MANY POSSIBLE CITIES REBOOT - Come riavviare il sistema operativo delle città MANY POSSIBLE CITIES REBOOT - Come riavviare il sistema operativo delle città
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MANY POSSIBLE CITIES REBOOT – Come riavviare il sistema operativo delle città

MANY POSSIBLE CITIES REBOOT - Come riavviare il sistema operativo delle città MANY POSSIBLE CITIES REBOOT - Come riavviare il sistema operativo delle cittàAccessibilità, comunità, accoglienza, genere, arte e rapporto uomo – natura sono le parole chiave attraverso le quali oltre 40 ospiti italiani e internazionali racconteranno le loro esperienze nella quarta edizione di Many Possible Cities, festival dedicato alla rigenerazione urbana, nato nel 2018, che quest’anno si concentra sulla ripartenza dei sistemi urbani.

Più di due terzi della popolazione europea vive nelle aree urbane. Le città sono i luoghi in cui emergono le difficoltà, ma dove si elaborano e sperimentano le soluzioni in un grande laboratorio entropico. Dalla città botanica al placemaking, dall’urbanismo tattico agli usi temporanei, dalla città della cura a quella dell’accoglienza, dalla governance dei beni comuni alle partnership pubblico-private per dare contenuto alla ripartenza. Many Possible Cities quest’anno si concentra sulla necessità non solo di ripartire, ma di farlo attraverso l’utilizzo di un diverso sistema operativo in grado di leggere e affrontare la complessità.

Dal 9 all’11 giugno, tre giorni di incontri, talk, una mostra e un programma “extra” ispirati dalle visioni del New European Bauhaussostenibilitàinclusione e bellezza, il festival tenterà di rappresentare la natura prismatica delle trasformazioni culturali e urbane.

Personalità dal mondo della cultura, dell’arte e della scienza si confronteranno con il pubblico in quattro appuntamenti dedicati al ruolo della rigenerazione urbana e del verde nella costruzione delle nostre città. Sono attesi:

Leo Valls, skateboarder professionista ideatore del concetto di skateurbanism (Bordeaux)

Mauricio Garcia, Chief Program and Engagement Officer at Friends of the High Line (New York)

David Martinez Garcia, CEO del Urban Development Institute (Barcelona City Council)

Chris Richmond Nzi, founder di Mygrants

Marie Moïse, attivista, dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa II

Azzurra Muzzonigro, architetta, founder Sex and the City Milano e co-autrice di Milano Gender Atlas

Nicola Capone, docente, filosofo politico e dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno

Angelica Villa, community organizer at Refugees Welcome

Davide Agazzi, presidente Action Aid

Nausicaa Pezzoni, urbanista e autrice di “La città sradicata, L’idea di città attraverso lo sguardo e il segno dell’altro”

Antonio Perazzi, scrittore, botanico, accademico e paesaggista

Anna Lambertini, docente di architettura del paesaggio presso DIDA – Università degli studi di Firenze

Lorenzo Balbi, direttore MAMBO

Orizzontale, collettivo di architetti

IL PROGRAMMA

 

INSPIRATIONAL TALKS

Giovedì 9 ore 18

“Come riavviare la città: i casi di Bordeaux, Barcellona e New York”

Le persone sono il sistema operativo delle città, coinvolgerle significa metterle al centro dei processi di trasformazione. Si parla di processi dal basso, come nel caso di Leo Valls che con la comunità di skater di Bordeaux non solo ha fatto cadere il divieto vigente, ma ha trasformato la città in una capitale europea dello skateboard. Oppure si parla di programmi di attività strutturate, come quello che Mauricio Garcia gestisce all’interno di uno dei luoghi più iconici di New York, The High Line. Si arriva a parlare anche dei grandi processi di trasformazione urbana che valutano attentamente l’impatto sulle comunità, come nel caso del Poble Nou di Barcellona, raccontato da David Martinez Garcia. La comunità e la capacità di organizzare intorno alle passioni e ai bisogni delle persone sono aspetti chiave per creare delle città non solo più belle e più sostenibili, ma anche più giuste.

