MOLIÈRE IN MUSICA - Antonello Manacorda dirige Strauss, Schubert e Brahms MOLIÈRE IN MUSICA - Antonello Manacorda dirige Strauss, Schubert e Brahms
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MOLIÈRE IN MUSICA – Antonello Manacorda dirige Strauss, Schubert e Brahms

MOLIÈRE IN MUSICA - Antonello Manacorda dirige Strauss, Schubert e Brahms MOLIÈRE IN MUSICA - Antonello Manacorda dirige Strauss, Schubert e BrahmsNuovo debutto di un direttore italiano a Santa Cecilia: per il concerto in programma il 27 aprile alle ore 19.30 (con repliche venerdì 28 aprile alle ore 20.30 sabato 29 ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) sarà il torinese Antonello Manacorda, classe 1970, a salire per la prima volta sul podio dell’orchestra ceciliana. Dopo un inizio di carriera come violino di spalla della Mahler Jugendorchester, è stato tra i fondatori della Mahler Chamber Orchestra quindi, incoraggiato da Claudio Abbado e da Simon Rattle, ha iniziato a dedicarsi alla direzione d’orchestra. Dal 2010 è Direttore artistico e Principale della Kammerakademie Potsdam, con la quale ha vinto importanti premi discografici, e nelle ultime stagioni ha debuttato con i Berliner Philharmoniker, Staatskapelle Dresden ed è stato ospite del Metropolitan di New York, Fenice di Venezia, Bayerische Staatsoper di Monaco e numerosi altri teatri.

Manacorda aprirà la serata con la suite op. 60 del Borghese gentiluomo di Richard Strauss (ultima esecuzione a Santa Cecilia nel 2006).  In origine Le bourgeois gentilhomme era nata come comédie-ballet nella quale al testo di Molière erano inframmezzate le musiche di Lully e Strauss, nel preparare le sue musiche per il suo Borghese gentiluomo, ne tenne conto rielaborandone alcune. La partitura straussiana è di un fascino e di un’eleganza straordinari che conquista con la freschezza dei temi e il vivido colore orchestrale, ottenuto nonostante le dimensioni ridotte dell’orchestra.

Per il secondo brano, al direttore e all’orchestra si unirà Alessandro Carbonare, Primo clarinetto di Santa Cecilia, per la Sonata op. 120 n. 1 di Brahms (originariamente scritta per clarinetto o viola e pianoforte), trascritta nel 1986 per orchestra, su richiesta della Los Angeles Orchestra, da Luciano Berio. «Per molti anni» scrive lo stesso Berio, «parecchi amici, virtuosi della viola e del clarinetto, mi hanno espresso il rammarico che il loro strumento non potesse giovarsi di un repertorio con orchestra sufficientemente ampio. Gli amici, dunque, con la complicità di un mio vecchio amore di gioventù (la Sonata op. 120 n. 1 in fa minore per clarinetto o viola e pianoforte di Brahms) mi hanno convinto. Non è poi tanto semplice trasformare in orchestra il pianoforte di Brahms, in maniera tale da farlo dimenticare e dare l’impressione che il lavoro sia stato concepito per orchestra. La Sonata diventa quindi quasi un Concerto e, “quasi come” fossi Brahms, ho scritto una breve introduzione al primo movimento e una, brevissima, al secondo». Chiude il programma la Sinfonia n. 6 (1818) composta dall’allora ventunenne Franz Schubert, che spicca per la raffinatezza della scrittura orchestrale e in cui il compositore prova a liberarsi dei modelli di Mozart e Haydn, mentre Beethoven sembra affacciarsi nello Scherzo e il Finale rende omaggio a Rossini, in un clima quasi da opera italiana.

