Maison Cartier presenta "Ciao Casanova" di Solrey, al Teatro La Fenice Maison Cartier presenta "Ciao Casanova" di Solrey, al Teatro La Fenice
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Maison Cartier presenta “Ciao Casanova” di Solrey, al Teatro La Fenice

Maison Cartier presenta "Ciao Casanova" di Solrey, al Teatro La Fenice Maison Cartier presenta "Ciao Casanova" di Solrey, al Teatro La FeniceSolrey ha pensato lo spettacolo Ciao Casanova, che unisce un montaggio ispirato alla video arte e alla musica, partendo dalla leggenda del gran seduttore per approdare a un rilettura della sua figura al giorno d’oggiCiao Casanova è uno spettacolo emozionale, dove il repertorio classico di Mozart e Vivaldi, associato alle partiture più contemporanee di Nino Rota, John Williams, Alexandre Desplat, risuonano all’unisono con immagini estratte da film cult rielaborate o create dalla stessa Solrey.

Mentre le immagini subiscono una metamorfosi sullo schermo, ondeggiano, si sdoppiano o si dissolvono, abbracciando una traiettoria onirica in una Venezia le cui acque sono ora torbide, ora scintillanti, anche le musiche diventano oggetto di una trasmutazione. Questo lavoro di trascrizione originale permette a delle partiture orchestrali di essere interpretate dal “Traffic Quintet”, creato e diretto da Solrey sin dal 2005, al quale si affiancheranno l’arpista Sylvain Blassel e il mezzosoprano Brenda Poupard.

Figura leggendaria, avventuriero e libertino nato a Venezia nel XVIII secolo, Casanova ha attraversato la storia della letteratura, del cinema, della musica. Ma il tempo degli eroi seduttori è ormai passato, e Casanova oggi sparisce nelle acque torbide della laguna, mentre le donne un tempo conquistate diventano conquistatrici. Grandezza e decadenza, è a partire da questa trama che si sviluppa lo spettacolo Ciao Casanova, seguendo un canovaccio proprio alla musicista, direttrice d’orchestra e regista Solrey che, in ogni spettacolo, persegue una sottile alchimia tra la musica e la sua risonanza nelle immagini.

Il cinema della seconda metà del XX secolo ha giocato un ruolo importante nel modo in cui le mascolinità trionfanti sono state immaginate e diffuse nella società. ICiao Casanova, la figura del seduttore prende di volta in volta i tratti di Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alain Delon, Michel Piccoli o Marlon Brando.
Tutti loro hanno incarnato, nella propria carriere di attore, la figura del dongiovanni… afferma Solrey. Di fronte a questi titani, Monica Vitti, Anita Ekberg, Stefania Sandrelli, Romy Schneider, Sophia Loren interpretano all’infinito la figura del fantasma, entrano a far parte del conteggio infinito delle conquiste maschili prima di trovare la loro strada, di emanciparsi, di individualizzarsi, di incarnarsi infine nel suono della Juditha triumphans (Giuditta trionfante) di Vivaldi”.

Ciao Casanova è uno spettacolo sensoriale ma anche liberatorio, dove la decostruzione del mito del seduttore coincide con l’ascesa delle donne, con la loro rivincita, e infine con una possibile riconciliazione. Il cinema, grazie alla sua portata artistica ma anche filosofica, sociologica e politica, offre una fonte inesauribile d’ispirazione a Solrey per costruire la sua sceneggiatura musicale e visiva.

La Maison Cartier sostiene molteplici iniziative che mirano a preservare il patrimonio vivente della città di Venezia e a contribuire allo sviluppo costante della sua vita culturale.

Il partenariato stretto con la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia nel 2021 s’inserisce in questa prospettiva. Ciao Casanova, spettacolo aperto a tutti e gratuito, risponde al desiderio della Maison di celebrare, insieme alla città di Venezia, l’80. edizione del festival.

Per questa occasione la Maison Cartier, mantenendo le promesse fatte, porta il suo sostegno al Teatro La Fenice, attraverso una donazione che contribuirà a sostenere la prossima stagione di quest’emblematica istituzione veneziana.

Casanova evoca immediatamente il grande cinema di Fellini e anche L’homme qui aimait les femmes di Truffaut. Questo archetipo è sempre stato ambiguo, come può esserlo il carnevale di Venezia. Non c’era posto migliore di Venezia per portare una nuova luce e un’angolazione femminile su questo mito”, Cyrille Vigneron, presidente e CEO di Cartier International.

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