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laVerdi al Vittoriale degli Italiani: Vittoriale Sinfonico

laVerdi al Vittoriale degli Italiani: Vittoriale Sinfonico laVerdi al Vittoriale degli Italiani: Vittoriale SinfonicoDopo il concerto di venerdì 20 agosto, che ha visto l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi protagonista presso il suggestivo Vittoriale degli Italiani con l’Omaggio a Ennio Morricone, il secondo appuntamento dell’Orchestra di Largo Mahler in questo luogo suggestivo si terrà mercoledì 25 agosto alle ore 21, e avrà come protagonisti Andrey Boreyko (Direttore) e Alessandro Marangoni (Pianoforte).

Un programma tripartito costituisce l’appuntamento intitolato emblematicamente Vittoriale Sinfonico, affidato alla bacchetta del russo Andrey Boreyko, protagonista, nel gennaio del 2020, del concerto che ha inaugurato il portale streaming dell’Orchestra Verdi.

L’Ouverture dal Tannhäuser di Richard Wagner è una pagina di rara bellezza datata 1845, uno dei più ampi affreschi sinfonici wagneriani, in cui il compositore ben dipinge il conflitto interno dell’eroe. Un’Ouverture che contiene in sé tutti i temi principali dell’opera stessa, e che comincia e finisce col tema del Coro dei Pellegrini, simbolo della vittoria della purezza sui peccati della carne.

Di soli tre anni più tardi è il poema sinfonico Les Preludes di Franz Liszt, datato 1848. In un Europa attraversata dai moti rivoluzionari, in cui il fermento intellettuale intorno agli ideali romantici è al suo culmine, Liszt compone una delle sue più compiute pagine sinfoniche, inizialmente nata come preludio a vari pezzi corali, successivamente associata a un “programma” suggerito da un’istanza letteraria di Alphonse de Lamartine: questo poema sinfonico si ispira alla vita dell’uomo, che nient’altro è se non una sequenza di “preludi” ai fatti della vita. Ne consegue una composizione enormemente ricca di temi ed episodi, distribuiti nel corso delle pagine della partitura con un equilibrio mirabile.

Fa da intermezzo a questi due capolavori sinfonici il Concerto per pianoforte e orchestra in Re op.61a di Ludwig van Beethoven, composto nel 1807 e pensato inizialmente per violino e orchestra, poi trascritto per pianoforte. La parte solistica è affidata al pianismo di Alessandro Marangoni, altro graditissimo ritorno insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Biglietti

I biglietti sono in vendita al costo di 5 euro più prevendita sul sito https://www.ticketone.it/event/vittoriale-sinfonico-orchestra-sinfonica-di-milano-giuseppe-verdi-teatro-del-vittoriale-14005982/

