L’ARCHIBUGIO – La Compagnia vince il 75° Festival di Pesaro
Migliore spettacolo del Festival, migliore regia, migliore interprete, migliori costumi e migliore spettacolo per la giuria giovani. Grande affermazione per la compagnia L’Archibugio di Lonigo (Vicenza) che con il suo “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand ha fatto incetta di premi alla 75ª edizione del Festival nazionale d’Arte Drammatica di Pesaro, svoltasi dal 17 al 31 ottobre sul palcoscenico del Teatro Sperimentale della città marchigiana.
“Siamo molto più che felici – commenta Giovanni Florio a nome della compagnia – e altrettanto grati per questi riconoscimenti che ci onorano. Ottenere questa attenzione in un festival storico come quello di Pesaro è davvero qualcosa di speciale, che porteremo sempre nel cuore. È stata un’esperienza bellissima, che ci dà una carica straordinaria”.
Sul fronte delle motivazioni, così recita quella del Premio “Arlecchino” al migliore spettacolo del Festival: “Regia, luci e costumi da 10 e lode, così come la scenografia che non cade nella trappola dell’allestimento fittizio e si fonde con la prova dei nove attori sempre in scena”.
Altrettanto gratificante quella della Giuria giovani: “La prova attoriale è stata eccellente, riuscendo a trasmettere la profondità dei temi trattati: tra tutti spiccano i due tipi di amore, carnale e platonico”.
“Azione ed energia – si legge in quella per la migliore regia, firmata da Giovanni Florio – sono al centro di un amalgama che fonde i corpi e i linguaggi. Uno spettacolo che pur esaltando la straordinaria figura del protagonista riesce a bilanciare i pesi in scena mantenendo la centralità dello spettacolo nel collettivo”.
Quanto a Cristian Zorzi, il ruolo come Cyrano gli è valso il Premio “Ivo Scherpiani – Eva Franchi” al migliore interprete: “La sua energia dirompente riempie la scena: corpo che declama, che si batte nel memorabile duello e che danza con la luna… Pura poesia”.
Ha coronato il tutto il premio ai migliori costumi, giudicati “perfetti, in una lineare e raffinata ricerca nelle forme e nei colori con un’armonia di tonalità che ricordano i chiaroscuri di Caravaggio”.
Applausi dunque a tutto il cast composto, oltre che da Zorzi, da Lorenza Rizzato, Matteo Mastrotto, Gianluca Beltrando, Alessandro “Max” Lazzari, Umberto Peroni, Claudia Schiavoi, Alessandro Bolcato e Giuseppe Balduino.
Gli altri finalisti di questa edizione del festival sono stati: la Compagnia dell’Orso, sempre di Lonigo, in “Trappola per un uomo solo” di Robert Thomas, regia di Paolo Marchetto; La Betulla di Nave (Brescia) ne “Il gioco delle parti” di Luigi Pirandello; La Compagnia dell’anello APS di Forlì in “Aspiranti Assassini” di Francesco Lezza; il G.A.D. Città di Trento in “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Dale Wesserman; Compagnia dell’Eclissi di Salerno ne “L’Acquario” di Claudio Grattacaso; Calandra Teatro di Tuglie (Lecce) in “Don Chisciotte e Sancio Panza” di Miguel De Cervantes; Accademia dei Riuniti di Umbertide (Perugia) in “Tom, Dick, Harry” di Michael e Ray Cooney.
Le occasioni più prossime per vedere in scena l’Archibugio sono fissate per sabato 5 novembre a Bardolino con “Romeo e Giulietta, una storia di banditi” e per domenica 13 a Lonigo con “Il mercante di Venezia” di Shakespeare. “Cyrano” sarà sabato 19 a San Fior (Treviso), sabato 26 ad Arco (Trento) e ancora, in dicembre, mercoledì 13 nel Comune di Val Liona (Vicenza).