L’Eroica – Un incontro tra giovani talenti all’Auditorium di Milano: i fratelli Jussen suonano con Thomas Guggeis
Un trionfo di giovani talenti arriva sul palco dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, un trio di artisti mitteleuropei di straordinario valore artistico e grandissima capacità comunicativa. Il primo è Thomas Guggeis, direttore d’orchestra già assistente del leggendario Daniel Barenboim, senza dubbio uno dei più promettenti della sua generazione. Un gradito ritorno all’Auditorium di Milano, dove un anno fa stupì tutti appena varcata la soglia, inventandosi un programma di sana pianta e salvando il Concerto di Capodanno in streaming. Anche i funambolici fratelli Lucas e Arthur Jussen, la scorsa estate, sono stati acclamati con rara intensità dal pubblico di Largo Mahler al termine dell’esecuzione del Concerto per due pianoforti di Poulenc. Questo tris di giovani musicisti d’oltralpe si incontrano all’Auditorium di Milano venerdì 1° aprile (ore 20) e domenica 3 aprile (ore 16), e uniscono le forze per infiammare il palco de laVerdi con la loro travolgente energia. Altrettanto travolgente è il programma: il Concerto per due pianoforti e orchestra in Mi bemolle maggiore K. 365 di Mozart, la Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55 di Beethoven e Pacific 231 di Arthur Honegger.
Apre il programma una composizione di Honegger, musicista che si ascrive al parigino “Gruppo dei Sei”. “Pacific 231” è frutto della sua grande passione per i treni: la Pacific 231 è infatti un tipo di locomotiva che il compositore amava in modo particolare. Afferma Honegger: “Ho sempre amato le locomotive con passione; per me sono esseri viventi, e le amo come altri possono amare le donne o i cavalli. Nel “Pacific” quello che ho cercato di fare non è l’imitazione dei rumori della locomotiva ma la traduzione d’un’impressione visiva e di un godimento fisico in una costruzione musicale.” La composizione si basa su un’osservazione oggettiva: il respiro della macchina in stato di quiete, lo sforzo dell’avviamento, e l’incedere progressivo della velocità “fino si allo stadio lirico o patetico di un treno di trecento tonnellate lanciato in piena notte a 120 all’ora.”
Cuore del programma ha come protagonisti i fratelli Jussen. I due, in un’intervista, hanno dichiarato: “Fare musica insieme per noi è naturale. Non viviamo nella stessa casa, ma non passa sera che non ci riuniamo per suonare.” Lucas e Arthur Jussen sono simbiotici, e a volte, mentre suonano, pare che usino la stessa testa. In tal senso, la composizione con cui si confrontano, il Concerto per due pianoforti K. 365, permette di esaltare questa complementarità: la scrittura destinata ai due solisti li fa apparire come due alleati che mai cercano di prevalere l’uno sull’altro. Con le parole di Hermann Abert, autore di una biografia “punto di riferimento” per Mozart, “in questo concerto i due pianoforti dividono ogni loro melodia, variano uno la musica dell’altro, si interrompono vicendevolmente, all’occasione discutono gentilmente; il loro fraterno dialogo non è turbato da nessuna seria divergenza di opinione“. Gli effetti che si riscontrano, infatti, sono di tipo stereofonico, e pare quasi che un unico discorso musicale, anziché provenire da uno strumento solo, sia spazializzato su due strumenti, che si completano vicendevolmente. L’ennesimo capolavoro di equilibrio formale del genio che fu Wolfgang Amadeus Mozart, con gli ingredienti perfetti per un’esecuzione che renda gloria alla sua magnifica scrittura cristallina: il talento pianistico di due solisti di grandissimo spessore, e la concertazione di un direttore d’orchestra in rapida ascesa, Thomas Guggeis.
