Le “Migrazioni” dell’Orchestra di Padova e del Veneto
Ritratti incrociati
Originariamente un saggio letterario, due delle poesie che costituiscono le Proses lyriques furono pubblicate nel dicembre 1892 negli Entretiens Politiques et Littérairesde Vielé-Griffin.
Contrariamente a quanto suggerisce il titolo, i testi non sono in prosa ma in versi liberi , “ritmati e assonanti , disposti in strofe e talvolta scanditi da ritorni, nonché ritornelli» .
Le Prose Liriche comprendono quattro melodie, “quattro pagine belle e rare»:
- Sogno (“La notte ha la dolcezza di una donna…”), in si minore , “moderato”, dedicato a Vital Hocquet (Narcisse Lebeau), pagina “la cui atmosfera mitica evoca un po’ le Cinque poesie di Baudelaire» ;
- De strike (“Sul mare calano i crepuscoli…”), in re maggiore , “moderato, ma sordamente agitato”, dedicato a Raymond Bonheur, “vero paesaggio del regno di Allemonde» ;
- Di fiori (“Nella noia così desolatamente verde…”), in do maggiore , “lento e triste”4, dedicato alla signora Ernest Chausson;
- Serata (“La domenica nelle città…”), in sol diesis minore , “moderatamente vivace”, dedicato a Henry Lerolle.
Le prose 3 e 4 furono rappresentate in prima assoluta a Parigi il 17 febbraio 1894 alla Società Nazionale di Musica , di Thérèse Roger accompagnata al pianoforte da Debussy. Il ciclo completo viene forse rappresentato per la prima volta a Lione, nel 20 febbraio 1903 dalla signora Mauvernay.
Un grande appuntamento, atteso, importante, con la grande musica d’autore. Anche su Raiplay.