Mario Tozzi ospite oggi a "Quante storie" Mario Tozzi ospite oggi a "Quante storie"
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Mario Tozzi ospite oggi a “Quante storie”

Mario Tozzi ospite oggi a "Quante storie" Mario Tozzi ospite oggi a "Quante storie"Le recenti alluvioni in Romagna e in Toscana sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie di eventi che mettono in evidenza il problema del dissesto idrogeologico in Italia.
Un territorio caratterizzato da una geologia complessa e da una storia millenaria di interventi umani che hanno modificato l’equilibrio naturale dei fiumi e delle montagne.
La risposta tradizionale dell’uomo a questi fenomeni è stata quella di costruire dighe, argini e canalizzazioni per contenere le acque e proteggere le aree abitate.

I limiti della politica delle grandi opere

Ma questa politica delle grandi opere ha spesso dimostrato i suoi limiti, soprattutto di fronte a eventi meteorologici estremi come quelli che stiamo vivendo sempre più frequentemente.
A Quante Storie, il programma di Rai Cultura condotto da Giorgio Zanchini, il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi mette in discussione questa strategia, sostenendo che la soluzione non sia nel cemento e negli interventi pesanti, ma piuttosto nella tutela e nel recupero degli ambienti naturali.
Secondo Tozzi, la cementificazione del territorio ha contribuito ad aumentare la velocità di deflusso delle acque superficiali, rendendo i fiumi più suscettibili alle piene. Inoltre, la costruzione di dighe e argini ha spesso creato un falso senso di sicurezza, spingendo le persone a insediarsi in zone a rischio.
Il geologo propone invece un approccio diverso, basato sulla riduzione del consumo di suolo e sulla riqualificazione delle aree degradate. In questo modo, si potrebbe favorire il rallentamento delle acque e la creazione di spazi di accumulo temporaneo, riducendo così il rischio di alluvioni.

L’importanza di un approccio integrato

Tozzi sottolinea anche l’importanza di un approccio integrato, che tenga conto non solo degli aspetti idrogeologici, ma anche delle dinamiche sociali ed economiche del territorio. Solo così si potranno individuare soluzioni sostenibili nel lungo termine.
La puntata di Quante Storie sarà un’occasione per riflettere su un tema di grande attualità e per mettere in discussione le politiche finora adottate. Sarà interessante ascoltare le argomentazioni di Mario Tozzi e confrontarle con le opinioni degli esperti presenti in studio.
Nonostante le difficoltà e le sfide che ci attendono, è importante non arrendersi e continuare a cercare soluzioni innovative per affrontare il problema del dissesto idrogeologico. Solo così potremo garantire un futuro più sicuro per le nostre comunità e per l’ambiente in cui viviamo.

Le recenti alluvioni in Romagna e in Toscana

Le recenti alluvioni in Romagna e in Toscana sono gli ultimi segnali lanciati da un territorio caratterizzato da un forte dissesto idrogeologico.
La risposta dell’uomo sembra voler rilanciare la politica delle grandi opere. Ma siamo sicuri che questa sia la strada giusta?
A “Quante Storie”, il programma di Rai Cultura condotto da Giorgio Zanchini in onda martedì 28 novembre alle 12.45 su Rai 3, ne parla il geologo e conduttore televisivo Mario Tozzi, motivando le sue critiche al cemento e agli interventi pesanti su fiumi e montagne.

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