Il giovane direttore sarà impegnato con uno dei massimi capolavori del sinfonismo di Beethoven: la sinfonia n.3, conosciuta anche come Eroica, il lavoro sinfonico che dà il titolo all’appuntamento, un’opera “smisurata” sia per la lunghezza che per la densità dell’elaborazione tematica. Ispirata alla figura di Napoleone e agli ideali di eguaglianza, libertà, fraternità della Rivoluzione francese, la forma sinfonica qui è usata da Beethoven per veicolare i suoi ideali illuministici.
In ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto 2021 per accedere in Auditorium è necessario presentare la propria Certificazione verde Covid-19 (green pass) associata a un documento di identità.
Per ottenerla, oltre alla vaccinazione, è possibile sottoporsi a un tampone antigenico o molecolare secondo le modalità e tempistiche di legge.
In mancanza della documentazione necessaria non sarà consentito l’accesso.
L’accesso al teatro è consentito solo con mascherina FFP2.
Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: [email protected]
Conferenza
Il concerto di venerdì 1° aprile sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva nel foyer della balconata.
L’Ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Lucas & Arthur Jussen, pianoforti
“E’ come guidare un paio di BMW”, ha testimoniato il direttore d’orchestra Michael Schønwandt dopo aver diretto i due fratelli olandesi Lucas (27) e Arthur Jussen (24). Nonostante la loro giovane età, sono parte del panorama musicale internazionale da anni e hanno sempre riscosso un notevole successo di pubblico e critica. Sis sono esibiti con grandi orchestre tra cui la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la Concertgebouworkest, la Danish National Symphony Orchestra, la City of Birmingham Symphony Orchestra, l’Academy of St Martin in the Fields come anche le orchestre sinfoniche di Montréal, Sydney, Shanghai e Hong Kong, la WDR Symphony Orchestra, la SWR Symphony Orchestra e la Mozarteum Orchestra Salzburg. Hanno collaborato con grandi direttori tra cui Stéphane Denève, Christoph Eschenbach, Valery Gergiev, Sir Neville Marriner, Andris Nelsons, Yannick Nézet-Séguin, Jukka-Pekka Saraste e Jaap van Zweden.
Tour di concerti li hanno portati a esibirsi in Cina, in Giappone, in Corea del Sud e a Singapore. Si sono esibiti presso il Ruhr Piano Festival e il Rheingau Music Festival, al Prinzregententheater di Monaco, la Philharmonie di Essen, la Elbphilharmonie di Amburgo, il Royal Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, la Tonhalle di Zurigo, la Konzerthaus di Vienna, la Mozarteum Foundation di Salisburgo, il Palau de la Música Catalana di Barcellona e la Zaryadye Hall di Mosca. Si sono esibiti molto spesso alla Konzerthaus di Dortmund come parte della serie “Junge Wilde”. Lucas e Arthur hanno ricevuto le prime lezioni di pianoforte nella loro città natale di Hilversum. Assai precocemente fu chiaro che si trattasse di due grandi talenti. Da piccoli furono presto invitati a esibirsi per la Regina Beatrice d’Olanda. Seguirono presto i primi premi nelle competizioni pianistiche. Nel 2005 hanno studiato in Portogallo e Brasile per circa un anno su invito
della M. Maria João Pires. Durante gli anni successivi hanno studiato anche con altri grandi insegnanti. Lucas ha completato i suoi studi con Menahem Pressler negli Stati Uniti e con Dmitri Bashkirov a Madrid. Arthur si è diplomato al Conservatorio di Amsterdam dove ha studiato con Jan Wijn.
Dal 2010 registrano esclusivamente con la Deutsche Grammophon il loro CD di debutto con lavori pianistici di Beethoven ha ricevuto il disco di platino ed è stato insignito del Premio del Pubblico agli Edison Klassiek. Sono seguiti una registrazione di lavori di Schubert e Jeux, un CD dedicato alla musica francese. La loro registrazione dei Concerti di Mozart KV 365 e KV 242 insieme all’Accademia di St. Martin in the Fields e Sir Neville Marriner ha raggiunto il disco d’oro.
