Mostra: ROBERT DOISNEAU – Attualità e poetica di uno dei padri della fotografia del Novecento
ROBERT DOISNEAU – Antologica a Camera – TORINO
“Se c’è qualcuno che adoro, quello è Doisneau.”, parola di Henri Cartier-Bresson, altro grande della fotografia, e ci sembra il miglior attacco per presentare la grande antologica dedicata a Robert Doisneau, maestro francese e tra i più importanti fotografi del Novecento, inaugurata nei giorni scorsi a Torino nelle sale di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, e che resterà aperta tutti i giorni fino 14 febbraio 2023.
Curata da Gabriel Bauret e promossa da CAMERA, Silvana Editoriale e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la mostra presenta oltre 130 fotografie dell’autore in un percorso che comprende le sue immagini più iconiche insieme a scatti meno noti, selezionati fra gli oltre 450.000 negativi di cui si compone il suo archivio. Robert Doisneau è considerato, proprio insieme a Henri Cartier-Bresson, uno dei padri della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada.
A partire dalla sua fotografia più conosciuta, che ritrae il bacio di una giovane coppia tra i passanti e il traffico della place de l’Hôtel de Ville di Parigi, l’esposizione torinese ne racconta la carriera attraverso i temi ricorrenti da lui affrontati in più di cinquant’anni con di attività: la guerra e la liberazione, il lavoro, l’amore, i giochi dei bambini, il tempo libero, la musica, la moda, gli artisti.
Che si tratti di fotografie realizzate su commissione o durante le lunghe giornate a girovagare per Parigi, Doisneau racconta il proprio tempo attraverso uno sguardo guidato dalla disobbedienza e dalla curiosità, indicati da lui come ‘i due requisiti principali di questo mestiere’. Ad accompagnarlo in queste passeggiate sono gli amici scrittori, come Jacques Prévert, Robert Giraud e Blaise Cendrars, dei quali diceva “quando trovavo un’immagine pensavo a uno di loro, che poi era il primo a cui la mostravo. Un po’ glielo dovevo, poiché erano stati loro a insegnarmi a vedere”.
Fortemente narrativi, questi scatti hanno la capacità di testimoniare un’epoca in cui le persone cercano un nuovo equilibrio all’interno di una società in trasformazione, con i suoi riti, le sue contraddizioni e i suoi numerosi attimi di inaspettata felicità. E proprio questo è il tratto caratteristico che ne determina l’attualità e l’insegnamento per una società liquida come quella contemporanea, alla ricerca di nuovi punti di riferimento. Più che mai oggi servirebbe di Doisneau lo “stile personale che traspare anche nei suoi scritti o nelle didascalie che appone alle proprie stampe: un equilibrio fra le logiche del reportage e un’attitudine all’invenzione, cui si aggiunge una nota di scherzosa ironia nei confronti dei soggetti che ritrae” perché “ Con il suo obbiettivo, Doisneau ha catturato con enorme libertà espressiva la vita quotidiana degli uomini, delle donne, dei bambini di Parigi e della sua banlieue, sapendo tradurne le azioni e i gesti, i desideri e le emozioni, tracciando uno spaccato realistico ed empatico dell’umanità del dopoguerra”.
In mostra a CAMERA oltre 130 stampe ai sali d’argento in bianco e nero che provengono tutte dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, a sud della capitale francese, suo luogo di creazione e scoperte. È in questo atelier che il fotografo ha stampato e archiviato le sue immagini per oltre cinquant’anni, lasciando in eredità una mole incredibile di stampe e negativi che, ancora oggi, sono in grado di stupire.
La mostra a CAMERA si articola in 11 sezioni tematiche: Bambini, 1934 – 1956, Occupazione e Liberazione, 1940 – 1944, Il dopoguerra, 1945 – 1953, Il mondo del lavoro, 1935 -1950, Il teatro della strada, 1945 – 1954, Scene di interni, 1943 – 1970, Portinerie, 1945 – 1953, Ritratti, 1942 – 1961, Una certa idea della felicità, 1945 -1961, Bistrot, 1948 – 1957, Moda e mondanità, 1950 – 1952. Completa l’esposizione, un’intervista video al curatore Gabriel Bauret e la proiezione di un estratto dal film realizzato nel 2016 dalla nipote del fotografo, Clémentine Deroudille: Robert Doisneau, le révolté du merveilleux (Robert Doisneau. La lente delle meraviglie), che contribuisce ad approfondire la conoscenza dell’uomo e della sua opera.
Doinsneau, secondo il curatore della mostra Gabriel Bauret: “É un fotografo che nel suo percorso ha catturato con la macchina fotografica le persone creando immagini iconiche, ma è anche e soprattutto un fotografo che ricercava il proprio piacere personale nell’atto del fotografare, che cercava di trovarsi a proprio agio in quell’universo”. In occasione della mostra Robert Doisneau, CAMERA, grazie alla collaborazione con il Museo dell’Ara Pacis di Roma e con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, la visita include un “percorso dedicato alle persone con disabilità visiva che comprende disegni a rilievo e relative audiodescrizioni. Oltre a questi supporti sarà anche proposto un calendario di visite tattili gratuite guidate da operatori specializzati”.
Il catalogo “Robert Doisneau”, è edito da Silvana Editoriale. CAMERA propone ai visitatori della mostra dedicata a Doisneau, un programma di incontri aperti al pubblico nella sua formula de “I Giovedì in CAMERA”. Il ciclo di nove appuntamenti, che si sviluppano nell’arco dei quattro mesi di mostra, è il risultato di una riflessione profonda su quanto la fotografia di Doisneau apra a scenari e tematiche che vanno oltre la semplice rappresentazione della realtà attraverso la macchina fotografica. Dal cinema, con il rimando inevitabile all’estetica e alle trame di alcuni dei capolavori del cinema francese, fino ad arrivare alla letteratura, come quella legata all’infanzia, soggetto privilegiato del suo obiettivo, gli scatti di questa mostra aprono molteplici finestre di dialogo.
“Con la mostra di Doisneau, CAMERA riprende il filo delle grandi esposizioni monografiche dedicate ai maestri della fotografia del XX secolo. – dichiara Walter Guadagnini, direttore di CAMERA – Sin dalla sua nascita, CAMERA vuole presentare al suo pubblico le infinite facce della fotografia, da quella più di ricerca a quella più tradizionale, proponendosi così come autentico centro per la diffusione della cultura fotografica in Italia: la mostra di Robert Doisneau costituisce un ulteriore tassello di questo percorso, che si completa anche con la tradizionale offerta di iniziative collaterali dedicate sia al pubblico generico che alle scuole”.
Maggiori informazioni su orari di visita e biglietti c/o
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Via delle Rosine 18, 10123 – Torino