Biografie

Alessandro Marangoni, pianoforte

Alessandro Marangoni si è affermato sulla scena internazionale grazie ad una significativa attività concertistica e discografica come solista e un’altrettanto intensa attività cameristica con artisti quali Mario Ancillotti, Marco Berrini, Giuseppina Bridelli, Maddalena Crippa, Enrico Dindo, Laura Giordano, Alessandro Luciano, Lilly Jorstad, Francesco Manara, Massimo Quarta, Gabriele Mirabassi, Oleksander Semchuck, Paola Pitagora, Quirino Principe, Bruno Taddia, Milena Vukotic, il Quartetto di Fiesole e il Nuovo Quartetto Italiano. Nato nel 1979, si è diplomato in pianoforte con lode e menzione con Marco Vincenzi presso il Conservatorio di Alessandria e perfezionato con Maria Tipo alla Scuola di Musica di Fiesole. Contemporaneamente si è laureato in Filosofia presso l’Università di Pavia (con una tesi in filosofia della musica), alunno di merito dell’Almo Collegio Borromeo. Ha debuttato nel dicembre 2007 con un recital al Teatro alla Scala di Milano, in un omaggio a Victor de Sabata nel 40° anniversario della morte, insieme a Daniel Barenboim. Ha suonato nelle principali sale italiane e in Gran Bretagna, Svizzera, Germania, Austria, Francia, Svezia, Finlandia, Argentina, Cile, Colombia, Cina e Stati Uniti. Ha debuttato con successo in Spagna con l’Orchestra Filarmonica di Malaga e a Bratislava con l’Orchestra Filarmonica Slovacca, sotto la direzione di Aldo Ceccato; ha inoltre suonato come direttore e solista con l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano, registrando per importanti emittenti come RAI, BBC e Radio Nacional de Espana. Ha instaurato un sodalizio artistico con l’attrice Valentina Cortese con la quale ha tenuto a Milano uno spettacolo con la regia di Filippo Crivelli e inaugurato il Teatro Massimo di Cagliari. Con Quirino Principe ha fondato il duo “Alessandro Quirini e Quirino Alessandri”, ideando spettacoli monografici su Rossini, Chopin e altri grandi autori. E’ il primo musicista italiano ad esibirsi anche nel mondo virtuale di Second Life, eseguendo più di cento concerti. Con l’Ensemble Nuovo Contrappunto ha eseguito in prima italiana il Concerto n. 4 di Beethoven nella versione cameristica dello stesso autore. Per la prima volta nella discografia, Marangoni ha inciso l’integrale completa dei Peccati di vecchiaia di Rossini (13 CD), riscoprendo 20 inediti. Ha inoltre inciso l’integrale del Gradus ad parnassum di Clementi, dei Concerti per pianoforte e orchestra di Castelnuovo-Tedesco con la Malmö Symphony Orchestra (col quale ha ottenuto la nomination agli ICMA), l’integrale per violoncello e pianoforte dell’autore in duo con Enrico Dindo e la Via Crucis di Liszt (con Ars Cantica Choir), tutti per Naxos. Alessandro Marangoni ha inoltre riscoperto la produzione pianistica di Victor de Sabata, che ha registrato per La Bottega Discantica, incidendo un disco dedicato a Nino Rota e uno a Bohuslav Martinu per Stradivarius. Collabora con il jazzista e compositore Sandro Cerino, col quale ha registrato il CD (s)Confini per Egea. Ha vinto il prestigioso Premio Internazionale “Amici di Milano” per la Musica. Diverse riviste musicali internazionali, come Ritmo e Musica, gli hanno dedicato una copertina e ultimamente Gramophone ha scelto le sue interpretazioni come punto di riferimento per Rossini. Collabora come revisore con Edizioni Curci e Leduc. Insieme al regista Pierpaolo Venier è ideatore del Chromoconcerto® ed è direttore artistico di Forte Fortissimo TV, una innovativa webtv impegnata nel divulgare la campagna “La musica contro il lavoro minorile” pensata da Claudio Abbado con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ONU), di cui Alessandro Marangoni è testimonial internazionale. E’ docente al Conservatorio di Novara e tiene masterclasses in Europa, Sud America e Cina.

