Meno incidenti in mountain bike grazie alla tecnologia
L’eco delle risate, il vento tra i capelli, la fatica che si trasforma in pura adrenalina: la mountain bike in montagna è un’esperienza unica. Ma questa passione, come sappiamo, nasconde delle insidie. I dati del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino parlano chiaro: nel 2023 gli interventi per soccorrere biker in difficoltà sono stati ben 244, un numero in aumento rispetto all’anno precedente. E non dimentichiamo le tensioni che a volte si creano con gli escursionisti, soprattutto lungo i sentieri più stretti e ripidi.
E se esistesse un modo per rendere le nostre pedalate in quota più sicure e serene? Al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) dell’Università di Trento, due appassionati di mountain bike, il ricercatore Michele Segata e il laureando Michele Zucchelli, stanno lavorando a un’idea che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di vivere la montagna su due ruote.
Un Sistema di Allerta Preziosa per i Ciclisti: Fantascienza o Realtà?
Immaginate un dispositivo in grado di avvisarvi in tempo reale della presenza di pericoli lungo il vostro percorso, come tratti dissestati, curve cieche o altri ciclisti in difficoltà. Un vero e proprio “angelo custode” tecnologico, basato su tecnologie già esistenti per la prevenzione degli incidenti in città, ma adattate alle sfide uniche dell’ambiente montano.
Dalle Strade Cittadine ai Sentieri di Montagna: una Sfida Avvincente
A metà luglio, i due ricercatori hanno dato il via a una serie di test in Val Gardena, un vero e proprio paradiso per gli amanti della mountain bike. Tra discese mozzafiato, tornanti immersi nel verde e sentieri panoramici, hanno installato dispositivi di comunicazione su due biciclette, simulando diverse situazioni di potenziale pericolo.
Mappatura del Territorio e Simulazioni Realistiche: un Lavoro di Precisione
Dopo un’attenta analisi del territorio, sono stati individuati otto punti strategici lungo due percorsi: uno dedicato esclusivamente al downhill e uno condiviso con gli escursionisti. I dispositivi, montati sulle bici, hanno registrato la qualità del segnale, la distanza tra i veicoli e i punti in cui la comunicazione si interrompeva, simulando ad esempio la presenza di un ciclista caduto in un punto nascosto.
Prime Conferme e Nuove Sfide: la Strada è Ancora Lunga
I dati raccolti finora sono incoraggianti: le tecnologie utilizzate sembrano promettenti anche in ambiente montano. Tuttavia, non mancano le sfide da affrontare, come la perdita del segnale GPS, fondamentale per il funzionamento di alcune tecnologie, e le interferenze causate dalla particolare conformazione del territorio.
Un Progetto Ambizioso con un Obiettivo Chiaro: Zero Incidenti in Montagna
“Vogliamo capire se le tecnologie di comunicazione da veicolo a veicolo, già utilizzate in città, possono essere efficaci anche in montagna, dove le condizioni ambientali sono più complesse e la copertura cellulare non è sempre garantita”, spiega Michele Segata.
Dall’Università di Trento all’Università di Ulm: una Collaborazione Internazionale
Il progetto, che vede la collaborazione dell’Università di Ulm, in Germania, non si limita a testare tecnologie esistenti, ma punta a svilupparne di nuove e più performanti. L’obiettivo è creare un sistema completo e affidabile, in grado di:
- Localizzare con precisione la posizione dei ciclisti
- Inviare allerte in tempo reale in caso di pericolo
- Migliorare la comunicazione tra ciclisti ed escursionisti
- Attivare automaticamente la richiesta di soccorso in caso di incidente
Un Futuro più Sicuro per gli Amanti della Mountain Bike?
Il progetto è ancora in fase iniziale, ma le premesse sono positive. Se i ricercatori riusciranno a superare le sfide che li attendono, potremmo presto avere a disposizione uno strumento prezioso per vivere la nostra passione per la mountain bike in modo più sicuro e consapevole.
Un futuro in cui la tecnologia ci aiuta a prevenire gli incidenti e a godere appieno della bellezza e dell’emozione di pedalare tra le vette, in armonia con la natura e con gli altri amanti della montagna.