Marina Herlop, musica dal futuro
Cresce l’attesa per il concerto della pianista catalana Marina Herlop, appuntamento in data unica per l’Italia inserito nel programma di Disconnect <code> e parte integrante del calendario annuale del Musicus Concentus.
Marina Herlop, sul palco della Sala Vanni il 3 marzo, è una cantante, compositrice e pianista di formazione classica che ha già alle spalle tre album: Nanook del 2016, Babasha del 2018 e Pripyat, uscito nel 2022 su PAN Records di Bill Kouligas, artista ben noto ai frequentatori di Disconnect <code>.
Musicista meticolosa e perfezionista, in questo disco si misura per la prima volta con l’elettronica, e il risultato è strabiliante. Pripyat, salutato dalla critica come uno dei più belli dello scorso anno, evoca il ricordo dell’omonima città fantasma ucraina, scenario dell’esplosione della centrale di Chernobyl nel 1986, poi ecosistema reclamato dalla natura. Un processo di rigenerazione ciclica, dovuto alla quasi totale assenza dell’uomo, che punta a sottolineare la capacità dell’ambiente di sapersi riequilibrare.
Un contatto con la natura che emerge anche nelle sonorità ancestrali di Pripyat, che con le sue acrobazie vocali conduce l’ascoltatore verso luoghi inaspettati, come per esempio il sud dell’India, grazie alle influenze della musica carnatica.
In Pripyat una varietà di “semi sonori” sbocciano in un sontuoso giardino e conducono il pubblico verso una dimensione live in grado di incantare. Marina Herlop si è esibita con successo nei più prestigiosi palchi internazionali, tra cui il Primavera, il Mutek e il Dekmantel e adesso è pronta a tornare anche in Italia.
Le attività dell’Associazione Musicus Concentus sono realizzate con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione CR Firenze, che deliberando all’inizio dell’anno costituisce il primo e fondamentale pilastro finanziario per consentire l’avvio dell’attività.