Milano Design Week 2022 – HOPERAPERTA presenta la mostra “LA SUPERFICIE ASSOLUTA”
In occasione della Milano Design Week 2022, HoperAperta, giunta alla sua quarta edizione, propone un tema legato alla percezione dello spazio – La Superficie Assoluta – ispirata al lavoro del filosofo francese Raymond Ruyer, autore che formò alcuni dei protagonisti del Novecento filosofico francese, tra cui Maurice Merleau-Ponty, Jacques Lacan, Gilles Deleuze, Félix Guattari.
Come sempre Hoperaperta mette in dialogo architetti, designer e artisti con le aziende italiane del mobile nella creazione di opere di art design e per l’edizione 2022 del Fuorisalone il progetto si estende per la città, proponendo una doppia sede espositiva: in collaborazione con la boutique Banner (realtà multibrand milanese parte del Gruppo Biffi Boutiques che si distingue per le contaminazioni tra moda, arte e design) presso lo Spazio Banner, un ambiente polifunzionale adiacente allo store in via Sant’Andrea e concepito per ospitare mostre, pop-up e sinergie creative e alla terrazza dell’Hotel Ariston in Largo Carrobbio in collaborazione con 5vie e Hotel Ariston Milano.
“La superficie assoluta va intesa come una superficie olistica, un campo visivo totale, che comprende l’osservatore e l’osservato, priva di delimitazione, priva di confini, un continuo i cui limiti sono definiti unicamente dalla nostra determinazione a ricondurre le forme a una coerenza estetica.” – affermano i curatori Patrizia Catalano e Maurizio Barberis – “Un concetto che sottende la possibilità di sovvertire la nostra cognizione spazio-temporale. La superficie assoluta si esprime attraverso un potenziale trans-spaziale e trans-temporale che porta osservato e osservante a essere parte di un unico dominio percettivo”.
Allo Spazio Banner il progetto espositivo è articolato in tre livelli di ‘relazioni di superficie’ differenti e progressive: una relazione legata allo Spazio, tra luce (tempo) e materia, una relazione legata alla Forma, intesa come espressione ed emozione e una relazione legata all’Immagine, intesa come memoria e forma simbolica.
In mostra le opere di Maurizio Barberis, Armando Bruno e Alberto Torres, Luigi Ciuffreda, Alfonso Femia, Duccio Grassi, Tiziano Guardini, Alessandro Melis e Liyth Musallam, Roberta Orio, Steve Piccolo, Sonia Ros, Davide Valoppi, Carmelo Zappulla.
All’Hotel Ariston invece la mostra, che acquisisce il sottotitolo Cosmologie domestiche, presenta una collezione di 13 pezzi unici, tra vasi e altre amenità intese come Forme Simboliche. Dal Sacro Graal al Pitale di Duchamp (Fontaine 1917), le mille forme di un oggetto antico quanto l’uomo, qui pensato non nelle sue, pur necessarie, valenze funzionali, bensì nei suoi possibili valori estetici e simbolici.
In mostra le opere di Alessio Bertallot & Pointillismo (installazione sonora), Analogia Project, Cristina Fiorenza, Ivan Forcadell con Juan Salvado, Irene Nordli, Anne-Sophie Oberkrome, Matteo Pellegrino, Rudy Ricciotti con Marco Arioldi, Zanellato/Bortotto.
Le opere delle esposizioni sono state realizzate con la partecipazione di Cromonichel, De castelli, Del Savio 1910, Dresswall, Julia Marmi, Marmi Faedo, Materica, Oemmebi, Sprech, Tessitura Luigi Bevilacqua, Danilo Trogu, Visualplex imprese italiane che rappresentano l’eccellenza nella lavorazione e nella finitura di materiali come ceramica, metallo, pietra, marmo, plexiglas, e che operano con un approccio sostenibile di valorizzazione dell’ambiente in cui operano.