Morto Mauro Forghieri, geniale progettista di auto di Formula 1. Il ricordo dell’Editore Roberto Mugavero
È una scomparsa improvvisa quella di Mauro Forghieri, che addolora anche il mondo dell’editoria, oltre che quello automobilistico mondiale. Grazie a lui la Ferrari ha vinto ben 54 Gran Premi e 7 campionati mondiali.
Mauro Forghieri è stato un ingegnere e progettista di auto di Formula 1. Laureato in Ingegneria meccanica all’Università di Bologna, cominciò a lavorare per le officine Ferrari, dove ben presto divenne Responsabile del Reparto Tecnico per le vetture da corsa, dedicandosi principalmente alla Formula 1 e alle vetture della categoria Sport Prototipo.
Sotto la sua guida, la Ferrari vinse complessivamente 54 Gran Premi iridati, 4 titoli mondiali piloti e 7 titoli mondiali costruttori. Alla fine degli anni ’80, lasciò la Ferrari per approdare prima alla Lamborghini, poi alla Bugatti.
È stato protagonista di alcuni tra i più importanti passaggi tecnici della F1 dagli anni ’60, anche nel confronto tra le Ferrari e le rivali più celebri. Ebbe la lungimiranza di introdurre elementi tecnici di novità che hanno segnato la storia dei motori.
“Apprendiamo la notizia della sua morte con profonda tristezza – dichiara l’Editore Roberto Mugavero –. Mauro Forghieri è stato l’ultimo grande genio italiano della Formula 1 di un tempo costellato da grandi successi nel mondo con la Ferrari. La mia casa editrice che da sempre pone grande attenzione ai successi e ai protagonisti del settore automobilistico mondiale, ha avuto il privilegio di editare numerose edizioni di volumi anche sull’universo Ferrari e i suoi protagonisti e fra questi ci onora di aver edito un libro di grande successo firmato proprio dall’Ingegner Mauro Forghieri “Capire la Formula 1”, testo basilare per conoscere la storia e le innovazioni che hanno portato allo sviluppo delle attuali monoposto di F1. La conoscenza e il genio di Forghieri hanno concorso a far crescere la Motor Valley e far conoscere e ammirare la nostra Regione Emilia-Romagna e l’Italia nel mondo.
Oltre a essergli riconoscente per l’amicizia e la stima di cui ci ha onorato, lo ricorderò per il suo spessore umano e l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto tutta la sua vita.”