“L’Empireo” debutta al Teatro Carcano di Milano
Il 24 gennaio 2025, al Teatro Carcano di Milano, si alzerà il sipario su L’Empireo, opera teatrale tratta da The Welkin di Lucy Kirkwood e diretta da Serena Sinigaglia. Si tratta di un evento attesissimo, che porta per la prima volta in Italia un testo dal forte impatto emotivo e sociale, capace di combinare intrattenimento e riflessione su temi universali.
Con un cast eccezionale, una regia attenta e una trama che affonda le sue radici nell’Inghilterra rurale del Settecento, L’Empireo è molto di più di uno spettacolo teatrale: è un’opera militante che parla di giustizia, di genere e di quei problemi che, nonostante i secoli, rimangono sorprendentemente attuali.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo debutto nazionale, che promette di lasciare il segno sul panorama culturale italiano.
Un testo contemporaneo in costume: la forza di Lucy Kirkwood
Lucy Kirkwood, una delle voci più brillanti del teatro contemporaneo, è l’autrice originale di The Welkin, un testo che ha già riscosso grande successo nel Regno Unito. Conosciuta per opere come Chimerica, The Children e Mosquitoes, Kirkwood ha consolidato negli anni la sua fama di autrice capace di coniugare incisività sui temi sociali e uno stile narrativo avvincente.
L’Empireo, tradotto magistralmente da Monica Capuani e Francesco Bianchi, è una sfida ambiziosa per il teatro italiano: un’opera corale ambientata nel passato, ma con una sensibilità tutta moderna. Raccontare il passato è, in questo caso, un modo per illuminare il presente, mettendo in scena questioni che riguardano ancora oggi il corpo femminile, i diritti delle donne e l’ingiustizia dei sistemi legali.
Una trama avvincente: la giuria delle dodici donne
Ambientato nel 1759, in un villaggio rurale dell’Inghilterra, L’Empireo ruota attorno a un caso giudiziario che tiene in pugno la comunità. Una giovane donna, accusata di omicidio, si dichiara incinta per evitare la pena capitale. Ma spetta a una giuria straordinaria, composta unicamente da dodici donne, decidere se la ragazza dice la verità o mente per salvarsi la vita.
La storia si svolge in un’unica giornata, in una stanza isolata, dove le giurate dovranno confrontarsi non solo con il compito assegnato loro, ma anche con le loro vite personali, i loro pregiudizi e i vincoli della società patriarcale.
Questa situazione claustrofobica diventa il microcosmo perfetto per analizzare non solo il destino della giovane imputata, ma anche i complessi rapporti di potere tra i generi, la disparità nelle leggi e il peso che la maternità e il corpo femminile hanno sempre avuto nella società.
La regia di Serena Sinigaglia: uno spettacolo intenso e corale
La regista Serena Sinigaglia, una delle figure di spicco del teatro italiano, definisce L’Empireo una storia epica e corale. “Amo l’epica, amo la coralità, amo la sfumatura tragicomica: L’Empireo è tutto questo insieme”, ha dichiarato.
Una delle caratteristiche principali del testo di Kirkwood è la sua capacità di mescolare registri: dall’ironia alla drammaticità, dal confronto intimo al grande scontro collettivo. La regia di Sinigaglia punta proprio a mettere in risalto questa complessità narrativa, offrendoci uno spettacolo che intrattiene e, allo stesso tempo, scuote le coscienze.
Il cast di L’Empireo: un ensemble di talento
Il cast di L’Empireo vanta alcuni dei nomi più promettenti e influenti del teatro italiano contemporaneo. Tra le attrici in scena troviamo:
Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini e Sandra Zoccolan.
Un aspetto interessante dello spettacolo è la predominanza di personaggi femminili: ben 17 dei 19 ruoli complessivi sono affidati ad attrici. Questo approccio non solo rappresenta una rara inversione di tendenza nel panorama teatrale, ma è anche uno strumento narrativo fondamentale per affrontare i temi dell’opera.
Un’opera militante contro l’ingiustizia
Uno dei messaggi più forti di L’Empireo è il suo grido contro l’ingiustizia. La legge, scritta dagli uomini per gli uomini, ha sempre esercitato un controllo sul corpo femminile, rendendo le donne vittime non solo dei crimini commessi contro di loro, ma anche delle istituzioni che dovrebbero proteggerle.
“È proprio strano che conosciamo il movimento di una cometa lontana migliaia di chilometri più di come funzioni il corpo di una donna”, scrive Lucy Kirkwood nella sua opera. Questa frase, tanto semplice quanto incisiva, racchiude il cuore battente di L’Empireo.
Dal National Theatre di Londra al debutto italiano
La prima mondiale di The Welkin si è tenuta al National Theatre di Londra all’inizio del 2020, ma la produzione venne interrotta dalla pandemia. Ora, dopo una lunga attesa, l’opera si appresta a conquistare il pubblico italiano grazie alla collaborazione tra il Teatro Carcano, il Teatro Nazionale di Genova, il Teatro Stabile di Bolzano, il LAC – Lugano Arte Cultura e il Teatro Bellini di Napoli.
Questo debutto italiano è anche un’occasione per riflettere sul valore del teatro come veicolo di idee e impegno civile.
La traduzione come ponte culturale
Dietro l’arrivo di L’Empireo in Italia c’è il lavoro attento di Monica Capuani, traduttrice e dramaturg, che ha reso possibile l’adattamento del testo di Kirkwood per il pubblico italiano. Tradurre non è solo una mera questione linguistica, ma anche culturale, e Capuani ha saputo mantenere intatta la potenza e la modernità del testo originale.
Un appuntamento da segnare in agenda
Lo spettacolo debutterà venerdì 24 gennaio 2025, alle ore 19:30, al Teatro Carcano di Milano. Questo evento inaugura una tournée che porterà L’Empireo in diversi teatri italiani, offrendo al pubblico la possibilità di assistere a un’opera monumentale e innovativa.