Libri a San Giorgio: secondo appuntamento con l’Istituto per il Teatro e Melodramma
La rassegna di Libri a San Giorgio continua venerdì 15 ottobre alle 17, con la presentazione del volume “Forse tu sola hai compreso”. Lettere di Eleonora Duse a Emma Lodomez Garzes, curato da Marianna Zannoni ed edito da Marsilio. Il volume sarà presentato da Mirella Schino con la partecipazione di Maria Ida Biggi, Marianna Zannoni. Nel corso della presentazione, l’attrice Paola Bigatto leggerà alcune tra le più belle lettere pubblicate nel volume. A seguire aperitivo gentilmente offerto da Distilleria Nardini 1779.
L’incontro è aperto al pubblico che può registrarsi tramite il sito www.cini.it fino esaurimento posti (per informazioni [email protected]).
Il volume raccoglie trecentocinquanta lettere di Eleonora Duse all’amica Emma Lodomez Garzes. Questi documenti, fino ad oggi inediti, sono giunti alla Fondazione Giorgio Cini nel 1977 e sono conservati nell’Archivio Duse dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma. Scritte tra gli anni ottanta dell’Ottocento e i primi venti del Novecento, le lettere sono ricche di riferimenti a situazioni e persone vicine all’attrice e per questo costituiscono una fonte preziosa per studiare la sua vita e la sua arte. L’attrice racconta di sé e del proprio lavoro, condividendo con l’amica la gioia e la stanchezza della vita in teatro, l’angoscia per gli anni della guerra, i numerosi viaggi e l’entusiasmo per il cinema. Racconti e confessioni che animano queste pagine di storie, personaggi e luoghi cari all’attrice.
Completano il volume le lettere di Eleonora Duse a Emma conservate nella Biblioteca Riccardiana di Firenze e quelle a Francesco e a Bona, marito e figlia di Emma, anch’esse conservate alla Fondazione Giorgio Cini.
All’ingresso della Fondazione Giorgio Cini gli utenti devono esibire la Certificazione verde Covid-19, sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea mediante termo scanner e alla disinfezione delle mani. L’utente è tenuto a indossare la mascherina chirurgica o FFP2 dall’ingresso e per tutto il tempo di permanenza negli spazi chiusi e nei Chiostri della Fondazione.