La Serra-morte: a Roma un viaggio nel teatro contemporaneo La Serra-morte: a Roma un viaggio nel teatro contemporaneo
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La Serra-morte: a Roma un viaggio nel teatro contemporaneo

La Serra-morte: a Roma un viaggio nel teatro contemporaneoSabato 22 marzo alle ore 17, La Serra-morte andrà in scena al Teatro Villa Pamphilj di Roma, un evento che segna il secondo appuntamento della rassegna Locus Amoenus. Questa iniziativa, ideata e curata dalle attrici Benedetta Margheriti e Veronica Toscanelli, si propone di affrontare tematiche e sensibilità della giovane generazione teatrale. Coinvolgendo tre compagnie under 35, tra cui Spartenza Teatro, Compagnia Fang-ta e quelcheresta teatro, il progetto mira a esplorare il concetto di “luogo ideale” nel contesto contemporaneo.

Il concetto di “Luogo Ideale” nel teatro moderno

Riflessioni sul “Luogo Ideale”

In un’epoca disincantata, la domanda centrale diventa: è ancora possibile parlare di un “luogo ideale”? In questo contesto, Locus Amoenus cerca di rispondere con visioni diversificate, contribuendo a una riflessione necessaria sui luoghi in cui possiamo sentirci in armonia con noi stessi e il mondo.

Le compagnie e il loro ruolo

Le tre compagnie coinvolte non solo portano in scena i loro talenti, ma si fanno portavoce di una generazione che scende nel profondo delle preoccupazioni e dei sogni di un mondo che cambia rapidamente. Le loro performance offrono così uno specchio delle nostre ansie moderne, esplorando temi di identità, crisi ambientale e relazioni sociali.

La trama di La Serra-morte

Un Viaggio Distopico ed Eco-Noir

La Serra-morte racconta la storia di Bondo, un inventore alla ricerca di risposte in una megalopoli deserta. Ambientato in un futuro prossimo, dove le temperature hanno raggiunto i 50 gradi e risorse vitali come acqua e cibo sono razionate, il racconto svela un mondo in crisi. Il tasso di disoccupazione tocca il 25%, mentre il governo ignora la realtà che i cittadini stanno vivendo.

I personaggi e le loro storie

Bondo incontra un gruppo di ragazzi alla deriva: Ammazzafiche, un giovane sensibile di 13 anni; El, che comunica attraverso una armonica; Zingaro, un cleptomane di 14 anni; e Galatea, che sogna la fama sui social. La loro interazione con Bondo è centrale nel tessere una narrazione complessa che esplora le relazioni umane in tempi avversi.

La regia di Daphne Folliero e Martina Spampinato

Visione artistica e stile narrativo

La regia di Daphne Folliero e Martina Spampinato gioca un ruolo cruciale nel dare vita a questa storia. Due luoghi si alternano nel racconto: il palcoscenico, che rappresenta il mondo dei vivi, e il pubblico, visto come un cimitero, spazio dei morti. Bondo diventa un tramite tra questi due mondi, creando una dinamica affascinante tra vita e morte.

Strutture sceniche e simbolismo

Le strutture sceniche non sono solo decorazioni: si muovono insieme ai personaggi, diventando parte attiva della narrazione. Il parallelepipedo trasparente, la serra-morte, è una creazione di Bondo, simbolo di speranza e distruzione, che riflette le tensioni e i conflitti dei personaggi.

Un’analisi tematica dell’Antropocene

Survivalism e sostenibilità

La trama si interroga sulle possibilità di sopravvivenza nell’Antropocene, un’epoca caratterizzata da devastazione ambientale e crisi sociale. Le soluzioni proposte da Bondo, attraverso la sua macchina in grado di trasformare i gas serra in combustibile non inquinante, pongono interrogativi su ciò che significa realmente sostenere un futuro migliore.

Identità e relazioni nella megalopoli

I ragazzi rappresentano la gioventù di oggi: confusi, persi, ma comunque desiderosi di trovare un loro posto nel mondo. La loro interazione con Bondo offre spunti di riflessione sulle dinamiche familiari e sociali, evidenziando l’importanza delle relazioni umane.

Locus Amoenus come spazio di riflessione

Un incontro di voci diverse

Locus Amoenus non è solo una rassegna teatrale, ma un invito a riflettere sulle difficoltà e le speranze della nuova generazione. Le curatrici, Margheriti e Toscanelli, pongono l’accento sulla necessità di creare consapevolmente luoghi ideali, contribuendo a una narrazione collettiva che possa far sentire ognuno a casa.

Il futuro del teatro e delle nuove generazioni

Il progetto si inserisce in un contesto più ampio, mirando a formare e promuovere non solo artisti giovani, ma anche a creare un dialogo tra diverse generazioni, unendo le esperienze passate con le aspirazioni future.

Dettagli pratici per gli spettatori

Informazioni sul teatro e sulle prenotazioni

Il Teatro Villa Pamphilj si trova in Largo 3 Giugno 1849, Roma. Le prenotazioni sono consigliate e possono essere effettuate tramite telefono o email. I biglietti sono disponibili al costo di 10 euro.

Orari e contatti

La segreteria è aperta dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18, mentre l’indirizzo email per informazioni è [email protected]. Non perdere l’opportunità di assistere a questo spettacolo coinvolgente e significativo.

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