L’Università di Parma in un progetto europeo per lo studio dell’aeroporto “sostenibile” del futuro
Dal 1° novembre avrà inizio l’attività di un progetto europeo H2020 di cui l’Università di Parma è partner tramite il Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente-CIDEA. Si tratta del progetto “Copenhagen Airport: a Lighthouse for the introduction of sustainable aviation solutions for the future” di cui l’Aeroporto di Copenaghen è coordinatore assieme a 14 partner europei. I partner italiani sono il CIDEA dell’Università di Parma e Aeroporti di Roma con l’Aeroporto di Fiumicino. La durata del progetto è di quattro anni e i fondi a disposizione per la sua realizzazione ammontano a 12 milioni di euro.
Coordinatore dell’unità di ricerca locale è Mirko Morini, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo di Parma e ricercatore del CIDEA.
Il progetto, che rientra nell’ambito del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, ha come obiettivo generale lo studio e la realizzazione di tecnologie per la decarbonizzazione dell’aviazione operando su due linee di intervento: la creazione di infrastrutture per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di combustibili sostenibili (quali biocombustibili ed elettrocombustibili) per l’aviazione, e l’applicazione del paradigma della smart energy all’aeroporto, cioè di soluzioni digitali per la gestione dell’energia in un sistema energetico integrato nel quale operano tecnologie innovative di conversione e accumulo.
L’unità di ricerca dell’Università di Parma collaborerà su entrambe le tematiche grazie alle competenze che ha sviluppato negli ultimi anni con i progetti Synbiose (www.synbiose.it) ed E-CO2 (www.e-co2.it) riguardanti i combustibili sostenibili, e Distrheat (www.distrheat.eu), Efficity (www.efficity-project.it) ed Energynius (www.energynius.it) sugli smart energy systems.