L’Università degli Studi di Perugia partecipa a IMAGINE UMBRIA, il progetto per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in Umbria L’Università degli Studi di Perugia partecipa a IMAGINE UMBRIA, il progetto per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in Umbria

L’Università degli Studi di Perugia partecipa a IMAGINE UMBRIA, il progetto per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in Umbria

L’Università degli Studi di Perugia partecipa a IMAGINE UMBRIA, il progetto per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in Umbria L’Università degli Studi di Perugia partecipa a IMAGINE UMBRIA, il progetto per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile in UmbriaL’Università degli Studi di Perugia aderisce al “Progetto Life Integrato IMAGINE UMBRIA (acronimo di Integrated MAnagement and Grant Investments for the N2000 NEtwork in Umbria), iniziativa scientifica che ha l’obiettivo di contribuire alla conservazione del patrimonio naturalistico umbro.

Il progetto, inserito nel programma “LIFE 2014-2020: per l’ambiente e l’azione per il clima”, ha ottenuto il riconoscimento dalla Commissione Europea, risultando uno dei pochi progetti integrati finanziati nel 2020 in Europa. 

IMAGINE UMBRIA si propone di sviluppare un sistema di gestione in grado di favorire lo sviluppo sostenibile delle attività produttive regionali, favorendo al contempo la conservazione e il mantenimento del patrimonio di biodiversità che caratterizza l’Umbria.

Una parte importante del progetto è anche dedicata al controllo delle specie aliene invasive, grazie all’individuazione di pratiche gestionali utili al fine di limitarne l’espansione e mitigarne gli impatti sulla biodiversità nativa.

IMAGINE UMBRIA vede coinvolti la Regione Umbria in qualità di capofila, l’Università degli Studi di Perugia con un ampio team di ricercatori in diverse specialità – botanici, ecologi, zoologi, economisti ambientali e agronomi – provenienti dai Dipartimenti di Chimica, Biologia e Biotecnologie (Sezione Ambiente, Biodiversità e Beni culturali) e di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali, le Università di Camerino, di L’Aquila e di Sassari. Ulteriori partner sono la Comunità Ambiente, lo Studio Naturalistico Hyla, il Parco Nazionale di Monti Sibillini e l’Agenzia Forestale Regionale. 

“Il recupero e la conservazione della biodiversità locale rappresentano una sfida fondamentale dei nostri tempi” ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero. “Per realizzarli è però necessario un cambiamento nelle logiche stesse di produzione e consumo, che se nel breve termine traggono giovamento dall’uniformità, a lungo andare impoveriscono il territorio e la collettività nel suo insieme. Scienza e tecnologia possono essere alleati importanti nel ristabilire sistemi di gestione e di sviluppo sostenibili e che siano realmente al servizio del benessere comune. Per questo l’Ateneo è particolarmente lieto di dare il suo contributo al progetto”.

L’ammontare delle risorse stanziate per è pari a 15,6 milioni di euro (di cui il 40 % cofinanziato dai partner). Il progetto, inoltre è definito integrato proprio perché le azioni che verranno realizzate mobilitano – al fine del conseguimento degli stessi obiettivi – ulteriori fondi per 26 milioni di euro; pertanto, nel complesso, i fondi attivati ammonteranno a 41,6 milioni di euro. I ricercatori dell’Ateneo perugino, in particolare, potranno disporre di 2,3 milioni di euro per l’esecuzione delle varie fasi del progetto e, grazie al cofinanziamento di 2 milioni di euro, potranno contare su un finanziamento complessivo di 4,3 milioni di euro (corrispondenti al 27% del budget disponibile).

Il progetto, di durata settennale (2020-2027), ha anche lo scopo di sviluppare azioni e politiche che contribuiscano al mantenimento e alla connessione della Rete Natura 2000, coinvolgendo esperti di settore, professionisti e cittadini.

102 siti che compongono la Rete Natura 2000 in Umbria, che rappresentano circa il 16% del territorio regionale, pari ad una superficie complessiva di circa 140.000 ettari, ospitano non solo esemplari di flora, fauna e vegetazione protetti a livello nazionale e comunitario, ma garantiscono anche il funzionamento di una serie di servizi ecosistemici, da cui dipendono la salute dell’ambiente e il benessere di tutti.  IMAGINE UMBRIA, quindi, rappresenta una grande opportunità per valorizzare la Rete Natura 2000 e offrire interessanti prospettive a tutti gli operatori professionali del territorio, invitati a intelligentemente coniugare sviluppo economico e conservazione della biodiversità.

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