Antonello Manacorda

Un italiano con una forte affinità per il repertorio tedesco, “un melodista per natura” lo ha definito il  Tagesspiegel di Berlino. La versatilità direttoriale di  Antonello Manacorda affonda le proprie radici nella ricchezza della sua impronta culturale e musicale. Nato a Torino in una famiglia italo-francese, ha compiuto gli studi ad Amsterdam e da molti anni vive a Berlino; è stato membro fondatore e per molti anni “spalla” della Mahler Chamber Orchestra fondata da Claudio Abbado, quindi ha studiato direzione d’orchestra con il leggendario docente finlandese Jorma Panula. Oggi Antonello Manacorda è ospite tanto dei più famosi teatri del mondo quanto delle principali orchestre sinfoniche. Al centro della sua attività si pone la Kammerakademie Potsdam, di cui dal 2010 è Direttore Artistico e con la quale ha inciso diversi cd che hanno ricevuto numerosi premi discografici.

Nella stagione 2022/23 sarà ospite della Opéra National de Paris (Die Zauberflöte), Staatsoper Berlin (Jenůfa), Wiener Staatsoper (Don Giovanni Madame Butterfly) e Semperoper Dresden (Der Freischütz).

In campo sinfonico in questa stagione sarà Direttore Ospite tra l’altro della Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, Bamberger Symphoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Wiener Symphoniker e della Orquesta Sinfónica de Galicia.

Nelle scorse stagioni ha debuttato con i Berliner Philharmoniker, Staatskapelle Dresden, Royal Stockholm Philharmonic Orchestra, Metropolitan Opera di New York (Le nozze di Figaro) e in una nuova produzione di Dmitri Tcherniakovs del Freischütz in scena alla Bayerische Staatsoper.

Con la Kammerakademie Potsdam Antonello Manacorda ha registrato per la Sony un ciclo mendelssohniano e uno schubertiano, entrambi molto lodati dalla critica. In occasione dell‘ECHO Klassik 2015 la Kammerakademie Potsdam ha ricevuto il premio nella categoria di “Orchestra dell’anno“ per l’incisione dell’integrale delle sinfonie di Schubert. Nell’ottobre 2022 Manacorda e la Kammerakademie Potsdam hanno ricevuto l‘OPUS KLASSIK nella stessa categoria per la registrazione delle ultime sinfonie di Mozart.

Antonello Manacorda è al debutto sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.

Alessandro Carbonare

Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi, dove per 15 anni ha occupato il posto di Primo clarinetto solista dell’Orchestre National de France. Ha collaborato anche con la Filarmonica di Berlino, la Chicago Symphony e la Filarmonica di New York.

Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali ed è stato vincitore di due Diapason d’oro discografici.  Guest professor alla Juilliard School di New York e al Royal College of Music di Londra, ha fatto parte delle giurie di tutti i più importanti concorsi internazionali per il suo strumento. Su personale invito di Claudio Abbado occupa il posto di Primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart.

Da sempre attratto non solo dalla musica “classica” , si è esibito in programmi Jazz e Klezmer con Paquito D’Riveira, Stefano Bollani, Michel Portal, Enrico Pieranunzi e Luis Sclavis.

Per Decca ha registrato il Cd “The art of the Clarinet” e per Deutsche Grammophon ha inciso il Concerto per clarinetto K 622 di Mozart diretto da Claudio Abbado e premiato con il Grammy Award 2013.

Il suo impegno sociale lo vede presente a sostenere progetti che possano contribuire al miglioramento della società attraverso l’educazione musicale; infatti ha assistito Claudio Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolivar e delle orchestre infantili del Venezuela.

È professore all’Accademia Chigiana di Siena

www.carbonare.com

 

giovedì 27 aprile ore 19.30, venerdì 28 aprile ore 20.30, sabato sabato 25 marzo ore 18

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia

 

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

direttore Antonello Manacorda

clarinetto Alessandro Carbonare

Molière in musica

Strauss Il borghese gentiluomo

Brahms/Berio Sonata per clarinetto op. 120 n. 1

Schubert Sinfonia n. 6

 

www.santacecilia.it

biglietti da € 19 a € 52

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