Lunedì 12 ottobre alle ore 21.10 su laF (Sky 135) va in onda la terza puntata di “QUELLO CHE è – Nuove storie italiane”, la produzione originale laF – la TV di Feltrinelli con Antonio Dikele Distefano che racconta senza stereotipi l’Italia multiculturale e pluridentitaria attraverso le voci di personaggi famosi e persone comuni, con percorsi personali, professionali e origini diverse ma tutti accomunati dall’essere protagonisti di nuove storie italiane.
Il terzo appuntamento esplora il mondo della cultura nei suoi diversi linguaggi, partendo dall’intervista di Antonio Dikele Distefano con la scrittrice Espérance Hakuzwima na Ripanti, nata in Ruanda ed arrivata da bambina in Italia come rifugiata politica, dove è stata adottata da una famiglia della provincia di Brescia. Dal dialogo emergono subito diversi punti in comune tra i due giovani autori, in primo luogo la scrittura come urgenza espressiva e l’amore per la lingua italiana, come base per l’integrazione, la formazione della propria identità e la comprensione dell’altro. “La prima lingua che ho ascoltato in Italia è stato il dialetto bresciano e mi sono attaccata profondamente alla lingua. Non posso abbandonare l’italiano perché è il mezzo di comunicazione più importante per me. La parola mi ha permesso di ‘diventare’ e mi ha permesso anche di capire tante cose”, racconta la scrittrice. Ad accomunare i due scrittori è anche il fatto di essere entrambi italiani di colore, seppur con provenienze e storie molto diverse. “Quando si parla di razzismo si è convinti che basti essere neri per saperne di razzismo, e invece no, non può bastare.” e per Espérance, autrice del libro “E poi basta. Manifesto di una donna nera”, questo passo avanti può essere fatto solo con la cultura, diffondendola soprattutto tra le nuove generazioni.
Questo concetto è alla base anche del lavoro quotidiano di Elvira Bajrami, arrivata in Italia da piccolissima fuggendo con la sua famiglia dalla guerra dei Balcani, oggi maestra in una scuola montessoriana ad Assisi dove può trasmettere ai bambini la sua passione viscerale per l’italiano, la grammatica e la letteratura italiana. “Il fatto che io sia straniera mi fa molto ridere, perché non mi sento straniera, né le persone che ruotano nel mio mondo mi percepiscono così. Però la gente tende a identificare le mie radici con il luogo in cui sono nata” dice Elvira, che non rinnega la sua origine serba, ma sente che le sue radici sono totalmente italiane.
Se l’importanza delle parole accomuna le storie di Espérance e Elvira, c’è chi sceglie il linguaggio delle immagini per raccontare se stesso e il mondo che lo circonda, come Takoua Ben Mahamed, una fumettista professionista, arrivata a Roma da piccola scappando dalla dittatura in Tunisia, che ha creato un personaggio che porta il velo proprio come lei: “Volevo raccontare tutto ciò che è normale perché sembra che una ragazza con il velo sia un qualcosa di sempre molto lontano, che magari non ha niente in comune con il resto della società”. Takoua racconta a Dikele che prima di ogni altra cosa lei è un’artista, solo in secondo luogo è una ragazza che per la sua religione porta il velo. Nonostante i pregiudizi a cui questa scelta personale l’ha spesso esposta, però, non ha mai rinnegato le sue radici e la sua religione, ritenendo che tutti gli episodi negativi vissuti siano stati utili per la sua esperienza e fonte di grande insegnamento.
“Quello che è – Nuove storie italiane” con Antonio Dikele Distefano è una produzione originale di laF realizzata da Next14 in collaborazione con ActionAid. Capoprogetto Elena Comoglio, regia di Giuseppe Bianchi, Editorial e Brand Advisor Marta Imbrianti; produttore esecutivo Valentina Rizzato; autrice Erika Scandone, regia delle esterne Daniele De Luca, fotografia Flavio Toffoli, progetto grafico Stefano Bulbarello.
“Quello che è – Nuove storie italiane” va in onda ogni lunedì dal 28 settembre 2020 alle 21.10 per 6 settimane su laF (Sky 135) e disponibile on demand su Sky e SkyGo.