“MIT Jazz Festival”, al via la quarta edizione
La quarta edizione del MIT Jazz Festival ospita come di consueto una serie di progetti originali che esprimono, a vari livelli, la dimensione contemporanea del jazz.
Da una parte, la dimensione del suono puro e gli intrecci con la musica elettronica, fondati su un progetto ampiamente legato all’improvvisazione, tipico del mondo di Enrico Intra, che presenterà alcune nuove produzioni nonché il suo ultimo album, edito dalla Taste Records. Dall’altra parte, il legame con il mondo della canzone e con gli arrangiamenti jazz delle pagine di Lucio Dalla, che con la musica di derivazione afroamericana aveva un particolare feeling, evidente quando suonava il suo amato clarinetto. Infine, il rapporto tra musica e letteratura. Soggetti saranno il mondo di Italo Calvino con le musiche di Claudio Angeleri ispirate dalle opere del grande scrittore, di cui un giovane attore leggerà pagine significative.
Quest’anno, il MIT Jazz Festival non si svolgerà in tre giornate consecutive ma sarà invece inserito quasi interamente nel periodo di JAZZMI, suggellando una collaborazione e un gemellaggio con una manifestazione ormai di livello mondiale.
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio) lunedì 4 novembre, ore 21
Sound Planets
Enrico Intra, pianoforte
Alex Stangoni. live electronics
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco
Enrico Intra, figura centrale del jazz contemporaneo italiano ed europeo, propone un nuovo capitolo del suo lungo, articolato e davvero unico lavoro sul suono. Astrazione, fascinazione timbrica e dialogo con l’elettronica producono una musica di eccezionale impatto emotivo, legata all’improvvisazione – nel senso più ampio del termine – e ispirata da nuove composizioni, intese come incipit, atte a guidare il percorso improvvisativo. Un concerto nel quale il Maestro milanese esplora una serie di pianeti sonori ove prevale la dimensione del puro suono e gli intrecci tra il piano acustico e la musica elettronica, presentando in pubblico un progetto che è stato recentemente pubblicato nel CD Sound Planets (edito dalla Taste Rec. e disponibile anche in vinile).
Sound Planets sarà una vera e propria performance basata sul dialogo con il live electronics di Alex Stangoni, uno dei più originali performer che utilizzano i suoni elettronici dal vivo, un artista con cui Intra collabora da molto tempo. Grande protagonista dell’improvvisazione europea, Intra proporrà quindi una musica in cui la suggestione dei suoni, assolutamente inediti, non è mai fine a se stessa, ma si fonda su contenuti profondi, nei quali emergono in filigrana tanto le sue radici jazzistiche quanto la sua conoscenza della grande tradizione del Novecento europeo, che, senza dare vita a ibridi ormai fuori moda, rappresentano il bagaglio culturale ed esperienziale di uno dei musicisti più creativi e singolari della scena contemporanea della musica improvvisata.
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza) lunedì 11 novembre, ore 21
Omaggio a Italo Calvino
Claudio Angeleri Ensemble
Voce recitante Luca Daddino
Claudio Angeleri (pianoforte, composizione), Paola Milzani (voce), Giulio Visibelli (sax soprano, flauto), Virginia Sutera (violino), Michele Gentilini (chitarre), Marco Esposito (basso elettrico), Luca Bongiovanni (percussioni)
musiche di Claudio Angeleri ispirate al Castello dei destini incrociati di Italo Calvino
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco
Il rapporto tra musica e letteratura è il fulcro della proposta del pianista e compositore Claudio Angeleri, da decenni instancabile compositore, performer, didatta e organizzatore culturale, non nuovo a operazioni di questo tipo. Questa volta il soggetto sarà il mondo di Italo Calvino, a cui in passato il musicista bergamasco aveva già dedicato un lavoro basato su Le città invisibili. In questa occasione la musica sarà ispirata da un’altra opera, Il castello dei destini incrociati, pubblicata nel 1973, un visionario insieme di racconti basato sulle carte dei tarocchi quattrocenteschi di Bonifacio Bembo, di cui un giovane attore di grande esperienza e sensibilità come Luca Daddino leggerà pagine significative, adattate dallo stesso pianista. Angeleri, partendo dalle suggestioni dei racconti, ha realizzato diversi bozzetti musicali che intrecciano parti scritte a sezioni improvvisate utilizzando armonia tonale, modale, procedure seriali o prassi di libera improvvisazione, guardando, quindi, in campo musicale, alla tecnica di scrittura combinatoria di Calvino. Elemento ricorrente e unificante sarà la scrittura melodica, in grado di conferire una chiara comunicativa al progetto al di là della complessità della musica. La formazione dell’ensemble, decisamente originale dal punto di vista della sua composizione strumentale, riunisce giovani talenti e personalità del nostro Jazz quali Giulio Visibelli, Paola Milzani e Marco Esposito, da anni al fianco di Angeleri (che ha realizzato le parti pensando alle qualità specifiche di ognuno di loro). Un progetto trasversale di grande attualità.
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio) lunedì 18 novembre, ore 21
Lo swing di Lucio Dalla
Civica Jazz Band
solisti: Emilio Soana (tromba), Andrea Andreoli (trombone), Giulio Visibelli (sassofoni e flauto),
Marco Vaggi (contrabbasso, basso elettrico), Tony Arco (batteria)
e gli studenti dei Civici Corsi di Jazz della Civica Scuola di Musica C.Abbado di Milano
solista ospite Paolo Tomelleri
gruppo ospite Time Percussion di Tony Arco
direttore Enrico Intra
Introduzione al concerto a cura di Maurizio Franco
Si chiude questa edizione del Mit Jazz Festival con la presenza della Civica Jazz Band, dal prossimo gennaio protagonista, sempre al Piccolo, della XXII edizione di Orchestra Senza Confini. Il nuovo progetto dell’orchestra di Enrico Intra, diretta emanazione dei Civici Corsi di Jazz e quindi progetto didattico-artistico di alto profilo, unico nel panorama internazionale, è legato alla figura di Lucio Dalla e prevede la presenza di un altra formazione stabile della prestigiosa scuola milanese, il Time Percussion di Tony Arco, che riunisce svariate percussioni e le voci. Il legame con il mondo della canzone ha sempre fatto parte della storia del jazz e, in Italia, al momento attuale, si lega spesso alla produzione dei cantautori.
Lucio Dalla, che con la musica di derivazione afroamericana aveva un particolare feeling, evidente quando suonava il suo amato clarinetto, è un musicista particolarmente congeniale per realizzare operazioni di questo tipo. Con gli arrangiamenti di Enrico Intra, Paolo Tomelleri, Alberto Mancini e Luca Missiti, rivivranno in chiave jazz diversi capolavori di questo autentico poeta della canzone, da Caruso a Cara, da 4 marzo 1943 a Lettera a un amico, per citarne solo alcuni, nei quali il forte senso melodico degli originali verrà inserito nel sound ricco di colore dell’orchestra. Ospite d’eccezione per questa originale riscrittura dei brani di Dalla sarà il clarinettista Paolo Tomelleri, particolarmente congeniale, per storia e inclinazione musicale, a interpretare questa musica.
Lunedì 4, lunedì 11 e lunedì 18 novembre 2019
Orari: ore 21
Prezzi: posto unico 20 euro