La nuova regia di Valter Malosti de “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni debutta in streaming su Backstage In un momento in cui la scena è sospesa e il ruolo dell’attore può apparire immobile agli occhi del pubblico che aspetta da casa di poter tornare di nuovo a teatro, Valter Malosti dirige sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Venezia la prima nazionale de I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, disponibile in streaming il 13 dicembre a partire dalle 19.00 su Backstage, la piattaforma digitale e gratuita del Teatro Stabile del Veneto. In contemporanea nelle librerie è in uscita in queste settimane il volume dall’edizione critica del testo nell’Edizione nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio. Lo spettacolo è una nuova coproduzione firmata da Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa (di cui Malosti è direttore dal 2018) e Teatro Metastasio di Prato. I due gemelli veneziani rappresenta il primo incontro di Malosti con Carlo Goldoni, in quello che il regista definisce «un lavoro a ritroso attraverso gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino, tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora Goldoni. La commedia goldoniana adattata da Angela Demattè e Valter Malosti sarebbe dovuta andare in scena la primavera scorsa. Rimandata a causa del primo lockdown, era stata riprogrammata per la stagione teatrale 20/21 con debutto previsto per i primi di dicembre sul palcoscenico del teatro veneziano. E così sarà, anche se con il pubblico connesso da casa, per volontà di co-produttori di non fermare la macchina teatrale, il lavoro degli attori, del cast artistico e di tutte le maestranze coinvolte (30 lavoratori) che dalla fine di ottobre stanno provando sul palco del Teatro Goldoni di Venezia nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, senza aver registrato mai un caso di contagio tra il personale coinvolto nella produzione. Una macchina che assieme ad altri artisti e operatori e al personale del Teatro Stabile del Veneto dallo scorso marzo lavora incessantemente alla produzione di contenuti digitali per il pubblico connesso da casa, alimentando i profili social del Teatro e la piattaforma interattiva e gratuita Backstage, nata durante i mesi di lockdown, con nuovi spettacoli, racconti per bambini, streaming, interviste e tour virtuali. I due gemelli veneziani è un’opera che incarna tutta la forza e la grazia eversiva tipica degli attori della Commedia dell’Arte, in cui la tecnica magistrale si combina con l’improvvisazione, i ruoli multipli, la maschera, l’uso del corpo, il ritmo e la capacità di cambiare innumerevoli registri vocali. Un’abilità rara, che Malosti sollecita negli attori, collocando la sua regia lungo il crinale sottile che separa la tradizione dalla sperimentazione, e restituendo loro la vitalità del palcoscenico, in un periodo in cui il settore dello spettacolo dal vivo è per lo più fermo. Lo spettacolo è una macchina di divertimento con un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, in cui svetta l’espediente dei gemelli identici ma opposti caratterialmente. Allo stesso tempo questo testo è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte e che nelle mani di Valter Malosti svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità. I personaggi non sanno leggere o tenere a freno le proprie emozioni e i propri sentimenti e questo provoca alternativamente il riso e fa sfiorar loro la tragedia o li fa sprofondare in essa come Zanetto e Pancrazio. Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Scene e luci sono di Nicola Bovey, il progetto sonoro è di G.U.P. Alcaro e i costumi di Gianluca Sbicca. Valter Malosti È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni. Dal 2018 dirige la Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino (Teatro di Rilevante Importanza Culturale). Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti; sospeso tra tradizione e ricerca. Testi di drammaturgia contemporanea, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, si alternano a messe in scena di classici in un continuo e fecondo scambio tra l’ascolto del presente e la memoria delle nostre radici espressive. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives (2017), il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini (2004), ripresa nel 2020 per il centenario del regista con l’interpretazione di Roberta Caronia. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Nel 2019, per il centenario di Primo Levi, Malosti ha ideato e realizzato «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro: una co-produzione fra TPE e due Teatri nazionali (Teatro Stabile di Torino e Teatro di Roma) che includeva fra l’altro la messa in scena de I sommersi e i salvati, Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro) e Il sistema periodico. Nell’autunno 2020 ha ideato e realizzato assieme al Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale il Progetto Testori, con la regìa di Cleopatràs per l’interpretazione di Anna Della Rosa e di Maddalene (da Giotto a Bacon). Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale. Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino. I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni adattamento Angela Demattè e Valter Malosti ZANETTO TONINO PANCRAZIO Danilo Nigrelli ARLECCHINO / PULCINELLA Marco Manchisi BEATRICE Irene Petris IL DOTTOR BALANZONI / TIBURZIO Alessandro Bressanello ROSAURA Anna Gamba BRIGHELLA / BARGELLO Valerio Mazzucato COLOMBINA Camilla Nigro FLORINDO Vittorio Camarota LELIO / FACCHINO Andrea Bellacicco regia Valter Malosti scene e luci Nicola Bovey costumi Gianluca Sbicca progetto sonoro G.U.P. Alcaro cura del movimento Marco Angelilli assistente alla regia Jacopo Squizzato assistente costumista Rossana Gea Cavallo Direttore di scena Federico Paolo Rossi Elettricista Nicolò Pozzerle Fonico Dario Compagnoni Sarta Sara Gicoradi Amministratrice di Compagnia Federica Furlanis Costumi realizzati presso il Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Scarpe – ditta Pedrazzoli - Milano Scena realizzata presso laboratorio Silvano Santinelli Scenografia – Pesaro Service luci e audio – Raggi di Luce – Vicenza Trasporti ESSEPI Trasporti srl produzione Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato
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La nuova regia di Valter Malosti de “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni debutta in streaming su Backstage