 

Venerdì 10 ore 18

“La città come approdo”

La città contemporanea è solcata in modo sempre più profondo dalle traiettorie di popolazioni erranti, modificando il senso dell’appartenere, del vivere e dell’abitare. Individui dalle molteplici provenienze occupano gli spazi urbani senza necessariamente stabilirsi e riconoscersi in essi: un abitare che ha perso i tradizionali requisiti di identificazione e appartenenza e che mette in discussione il senso di radicamento dell’esperienza abitativa fondata sulla stabilità, con cui da sempre si è misurato il progetto urbanistico. Città, migranti, accoglienza, emergenza, abitazione, lavoro e diritti stanno insieme dentro lo sguardo dell’altro ne “La città sradicata” di Nausicaa Pezzoni, nell’’accoglienza diffusa organizzata da Refugees Welcome, di cui parlerà Angelica Villa; nei talenti da valorizzare, missione su cui Chris Richmond Nzi ha fondato Mygrants, negli impegni per la cittadinanza portati avanti da Action Aid in Italia, con il Presidente Davide Agazzi.

 

Venerdì 10 ore 19

“La città si-cura”

Bisogna uscire dalla cultura sessista della sicurezza per scoprire la dimensione della cura. Allargare il punto di vista oltre la ristrettezza degli spazi privati, per approcciare quelli collettivi in cui nascono relazioni solidali. Cambiare la società senza modificarne gli spazi e le logiche di (ri)produzione a cui rispondono è un progetto vuoto. L’organizzazione delle città contemporanee sotto un’analisi spaziale dei rapporti di genere, fa emergere come la divisione sessuale del lavoro abbia immediate ricadute sugli assetti urbani e viceversa come la pianificazione delle città contribuisca a rinsaldare il binarismo di genere. Tutti questi elementi, dalla cura alla pianificazione, dal genere alla sicurezza, stanno insieme in una trama imbastita da Marie Moïse, attivista, dottoranda in filosofia politica all’Università di Padova, che ne scrive in un articolo su Jacobin Italia nel 2021, citando Nicola Capone, filosofo politico e autore de “Atlante delle città”. La trama è arricchita dall’esperienza di Sex and City e il Milano gender atlas, co- curato da Azzurra Muzzonigro.

 

Sabato 11 ore 18

“La città botanica”

Uno degli aspetti che la pandemia e i lockdown hanno permesso di riscoprire è quello della natura urbana, chiusi nelle torri di cemento gli abitanti delle città hanno progressivamente riscoperto i parchi pubblici, ma anche tutti quegli spazi interstiziali dove la natura si esprime nella sua forza inarrestabile, colonizzando lo spazio residuo. La sfida che questa nuova consapevolezza ci pone è quella della relazione, della scoperta e soprattutto della cura di questo patrimonio, generoso e spontaneo. Ne parleranno Antonio Perazzi, botanico, paesaggista e scrittore, autore del recente “I giardini invisibili. Un manifesto botanico” e Anna Lambertini professoressa associata di Architettura del Paesaggio dell’Università degli Studi di Firenze.

Sabato 11 ore 19

“La città sconfinata”

Nella città policentrica il centro e la periferia si fondono e si intrecciano, nello spazio pubblico si creano quindi nuovi margini e nuovi confini. Le istituzioni culturali tradizionali e non, sono chiamate ad assumere un nuovo ruolo, abbattendo i propri confini fisici e canonici e diventando piattaforma di cambiamento e trasformazioni culturali e urbane. La piazza, la strada e il museo si fondono e l’arte diventa il linguaggio che le lega. Lorenzo Balbi, direttore del museo MAMBO di Bologna insieme a Orizzontale, collettivo di architetti con base a Roma che cura la mostra installazione “Piazze, fenomenologia del vuoto pubblico” porteranno le loro esperienze e i loro sguardi multidisciplinari per immaginare insieme le nuove tessiture dello spazio urbano.

EXHIBITION – PIAZZE. FENOMENOLOGIE DELL’INATTESO

 

Giovedì 9 ore 18.00 | inaugurazione mostra

 

Durante i tre giorni del festival e fino a settembre nella Piazza della Ciminiera, all’interno del progetto di divulgazione culturale Vuoto (vuoto.xyz) a cura del collettivo Orizzontale in collaborazione con Atto (atto.si) ci sarà una mostra/installazione monografica sulla Piazza.

Luogo emblematico dell’alterità, dell’incontro e del confronto pubblico, ma anche della domesticità, della comunità, del raccoglimento. Archetipo urbanistico della libertà di espressione ma anche teatro delle manifestazioni più brutali del potere politico e militare. Arena per eccellenza della rappresentanza e della convivenza democratica, ma anche spazio paradigmatico della lotta e della contraddizione sociale. La piazza, luogo eminentemente paradossale, sembra essere sopravvissuta ad una crisi durata quasi un secolo e, rinascendo dalle proprie ceneri, sembra attraversare un momento di nuova e per certi versi inattesa vitalità.

