il prezioso supporto fornito al festival da oltre 20 anni”.
Cristina Giachi, Presidente della Commissione Beni e Attività Culturali della Regione Toscana, intervenuta in chiusura al festival, ha detto: “Vorrei salutare il pubblico, tornato in sala dopo la pandemia, e ringraziare il festival per portarci sempre un grande cinema, pieno di complessità. Ho seguito gran parte del festival online, nella sala virtuale Più Compagnia, un nuovo strumento dalle enormi potenzialità che permette al festival di arrivare a un pubblico molto più ampio. Tuttavia sono ancora più felice di essere in sala questa sera: tornare al cinema in presenza è completamente un’altra cosa”.
“Spero moltissimo di tornare presto in Italia e partecipare in presenza al festival”, ha detto la superstar di Bollywood Amitabh Bachchan, che è stato virtualmente ospite in collegamento live dall’india per commentare insieme al pubblico il suo ultimo film “Chehre”. “Confido che la pandemia finisca e che i nostri due fiumi, l’Arno e il Gange, possano di nuovo incontrarsi. Mi manca moltissimo l’atmosfera che ho respirato durante la visita in presenza che ho fatto a Firenze, per la 12/ma edizione del River to River. Un’esperienza che ricordo con molto piacere e nostalgia e che vorrei ripetere al più presto. Mi auguro che le condizioni ci consentano di vederci ancora il prima possibile”.
Kabir Bedi, protagonista di un talk online sulla sua autobiografia recentemente edita da Mondadori, riguardo alla sua forte relazione con l’Italia ha aggiunto: “Nel cinema italiano, con Sergio Sollima, ho trovato l’occasione straordinaria che ha cambiato la mia vita. Adesso è giusto che Sandokan venga rinnovato, con nuove energie, nuove tecnologie e nuovi attori – la RAI sta già lavorando in questo senso con l’attore Can Yaman e non vedo l’ora di vedere il risultato – ma tornerò in Italia per nuovi progetti non appena l’Italia mi chiamerà. Anzi, ultimamente ho ricevuto alcune proposte al momento riservate, ma probabilmente già l’anno prossimo potrò dire di più”.
Spiega Selvaggia Velo, direttrice e ideatrice del festival: “In questo momento di pandemia, riapertura delle sale e ritorno in presenza, ci siamo concentrati particolarmente sulla scelta di film di qualità, sia per quanto riguarda la selezione d’autore, come l’omaggio al maestro Satyajit Ray, sia per le pellicole Bollywood. A causa della chiusura dell’India non è stato possibile avere ospiti in presenza, ma le star che nel tempo si sono avvicendate al River to River ci hanno sostenuto con collegamenti e partecipazioni virtuali, ribadendo sempre l’importanza di portare avanti il festival soprattutto in questa fase di pandemia”.
Il River to River Florence Indian Film Festival ha proposto in sei giorni 34 proiezioni tra prime italiane ed europee oltre a talk, mostre, lezioni di cucina, film d’artista ed eventi speciali. Tra questi ultimi, la partecipazione straordinaria dell’icona di Bollywood Amitabh Bachchan, protagonista di una conversazione online con il pubblico; il talk con Kabir Bedi, celebre attore e interprete del Sandokan di Sollima; l’omaggio al maestro della cinematografia indiana Satyajit Ray nel centenario della nascita; la collaborazione con la Biennale di Kochi–Muzuris, prima Biennale d’Arte del Subcontinente e una matinée per i vent’anni del film cult di Bollywood “Kabhi Khushi Kabhie Gham…”..
Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e del Comune di Firenze, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Il festival si avvale del sostegno degli sponsor Salvatore Ferragamo, Unione Induista Italiana e Galleria di Lux, i partner tecnici Instyle, Hotel Roma, fsm – Fondazione Studio Marangoni, MAD Murate Art District, Amblè, Cescot Firenze e Pocket Films e i media sponsor Firenze Spettacolo e RDF.
River to River Florence Indian Film Festival è sui social con l’hashtag #R2RFIFF
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