La nuova regia di Valter Malosti de “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni debutta in streaming su Backstage In un momento in cui la scena è sospesa e il ruolo dell’attore può apparire immobile agli occhi del pubblico che aspetta da casa di poter tornare di nuovo a teatro, Valter Malosti dirige sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Venezia la prima nazionale de I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, disponibile in streaming il 13 dicembre a partire dalle 19.00 su Backstage, la piattaforma digitale e gratuita del Teatro Stabile del Veneto. In contemporanea nelle librerie è in uscita in queste settimane il volume dall’edizione critica del testo nell’Edizione nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio.     Lo spettacolo è una nuova coproduzione firmata da Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa (di cui Malosti è direttore dal 2018) e Teatro Metastasio di Prato. I due gemelli veneziani rappresenta il primo incontro di Malosti con Carlo Goldoni, in quello che il regista definisce «un lavoro a ritroso attraverso gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino, tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora Goldoni.  La commedia goldoniana adattata da Angela Demattè e Valter Malosti sarebbe dovuta andare in scena la primavera scorsa. Rimandata a causa del primo lockdown, era stata riprogrammata per la stagione teatrale 20/21 con debutto previsto per i primi di dicembre sul palcoscenico del teatro veneziano. E così sarà, anche se con il pubblico connesso da casa, per volontà di co-produttori di non fermare la macchina teatrale, il lavoro degli attori, del cast artistico e di tutte le maestranze coinvolte (30 lavoratori) che dalla fine di ottobre stanno provando sul palco del Teatro Goldoni di Venezia nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, senza aver registrato mai un caso di contagio tra il personale coinvolto nella produzione.  Una macchina che assieme ad altri artisti e operatori e al personale del Teatro Stabile del Veneto dallo scorso marzo lavora incessantemente alla produzione di contenuti digitali per il pubblico connesso da casa, alimentando i profili social del Teatro e la piattaforma interattiva e gratuita Backstage, nata durante i mesi di lockdown, con nuovi spettacoli, racconti per bambini, streaming, interviste e tour virtuali.     I due gemelli veneziani è un’opera che incarna tutta la forza e la grazia eversiva tipica degli attori della Commedia dell’Arte, in cui la tecnica magistrale si combina con l’improvvisazione, i ruoli multipli, la maschera, l’uso del corpo, il ritmo e la capacità di cambiare innumerevoli registri vocali. Un’abilità rara, che Malosti sollecita negli attori, collocando la sua regia lungo il crinale sottile che separa la tradizione dalla sperimentazione, e restituendo loro la vitalità del palcoscenico, in un periodo in cui il settore dello spettacolo dal vivo è per lo più fermo.  Lo spettacolo è una macchina di divertimento con un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, in cui svetta l’espediente dei gemelli identici ma opposti caratterialmente. Allo stesso tempo questo testo è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte e che nelle mani di Valter Malosti svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità. I personaggi non sanno leggere o tenere a freno le proprie emozioni e i propri sentimenti e questo provoca alternativamente il riso e fa sfiorar loro la tragedia o li fa sprofondare in essa come Zanetto e Pancrazio.  Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Scene e luci sono di Nicola Bovey, il progetto sonoro è di G.U.P. Alcaro e i costumi di Gianluca Sbicca.        Valter Malosti     È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni. Dal 2018 dirige la Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino (Teatro di Rilevante Importanza Culturale). Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti; sospeso tra tradizione e ricerca. Testi di drammaturgia contemporanea, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, si alternano a messe in scena di classici in un continuo e fecondo scambio tra l’ascolto del presente e la memoria delle nostre radici espressive. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives (2017), il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini (2004), ripresa nel 2020 per il centenario del regista con l’interpretazione di Roberta Caronia. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Nel 2019, per il centenario di Primo Levi, Malosti ha ideato e realizzato «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro: una co-produzione fra TPE e due Teatri nazionali (Teatro Stabile di Torino e Teatro di Roma) che includeva fra l’altro la messa in scena de I sommersi e i salvati, Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro) e Il sistema periodico. Nell’autunno 2020 ha ideato e realizzato assieme al Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale il Progetto Testori, con la regìa di Cleopatràs per l’interpretazione di Anna Della Rosa e di Maddalene (da Giotto a Bacon). Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale. Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.     I due gemelli veneziani  di Carlo Goldoni  adattamento Angela Demattè e Valter Malosti        ZANETTO            TONINO                                                                                         PANCRAZIO                                                                             Danilo Nigrelli  ARLECCHINO / PULCINELLA                                     Marco Manchisi  BEATRICE                                                                                Irene Petris  IL DOTTOR BALANZONI / TIBURZIO                    Alessandro Bressanello  ROSAURA                                                                                 Anna Gamba  BRIGHELLA  / BARGELLO                                            Valerio Mazzucato  COLOMBINA                                                                           Camilla Nigro  FLORINDO                                                                              Vittorio Camarota  LELIO / FACCHINO                                                          Andrea Bellacicco     regia Valter Malosti  scene e luci Nicola Bovey  costumi Gianluca Sbicca  progetto sonoro G.U.P. Alcaro  cura del movimento Marco Angelilli  assistente alla regia Jacopo Squizzato  assistente costumista  Rossana Gea Cavallo     Direttore di scena  Federico Paolo Rossi  Elettricista Nicolò Pozzerle  Fonico Dario Compagnoni  Sarta Sara Gicoradi  Amministratrice di Compagnia Federica Furlanis     Costumi realizzati presso il Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa  Scarpe – ditta Pedrazzoli - Milano  Scena realizzata presso laboratorio Silvano Santinelli Scenografia – Pesaro  Service luci e audio – Raggi di Luce – Vicenza   Trasporti   ESSEPI Trasporti srl     produzione Teatro Stabile del Veneto, TPE - Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di PratoIn un momento in cui la scena è sospesa e il ruolo dell’attore può apparire immobile agli occhi del pubblico che aspetta da casa di poter tornare di nuovo a teatro, Valter Malosti dirige sul palcoscenico del Teatro Goldoni di Venezia la prima nazionale de I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, disponibile in streaming il 13 dicembre a partire dalle 19.00 su Backstage, la piattaforma digitale e gratuita del Teatro Stabile del Veneto. In contemporanea nelle librerie è in uscita in queste settimane il volume dall’edizione critica del testo nell’Edizione nazionale delle Opere di Goldoni edita da Marsilio.

