La prevenzione delle patologie maschili, a "Basta la salute"
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La prevenzione delle patologie maschili, a “Basta la salute”

La salute urogenitale, le amnesie transitorie e le otiti

La prevenzione delle patologie maschili, a "Basta la salute"
La salute uro-genitale dell’uomo: ancora molto basso il numero di italiani che si rivolge a un urologo o andrologo, eppure si registrano 1500 casi di tumore ai testicoli all’anno che potrebbero essere intercettati precocemente, come pure un 15% di uomini che soffre di varicocele, la metà risulta poi non fertile. Anche di questo parlerà “Basta la salute“, il settimanale di medicina e sanità a cura di Gerardo D’Amico, in onda mercoledì 30 ottobre alle 16.40 e alle 21.40 su Rainews24. Tra le questioni mediche affrontate, i problemi della prostata: 6 milioni gli uomini colpiti da ipertrofia prostatica, 1 su 8 va incontro a un tumore della ghiandola nel corso della sua vita. Tutti temi di cui parla il presidente della Società italiana di andrologia, Alessandro Palmieri, che ricorda come il 43% degli ultra cinquantenni lamenti problemi di disfunzione erettile. Novembre è il mese della prevenzione per queste patologie.
Tra gli altri temi al centro della puntata, le amnesie transitorie che colpiscono un piccolo numero di persone ma che suscitano enorme allarme: un black out del cervello che interrompe lo stoccaggio di ricordi per un breve periodo, di solito attorno all’ora. Quei dati non saranno mai recuperati. Massimo Napolitano, primario facente funzioni di neurologia al Cardarelli di Napoli spiega le varie forme, retrogada e anterograda, e come si interviene per stabilire se alla base dell’evento ci sia stato solo un forte shock oppure cause fisiche, come problemi vascolari o la presenza di un tumore.
Le otiti, invece, sono molto diffuse tra i bambini soprattutto durante l’inverno: ne soffre circa il 20% dei più piccoli, e non vanno trascurate. Laddove ci sia l’indicazione del pediatra o anche dell’otorino, bisogna intervenire con gli antibiotici, evitando di somministrate subito quelli di seconda linea, raccomanda il direttore di otorinolaringoiatria dell’Ospedale San Paolo di Napoli, Giuseppe Panetti.

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