L’altro contemporaneo. Al via la nuova stagione del Mart
Il rapporto tra antico e contemporaneo è al centro dell’indagine della nuova stagione del Mart di Rovereto, programmata dal Presidente Vittorio Sgarbi che già in un saggio del 2012 scriveva: “Conviene ribadire due concetti fondamentali e apparentemente contraddittori: tutta l’arte è arte contemporanea; contemporaneo è un dato non ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale, più o meno avanzata, ma solo in quanto concepita, elaborata ed espressa nel nostro tempo. Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora. Così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste, c’è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere”. Muovendo da questa posizione, il nuovo palinsesto del Mart attraversa i secoli. I maestri classici e moderni dialogano tra loro e con le opere di una collezione pubblica tra le più ricche d’Europa. Alla ricerca delle connessioni tra la storia, i grandi capolavori e i linguaggi del XX secolo, il Mart pone a confronto epoche distanti, offrendo nuove stratificate letture della grande arte italiana e contribuendo alla formazione contemporanea.
Ottobre | Caravaggio
Novembre | Boldini
A partire dal 14 novembre il palinsesto espositivo del Mart si arricchisce della straordinaria mostra Giovanni Boldini. Il piacere. Fino al 28 febbraio 2021, il ricco percorso espositivo presenta oltre 150 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il tragico terremoto del 2012. Affermatosi come uno dei più celebri ritrattisti della Belle Époque, Boldini coglie, grazie al suo straordinario virtuosismo tecnico, l’essenza di un ambiente sfolgorante, di cui è uno dei celebri protagonisti. Nei ritratti di intellettuali, nobildonne e attrici incontrati nei salotti mondani della Parigi fin de siècle, rivive il fascino di una società raffinata ed elegante e di una femminilità “suprema e irresistibile”, come scrivono i cronisti dell’epoca. I dipinti di Boldini delineano e contribuiscono a definire lo stile, le tendenze e i canoni estetici della Ville Lumière, indiscussa capitale europea. Nella mostra del Mart l’attività di Boldini viene ricostruita nella sua completezza attraverso un ricco percorso cronologico, che lascia spazio all’approfondimento di alcuni temi e relazioni che hanno segnato la carriera del maestro italiano. In particolare, verranno analizzati i rapporti con il poeta Gabriele D’Annunzio, attraverso figure di comuni muse ispiratrici come la Marchesa Casati, eccentrica e seducente femme fatale.
Dicembre| Depero
L’esistenza del Mart di Rovereto, fin dalla sua fondazione, è intrecciata con l’eredità di Fortunato Depero, di cui il museo conserva opere, oggetti, mobili, disegni, fotografie, materiali e fondi archivistici. Il Mart gestisce anche l’ultimo e più istituzionale progetto dell’artista, da lui stesso ideato e fortemente voluto: la Casa d’Arte Futurista Depero. Attraverso il patrimonio museale, la grande mostra Depero mito presente valorizza a tutto tondo la figura profetica di un artista che, affascinato dall’idea di “arte totale”, ha spaziato dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità. Innovatore, dissacrante, ironico, il Futurista trentino ha influenzato non solo il mondo dell’arte, ma ha anche ispirato stili e modelli del design, della comunicazione, della grafica e della moda dagli anni Settanta a oggi. Affermatosi come uno tra i maggiori protagonisti del Futurismo, ha esplorato i linguaggi contemporanei fino a diventare, come recita il titolo della mostra, uno dei miti del presente. L’esposizione documenta gli aspetti che legano l’Avanguardia futurista alla contemporaneità, mostrando gli esisti di una travolgente creatività a cui ancora oggi numerose esperienze artistiche sono debitrici. Depero mito presente è l’occasione per comprendere la poliedrica progettualità dell’artista che proclamava l’abbattimento di ogni gerarchia nelle arti. In mostra circa 200 tra opere, disegni, documenti, tarsie, fotografie, ricostruzioni di mobili, costumi, scenografie, oltre che video e film prodotti per l’occasione.