Lo spettacolo è una nuova coproduzione firmata da Teatro Stabile del Veneto, TPE – Teatro Piemonte Europa (di cui Malosti è direttore dal 2018) e Teatro Metastasio di PratoI due gemelli veneziani rappresenta il primo incontro di Malosti con Carlo Goldoni, in quello che il regista definisce «un lavoro a ritroso attraverso gli autori fondamentali nella costruzione di una lingua italiana per la scena»: Giovanni Testori, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda, Roberto Longhi, Federico Fellini, Patrizia Valduga, Antonio Tarantino, tre anni fa la prima sfida pirandelliana e ora Goldoni.

La commedia goldoniana adattata da Angela Demattè e Valter Malosti sarebbe dovuta andare in scena la primavera scorsa. Rimandata a causa del primo lockdown, era stata riprogrammata per la stagione teatrale 20/21 con debutto previsto per i primi di dicembre sul palcoscenico del teatro veneziano. E così sarà, anche se con il pubblico connesso da casa, per volontà di co-produttori di non fermare la macchina teatrale, il lavoro degli attori, del cast artistico e di tutte le maestranze coinvolte (30 lavoratori) che dalla fine di ottobre stanno provando sul palco del Teatro Goldoni di Venezia nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, senza aver registrato mai un caso di contagio tra il personale coinvolto nella produzione.

Una macchina che assieme ad altri artisti e operatori e al personale del Teatro Stabile del Veneto dallo scorso marzo lavora incessantemente alla produzione di contenuti digitali per il pubblico connesso da casa, alimentando i profili social del Teatro e la piattaforma interattiva e gratuita Backstage, nata durante i mesi di lockdown, con nuovi spettacoli, racconti per bambini, streaming, interviste e tour virtuali.