La loro discografia include una registrazione del Concerto per due pianoforti di Poulenc e del Carnevale degli animali di Saint-Saëns con l’orchestra del Concertgebouw e Stéphane Denève.
Nel Settembre del 2019 hanno pubblicato una registrazione dei concerti e dei corali di Johann Sebastian Bach, in collaborazione con la Amsterdam Sinfonietta. Il nuovo CD intitolato “The Russian album”, la loro prima registrazione esclusivamente di lavori per due pianoforti, è disponibile da marzo 2021.
Thomas Guggeis, direttore
Thomas Guggeis si è particolarmente distinto nel marzo del 2018, quando sostituì Christoph von Dohnányi in una nuova produzione della Salome di Strauss, per la regia di Hans Neuenfels.
Ha ricevuto una unanime approvazione di pubblico e critica nel marzo del 2019, quando ha sostituito Paavo Järvi con la Staatskapelle Berlin, con la seconda Sinfonia di Sibelius. Fin dall’inizio della stagione 2018/2019, il giovane direttore è divenuto Kapellmeister della Staatsoper di Stoccarda, dove ha diretto, tra gli altri, La Bohème, Il barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, Der Prinz von Homburg e il Der Freischütz. Oltre al suo ruolo a Stoccarda, Guggeis lavora come assistente principale di Daniel Barenboim alla Haus Unter den Linden. A Berlino ha recentemente diretto La Traviata, Katja Kabanova, Samson et Dalila and Salome. Dalla stagione 2020/2021 ricopre il ruolo di “Staatskapellmeister” alla Staatsoper di Berlino. Nell’ambito della stagione corrente dirigerà Ariadne, Der fliegende Holländer, Tannhäuser, Hänsel und Gretel e Salome. Ulteriori ingaggi lo porteranno alla Oper Frankfurt con Salome e alla Semperoper di Dresda col Der Freischütz. Dirigerà concerti al Tiroler Festspiele a Erl, allo Staatstheater di Karlsruhe e al Teatro Carlo Felice di Genova. Collaborerà con l’Orchestre National de Toulouse, la Swedish Radio Orchestra e l’Orchestre de Paris. Nel 2019/2020 ha effettuato il suo debutto con la Staatskapelle di Dresda e con la Swedish Radio Symphony Orchestra. Ha diretto concerti alla Pierre Boulez Saal di Berlino con l’Orchestra dell’accademia della Staatskapelle di Berlino. Nella stagione 2018/2019 ha diretto il Der Freischütz, Hänsel und Gretel e Die Zauberflöte alla Staatsoper di Berlino e una nuova produzione di Oberon al Theater an der Wien. Ha assistito Franz Welser-Möst in una nuova produzione del Die Liebe der Danae di Strauss, al Salzburger Festspiele del 2016, tornandoci nel 2017 nello stesso ruolo per Lear di Aribert Reimann. Nel 2016 ha assistito Cornelius Meister nella registrazione di Svatebni Košile di Dvorak, con la Radio-Symphonieorchester di Vienna. In ambito operistico ha effettuato concerti al Badische Staatstheater di Karlsruhe e alla Chamber Opera Munich. Nel febbraio del 2018 ha diretto una nuova produzione del Pelléas et Mélisande di Debussy al Theater an der Wien. Thomas Guggeis ha lavorato con i Münchener Symphoniker, la Münchener Kammerorchester, i Bad Reichenhaller Philharmoniker e la Georgian Chamber Orchestra. Il suo intenso coinvolgimento nell’ambito della musica contemporanea lo ha portato a collaborare col Boulez Ensemble, l’Ensemble Oktopus di Monaco e l’Ensemble opus21plus. Guggeis ha studiato Direzione d’orchestra e Pianoforte ai Conservatori di Monaco e Milano, con Bruno Weil, Marcus Bosch e Vittorio Parisi, e ha completato il suo percorso frequentando le masterclass di Gianandrea Noseda, Vladimir Jurowski e Alexander Liebreich.