Andrey Boreyko, direttore

Il 2020/2021 rappresenta la seconda stagione di Andrey Boreyko nel ruolo di Direttore Artistico della Warsaw Philharmonic Orchestra. Nell’ambito di questa stagione, Boreyko e l’orchestra si sono esibiti al Festival Chopin and his Europe, al Beethoven Easter Festival e nell’ambito di una tournée in Giappone. Tra gli ingaggi di questa stagione ricordiamo il Warsaw Autumn Festival, il Beethoven Festival, e il ritorno all’Easter Festival. Dal 2014 Andrey Boreyko è Direttore Musicale dell’Orchestra Filarmonica Artis-Naples in Florida, che ha portato in breve tempo a livelli di eccellenza commissionando nuove opere e invitando grandi solisti. Con questa orchestra Boreyko continua a esplorare connessioni tra le arti attraverso una programmazione su tematiche interdisciplinari. Progetti significative in tal senso sono rappresentati da una collaborazione con l’artista belga Isabelle de Borchgrave, basata sui lavori visual ispirati a Ballet-Russes accostati all’esecuzione dei balletti Uccello di Fuoco e Pulcinella di Stravinsky, e commissionando una serie di brani a compositori tra cui Giya Kancheli, da affiancare a lavori di artisti come Picasso e Calder. Direttore ospite delle più importanti orchestre del mondo, tra gli ingaggi di Boreyko per la stagione corrente ricordiamo la Atlanta Symphony Orchestra, la Seattle Symphony Orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, l’Orchestra Sinfonica di Praga, come anche concerti in Australia con le orchestre sinfoniche di Melbourne, di Sydney e di Adelaide. Nella scorsa stagione ricordiamo un tour europeo con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Statale Russa (tra cui i concerti a Amburgo, Colonia, Francoforte e Monaco), ingaggi con la NAC di Ottawa, la Seoul Philharmonic, l’Orquesta Sinfónica de Galicia, e la Salzburg Mozarteum Orchester. Nelle passate Stagioni Andrey Boreyko ha effettuato tour nei Festival di Lubiana, Rheingau, Gstaad e Grafenegg con la Filarmonica della Scala. Tra le altre, Boreyko ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI, Sinfonia Varsovia, la Toronto Symphony Orchestra, la Sydney Symphony Orchestra, la Frankfurt Museumsgesellschaft, la Konzerthausorchester di Berlino, la Royal Stockholm Philharmonic, i Berliner Philharmoniker, la Gothenburg Symphony Orchestra, i Bamberger Symphoniker, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, i Münchner Philharmoniker, la Staatskapelle Dresden, la Leipzig Gewandhausorchester, i Wiener Symphoniker, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, la Royal Concertgebouw, l’Orchestre de Paris, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Tonhalle-Orchester Zürich, la London Symphony Orchestra, la Philharmonia Orchestra e la Rotterdam Philharmonic Orchestra. In America del Nord, ha diretto la Seattle Philharmonic Orchestra, la Minnesota Philharmonic Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la Dallas Symphony Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra, e la Cleveland Orchestra. Interprete appassionato del repertorio ingiustamente eseguito raramente, Boreyko ha riportato alla ribalta i lavori di Victoria Borisova-Ollas in un progetto di registrazione con la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra nel 2017. Con l’Orchestra Sinfonica di Praga, Boreyko ha diretto Dido di Jan Novak e Vodnik di Zdeněk Fibich. E’ tornato a dirigere la Rundfunk Sinfonie-Orchester Berlin nel febbraio del 2018 con il Requiem for Larissa di Valentin Silvestrov. Nella sua discografia con la Radio-Sinfonieorchester Stuttgart des SWR (di cui è stato Direttore Principale Ospite) ricordiamo Lamentate di Arvo Pärt e la Sinfonia n.6 di Valentin Silvestrov, entrambe per la ECM Records. Ma anche la prima registrazione assoluta della versione originale della Suite dalla Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Shostakovich, oltre alle Sinfonie n.1, 4, 5, 6, 8, 9 e 15, entrambe con l’etichetta Hänssler Classics. Ha registrato anche Sinfonia Manfred di Cajkovskij coi Düsseldorfer Symphoniker, e la Chain II di Lutosławski con la Los Angeles Philharmonic per l’etichetta Yarling Records. Da 2012 Andrey Boreyko è stato Direttore Musicale dell’Orchestre National de Belgique, un ruolo che ha mantenuto per cinque anni, espandendo in maniera considerevole le attività dell’Orchestra sia a livello nazionale che internazionale, includendo un concerto annuale al prestigioso Concertgebouw di Amsterdam. Il suo primo ruolo in Europa fu quello di Direttore Principale della Poznan Philhamonic Orchestra. E’ stato anche Direttore Principale della Jenaer Philharmonie (della quale è stato insignito in seguito del ruolo di Direttore Onorario), degli Hamburger Symphoniker, della Winnipeg Symphony Orchestra, della Berner Sinfonieorchester, oltre al ruolo di Direttore Musicale dei Düsseldorf Symphoniker.

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