I due gemelli veneziani è un’opera che incarna tutta la forza e la grazia eversiva tipica degli attori della Commedia dell’Arte, in cui la tecnica magistrale si combina con l’improvvisazione, i ruoli multipli, la maschera, l’uso del corpo, il ritmo e la capacità di cambiare innumerevoli registri vocali. Un’abilità rara, che Malosti sollecita negli attori, collocando la sua regia lungo il crinale sottile che separa la tradizione dalla sperimentazione, e restituendo loro la vitalità del palcoscenico, in un periodo in cui il settore dello spettacolo dal vivo è per lo più fermo.

Lo spettacolo è una macchina di divertimento con un intreccio fatto di duelli, amori, fughe, ritrovamenti, in cui svetta l’espediente dei gemelli identici ma opposti caratterialmente. Allo stesso tempo questo testo è anche una farsa nera, eversiva, inquietante, sulla famiglia l’identità, l’amore (anche brutale, violentemente erotico, incestuoso) e la morte e che nelle mani di Valter Malosti svela inedite prospettive e finestre sulla contemporaneità. I personaggi non sanno leggere o tenere a freno le proprie emozioni e i propri sentimenti e questo provoca alternativamente il riso e fa sfiorar loro la tragedia o li fa sprofondare in essa come Zanetto e Pancrazio.

Fra gli interpreti Marco Foschi nel doppio ruolo dei gemelli Zanetto e Tonino, Danilo Nigrelli (Pancrazio), Marco Manchisi (Arlecchino / Pulcinella) e Irene Petris (Beatrice). Scene e luci sono di Nicola Bovey, il progetto sonoro è di G.U.P. Alcaro e i costumi di Gianluca Sbicca.

Valter Malosti

È stato anima e direttore artistico della compagnia Teatro di Dioniso per quasi trent’anni. Dal 2018 dirige la Fondazione Teatro Piemonte Europa di Torino (Teatro di Rilevante Importanza Culturale). Regista, attore e artista visivo, Malosti conduce un lavoro che guarda alla trasversalità delle arti; sospeso tra tradizione e ricerca. Testi di drammaturgia contemporanea, spesso rappresentati per la prima volta in Italia, si alternano a messe in scena di classici in un continuo e fecondo scambio tra l’ascolto del presente e la memoria delle nostre radici espressive. I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera. Ricordiamo, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives (2017), il premio Ubu per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Federico Fellini (2004), ripresa nel 2020 per il centenario del regista con l’interpretazione di Roberta Caronia. Inverno di Jon Fosse ha vinto il premio Ubu come miglior testo straniero messo in scena in Italia. Nel 2019, per il centenario di Primo Levi, Malosti ha ideato e realizzato «Me, mi conoscete». Primo Levi a teatro: una co-produzione fra TPE e due Teatri nazionali (Teatro Stabile di Torino e Teatro di Roma) che includeva fra l’altro la messa in scena de I sommersi e i salvati, Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro) e Il sistema periodico. Nell’autunno 2020 ha ideato e realizzato assieme al Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale il Progetto Testori, con la regìa di Cleopatràs per l’interpretazione di Anna Della Rosa e di Maddalene (da Giotto a Bacon). Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron), per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda, prodotto in collaborazione tra Teatro Regio di Torino e il Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale. Dal 2010 al 2017 ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino.

I due gemelli veneziani

di Carlo Goldoni

adattamento Angela Demattè e Valter Malosti

ZANETTO

TONINO

PANCRAZIO                                                                             Danilo Nigrelli

ARLECCHINO / PULCINELLA                                     Marco Manchisi

BEATRICE                                                                                Irene Petris

IL DOTTOR BALANZONI / TIBURZIO                    Alessandro Bressanello

ROSAURA                                                                                 Anna Gamba

BRIGHELLA  / BARGELLO                                            Valerio Mazzucato

COLOMBINA                                                                           Camilla Nigro

FLORINDO                                                                              Vittorio Camarota

LELIO / FACCHINO                                                          Andrea Bellacicco

regia Valter Malosti

scene e luci Nicola Bovey

costumi Gianluca Sbicca

progetto sonoro G.U.P. Alcaro

cura del movimento Marco Angelilli

assistente alla regia Jacopo Squizzato

assistente costumista  Rossana Gea Cavallo

Direttore di scena  Federico Paolo Rossi

Elettricista Nicolò Pozzerle

Fonico Dario Compagnoni

Sarta Sara Gicoradi

Amministratrice di Compagnia Federica Furlanis

Costumi realizzati presso il Laboratorio di Sartoria del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Scarpe – ditta Pedrazzoli – Milano

Scena realizzata presso laboratorio Silvano Santinelli Scenografia – Pesaro

Service luci e audio – Raggi di Luce – Vicenza

Trasporti   ESSEPI Trasporti srl

produzione Teatro Stabile del Veneto, TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro Metastasio di Prato

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