Una collezione di piazze contemporanee. Da quelle più ‘tradizionali’ o classiche, a quelle più sperimentali, ‘tattiche’ o ‘temporanee’, per descrivere un ventaglio di approcci, stili, logiche e strategie. Luoghi accessibili a tutti, sufficientemente definiti da possedere una loro identità, ma abbastanza generici da permettere l’invenzione di nuovi usi. Un viaggio nelle piazze di oggi, che culleranno le società di domani.

TAVOLE ROTONDE

 

Questo ciclo di incontri sonda e mette in relazione punti di vista, esperienze e strumenti di rigenerazione urbana su scala nazionale: le politiche pubbliche come leva per le trasformazioni urbane, una cartellata di casi curata dal progetto europeo T-Factor e Anci Toscana; la rigenerazione nelle aree interne, con il libro di Pacini Editore, Aree interne e comunità. Cronache dal cuore dell’Italia; il valore dei contenuti e delle comunità nei processi di rigenerazione nelle istanze de La rete per le infrastrutture sociali; le caratteristiche delle concessioni di immobili pubblici in un’analisi curata da Lo Stato dei luoghi;  la funzione strategica degli usi temporanei in un incontro promosso da LAMA Impresa Sociale con Leandlease, REDO S.g.r e Fondazione Housing Sociale; la proposta di AUDIS per utilizzare i piani urbani di  mobilità sostenibile come leva operativa e finanziaria di rigenerazione; il tema delle competenze professionali per gestire processi di rigenerazione contemporanei e complessi, a cura del progetto europeo Eureka|Training urban innovators e ancora il ruolo degli hub culturali in un incontro con SET London, La Friche belle de mai di Marsiglia, University of the Arts London e NAM-Not a museum e come democratizzare la transizione verde con Waag society foundation, Netherland, LAND e l’esperienza fiorentina di LUMEN.

 

 

EXTRAS

Tutti i giorni | ore 18.30 | Grand Tour

Una serie di tour in bicicletta per scoprire e conoscere meglio la nostra città. Il Grand Tour in bicicletta racconta la storia ormai dimenticata dei quartieri di Firenze in modo interattivo e divertente. Accompagnati da musica e parole, pedaleremo da Manifattura Tabacchi ad alcune zone limitrofe dei quartieri circostanti: Parco delle Cascine, San Iacopino, Isolotto, Novoli. Un viaggio collettivo attraverso il tempo, per creare un dialogo e una relazione con i quartieri e le persone che li abitano.

Partenza alle 18:30 di fronte a Manifattura Tabacchi, ingresso di via delle Cascine 35, con la propria bicicletta. Partecipazione gratuita, necessaria prenotazione sul sito di Many Possible Cities.

Tutti i giorni | Todo Modo

Selezione di libri sulla trasformazione urbana, nel corner di Todo Modo si potranno trovare i libri di tutti gli autori presenti al festival.

Giovedì 9 ore 21.00 | Live Concert a cura di Italia Tosta – Lanyard + Ermete Diara e Kuzu / Pseudospettri
Seconda edizione di Italia Tosta a cura di Toast Project Space: rassegna dedicata alla ricerca musicale contemporanea, quattro appuntamenti che avranno come unico filo conduttore l’hyperpop.

 

 

Venerdi 10 dalle 20.00
Inaugurazione ARNO3D, un intervento di Andreco in collaborazione con Samurai skateparks: il nuovo skate park di Manifattura.

Skate contest a cura di Switch

Proiezioni a cura di SOLO Skatemag

DJ SET a cura di Soul Kitchen

 

Sabato 11 ore 20.00 | Chiusura e chill-out nel Giardino di Manifattura

 

Many Possible Cities, IV edizione è un progetto di Manifattura Tabacchi, co-prodotto con LAMA Impresa Sociale e MIM-Made in Manifattura, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Publiacqua, Unipol Urban Up e ANCI Toscana.

 

Many Possible Cities è side event del Festival Europeo “New European Bauhaus”, che si tiene in tutta Europa dal 9 al 12 Giugno. Il Festival riunisce i cittadini di tutta Europa per discutere e dare forma al nostro futuro. Un futuro che sia sostenibile, inclusivo e bello. È una grande opportunità per fare rete, scambiare e celebrare in modo transdisciplinare: dalla scienza all’arte, dal design alla politica, dall’architettura alla tecnologia. Il Festival ha l’obiettivo di portare il Green Deal europeo al centro della vita quotidiana.

Tutte le informazioni sul festival e le modalità di partecipazione sono disponibili su: www.manypossiblecities.eu

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