La sesta edizione di Luci in Miniera: Un viaggio artistico e culturale nell’Argentiera La sesta edizione di Luci in Miniera: Un viaggio artistico e culturale nell’Argentiera
 | 

La sesta edizione di Luci in Miniera: Un viaggio artistico e culturale nell’Argentiera

La sesta edizione di Luci in Miniera: Un viaggio artistico e culturale nell’Argentiera La sesta edizione di Luci in Miniera: Un viaggio artistico e culturale nell’ArgentieraL’Argentiera, piccolo e suggestivo borgo minerario della Sardegna, si trasforma ancora una volta in un palcoscenico unico con la sesta edizione di Luci in Miniera. Un evento che combina creatività, tradizione, innovazione e paesaggio, dando vita a un’esperienza immersiva e coinvolgente per i visitatori. Ideato e curato dall’associazione LandWorks, questo evento è un’occasione imperdibile per scoprire l’antico complesso minerario attraverso un percorso artistico che valorizza lo spazio e la sua memoria, arricchendolo con installazioni, laboratori e attività che promuovono il dialogo tra passato, presente e futuro.

In occasione dell’edizione 2024, Luci in Miniera si conferma uno degli appuntamenti culturali di punta del panorama isolano, inserendosi nel Cartellone Regionale delle Manifestazioni del Turismo Esperienziale e supportato da istituzioni locali e internazionali. Scopriamo insieme tutti i dettagli dell’evento e le opportunità che offre.

Un museo a cielo aperto che si illumina di arte e cultura

Il borgo minerario dell’Argentiera, situato sulla costa nord-occidentale della Sardegna, è il cuore pulsante dell’evento. Questo luogo unico nel suo genere ospita il MAR – Miniera Argentiera, un museo open air dedicato alla rigenerazione culturale e alla sperimentazione artistica. In occasione di Luci in Miniera 2024, l’intero sito si anima di nuove installazioni, nate dalle residenze artistiche e dai workshop realizzati nei mesi precedenti.

L’atmosfera del borgo, con i suoi ruderi e le memorie minerarie, diventa lo scenario perfetto per un evento che punta a valorizzare il territorio, rendendolo fruibile per tutti, dai turisti agli abitanti locali, fino agli appassionati di arte contemporanea.

Le date da segnare in agenda

L’edizione 2024 di Luci in Miniera prende vita durante il periodo natalizio, offrendo occasioni speciali per immergersi nell’arte e nella cultura del luogo. Una data particolarmente significativa è quella del 21 dicembre, con una visita guidata straordinaria al borgo dell’Argentiera e un’escursione lungo la costa di Punta Lu Capparoni, uno dei punti panoramici più suggestivi della zona.

Inoltre, il 22 dicembre, dalle 10:00 alle 13:00, si terrà un laboratorio artistico condotto dal maestro artigiano Costanzo Salis, dedicato alla lavorazione della calce naturale: un’opportunità unica per grandi e piccoli di diventare co-creatori delle opere che arricchiscono il museo a cielo aperto.

Installazioni artistiche: luce, paesaggi e storie

Il cuore pulsante di Luci in Miniera 2024 sono le installazioni, realizzate da una selezione di artisti di fama internazionale durante le residenze artistiche tenutesi presso l’Argentiera tra novembre e dicembre. Tra i protagonisti di questa edizione troviamo:

Ugo Casubolo Ferro (FR)

Artista fotografico francese, Casubolo Ferro porta avanti un progetto dedicato alla luce nel Mediterraneo. Utilizzando una fotocamera a grande formato, le sue immagini catturano individui che si muovono nel paesaggio in cerca della luce, simbolo di comunità e trasformazione. Il suo lavoro invita a riflettere su cosa significhi “andare verso la luce” e su come questo processo influisca sulla nostra percezione del territorio.

Gaspard Combes (FR-CH)

Combes celebra la memoria dei minatori dell’Argentiera con una scultura che rappresenta l’uomo in un atteggiamento contemplativo, rivolto verso l’orizzonte. Questa opera, con il suo colore argento e le superfici irregolari, rappresenta insieme il paradiso e l’inferno vissuti dai lavoratori del sito minerario. Un invito a pensare al nostro ruolo nella conservazione e nella trasformazione del paesaggio.

Tilla Giro (FR) e Paulina Sycha (DE)

Le due artiste presentano un’opera collaborativa nell’ex Latteria, un luogo che rappresentava la routine quotidiana del borgo. Attraverso il riuso di materiali abbandonati e tessuti raccolti nel borgo, hanno creato un’opera che “rammenda” il passato con il presente, ridando nuova vita a uno spazio simbolo della comunità.

Daniele Paparella (IT) e Alice Mauri (CH)

L’opera Glitch esplora la relazione tra l’osservatore, la luce e la percezione. Grazie alla tecnologia dei pixel LED, queste installazioni creano un’esperienza visiva che incanta e invita a riflettere sul ruolo della tecnologia nella nostra comprensione dello spazio.

Patrizia Santangeli (IT) e Northern Lighthouse (IT)

La regista e il musicista collaborano nell’opera audiovisiva “Acquatica”, un viaggio nella meraviglia dell’acqua e della pietra, simboli dell’Argentiera. La proiezione è accompagnata dalle note elettroniche di Northern Lighthouse, che ha anche composto un album ispirato al borgo e ai suoi suoni: un perfetto connubio tra memoria, musica e paesaggio.

Esperienze partecipative: diventare co-creatori

Uno degli aspetti più affascinanti di Luci in Miniera 2024 è il coinvolgimento diretto del pubblico. I visitatori non sono semplici spettatori, ma hanno la possibilità di partecipare attivamente alla creazione artistica grazie a incontri e laboratori. Sotto la guida degli artisti residenti e di maestri locali, i partecipanti possono apprendere tecniche antiche e scoprire materiali naturali.

Il laboratorio di Costanzo Salis dedicato alla calce naturale è solo uno degli esempi di come l’evento promuova la creatività collettiva e la valorizzazione delle tradizioni locali.

Un percorso tra storia e innovazione

Il percorso di Luci in Miniera 2024 si snoda attraverso i luoghi più significativi dell’Argentiera. Partendo da Piazza Camillo Marchese, i visitatori possono esplorare autonomamente le installazioni disseminate nel borgo, immergendosi tra i ruderi della miniera e i racconti del passato. Questa libertà di esplorazione permette a ciascuno di vivere l’esperienza secondo il proprio ritmo, lasciandosi sorprendere dalla bellezza delle opere e del paesaggio circostante.

Il ruolo di LandWorks e il sostegno istituzionale

LandWorks, l’associazione promotrice di Luci in Miniera, è da anni impegnata in progetti di rigenerazione culturale negli spazi dismessi e abbandonati della Sardegna. Grazie al loro lavoro, l’Argentiera è diventata un laboratorio a cielo aperto dove arte, architettura e natura si fondono armoniosamente.

L’evento è reso possibile grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con il Comune di Sassari, il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, la Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e numerosi partner locali e internazionali. Un esempio tangibile di come la sinergia tra pubblico e privato possa portare alla valorizzazione del territorio e alla creazione di impatti positivi a lungo termine.

Perché visitare Luci in Miniera?

Luci in Miniera non è solo un evento culturale. È un’esperienza che permette di:

  • Scoprire un sito di grande valore storico e paesaggistico come l’Argentiera.
  • Entrare in contatto con artisti e artigiani locali e internazionali.
  • Partecipare attivamente alla creazione di opere d’arte.
  • Immergersi in un’atmosfera unica, dove il passato minerario dialoga con il presente e il futuro.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *