La vita del filosofo "dinamite"

La vita del filosofo “dinamite”

Friedrich Nietzsche è una delle figure più enigmatiche della storia della filosofia e i concetti di superuomo, volontà di potenza o moralità degli schiavi hanno radicalmente ridisegnato la nostra comprensione della condizione umana. Ma chi può dire di sapere davvero qualcosa di Nietzsche al di là dei luoghi comuni come la persistente associazione con il fascismo? Dove si colloca un pensatore che è stato ugualmente amato da Albert Camus, Ayn Rand, Martin Buber e Adolf Hitler?

La vita del filosofo "dinamite"

Nietzsche ha scritto che tutta la filosofia è autobiografica, e in questa avvincente biografia Sue Prideaux accompagna i lettori nel mondo di un pensatore brillante, eccentrico e profondamente tormentato, soffermandosi sugli eventi e le persone che ne hanno plasmato la vita e il pensiero: l’infanzia turbata dalla morte del padre, passando per l’educazione cristiana, la carriera di insegnante e l’elaborazione di un pensiero filosofico rivoluzionario nel suo ritiro solitario tra i monti fino alla follia. Prideaux documenta la vita intellettuale ed emotiva di Nietzsche con l’intuizione e la sensibilità di un grande romanziere.

Non possono mancare i ritratti indimenticabili delle persone più importanti per Friedrich Nietzsche, tra cui Richard e Cosima Wagner, Lou Salomé, la femme fatale che gli spezzò il cuore; e quello della sorella Elizabeth, rabbiosa nazionalista tedesca e antisemita che ne manipolò i testi e trasformò l’archivio di Nietzsche in una meta di pellegrinaggio per gli ideologi nazisti.

Sue Prideaux è un’autrice inglese pluripremiata per i suoi romanzi e le biografie di personaggi dell’arte e della cultura del Novecento. Il suo libro sull’artista Edvard Munch, autore dell’Urlo, ha vinto il James Tait Black Memorial Prize; la biografia del drammaturgo svedese Strindberg ha vinto il Duff Cooper Prize ed è stata tra i finalisti del Samuel Johnson Prize. Io sono dinamite ha ottenuto il riconoscimento di Migliore Biografia del 2018 di ‘The Times’.

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