LA MILANESIANA 2023, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi: quattro appuntamenti al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno
LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo il successo della scorsa edizione, torna anche quest’anno al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno martedì 27, mercoledì 28, giovedì 29 e venerdì 30 giugno con quattro imperdibili spettacoli che inizieranno alle ore 21.00 e saranno introdotti da Elisabetta Sgarbi.
Si inizia martedì 27 giugno con “Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show”, lo spettacolo di e con MASSIMO LOPEZ e TULLIO SOLENGHI, una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di Tale e Quale Show del 2016, dalla quale è scaturito il desiderio di tornare sulle scene insieme. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da vecchie volpi del palcoscenico, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile marchio di fabbrica.
Saluti Istituzionali di MARCO FIORAVANTI (Sindaco di Ascoli Piceno), CHIARA BIONDI (Assessore alla Cultura e all’Istruzione Regione Marche), FRANCESCA FILAURI (Presidente Associazione Cultural-mente Insieme) e STEFANO PAPETTI (Curatore delle Collezioni Comunali di Ascoli Piceno).
Biglietto cortesia acquistabile al seguente link: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/massimo-lopez-e-tullio-solenghi-show/207991.
Il giorno dopo, mercoledì 28 giugno, ELIO calcherà il palco del Teatro Ventidio Basso con “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”. Sul palco, nella coloratissima scenografia, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabbasso), Sophia Tomelleri (sassofano) e Giulio Tullio (trombone). A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Lo spettacolo musicale è prodotto da Agidi – International Music And Arts con la regia e la drammaturgia di Giorgio Gallione, gli arrangiamenti musicali a cura di Paolo Silvestri, il light design di Aldo Mantovani, le scenografie di Lorenza Gioberti e i costumi curati da Elisabetta Menziani.
Biglietto cortesia acquistabile al seguente link: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/ci-vuole-orecchio-elio-canta-e-recita-enzo-jannacci/207992.
VITTORIO SGARBI è il protagonista dell’evento in programma giovedì 29 giugno, secondo appuntamento del ciclo “Caccia ai testori dell’arte” (il primo il 22 giugno alla Reggia di Venaria), in cui presenta, in anteprima per La Milanesiana, il suo spettacolo “Scoperte e rivelazioni”, ispirato al libro omonimo pubblicato per La nave di Teseo. Vittorio Sgarbi è impegnato da sempre, con la passione e la tenacia che lo contraddistinguono, nella riscoperta di molti capolavori dimenticati della storia dell’arte italiana. Un viaggio che attraversa la nostra penisola nel tempo e nello spazio, promuovendo le bellezze e la straordinarietà del nostro paese e facendoci ancora una volta innamorare dei suoi tesori inestimabili.
Ingresso gratuito su prenotazione: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/vittorio-sgarbi-caccia-ai-tesori-dell-arte/207994.
Il quarto e ultimo appuntamento in programma al Teatro Ventidio Basso, si terrà venerdì 30 giugno. A quasi 20 anni dalla pubblicazione di “La misteriosa fiamma della regina Loana” (Bompiani, 2004) di Umberto Eco, va in scena l’omonimo spettacolo con NINNI BRUSCHETTA e VIOLA GRAZIOSI. La struttura drammaturgica è costruita su prosa, canzoni, musica e balletto e i personaggi parlano, cantano e ballano sul filo della storia, con la regia di Giuseppe Dipasquale, musiche originali di Giorgio Conte, produzione di Teatro Stabile d’Abruzzo, Taormina Arte Sicilia e Teatro dei 99.
Il romanzo è un viaggio nell’assenza: di memoria, di relazione, di identità, di consapevolezza dell’essere e di coscienza di vita. Tuttavia questa mancanza, questa Melanconia, è vissuta come un gioco di costellazioni erudite, una doppia vita del protagonista Giambattista Bodoni (detto dagli amici Yambo). La struttura ciclica della storia aiuta molto il progetto drammaturgico. Bisogna immaginare il personaggio di Yambo con una coscienza straniata teatralmente: egli vive la vicenda del racconto, ma allo stesso tempo la vede vivere e la racconta anche a noi pubblico.
Lo spettacolo è anticipato dal prologo dedicato a Eco di PIETRANGELO BUTTAFUOCO e MARIO ANDREOSE.
Ingresso gratuito su prenotazione: https://www.vivaticket.com/it/Ticket/misteriosa-fiamma-della-regina-loana/207993.
Appuntamenti realizzati in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap, Camera di Commercio delle Marche, Circolo Cultural-mente Insieme e Fainsplast.
Sempre ad Ascoli Piceno, LA MILANESIANA ospita la mostra “DYALMA STULTUS. OPERE DALLA FONDAZIONE CAVALLINI SGARBI” da giovedì 29 giugno al 30 ottobre alla Pinacoteca Civica. La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, espone 14 opere inedite o raramente viste del pittore triestino Dyalma Stultus dalla Fondazione Cavallini Sgarbi.
Progetto di allestimento Luca Volpatti. La mostra è in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap, Camera di Commercio delle Marche, Circolo Cultural-mente Insieme, Fainsplast e Ciaccio Arte. I cataloghi delle 8 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.
Massimo Lopez e Tullio Solenghi
Massimo Lopez e Tullio Solenghi nel 2017 decidono di tornare insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo tre stagioni trionfali in cui si sono superate le 280 repliche, conclude la quarta con sempre rinnovata passione, ancora più forte in un momento storico così complicato per la vita dei teatri e dell’arte in generale.
Elio
Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un’altra zona di Milano, ma sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima. Milano, città che ha dato i natali ad Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari, medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni, Università di Ingegneria (Politecnico) terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma anche al conservatorio G. Verdi di Milano, che però G. Verdi è nato a Busseto ma non c’è neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima, nel Corsico fino all’età di 18 anni, poi gioca a baseball nell’Ares, sport che gli piace tuttora. Obblighi militari assolti dall’86 all’88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di Elio e le Storie Tese.
Pietrangelo Buttafuoco
Pietrangelo Buttafuoco è scrittore. Tra i suoi libri Le uova del drago (2005), Il lupo e la luna (2011), Il dolore pazzo dell’amore (2013), Il mio Leo Longanesi (2017), I baci sono definitivi (2017), Sotto il suo passo nascono i fiori. Goethe e l’Islam (con Francesca Bocca-Aldaqre, 2019) e Sono cose che passano (2022).
Mario Andreose
Veneziano, è attivo da alcuni decenni nell’editoria. Ha partecipato all’avventura del Saggiatore di Alberto Mondadori in vesti successive di correttore di bozze, traduttore, redattore, redattore capo, direttore editoriale. Passato alla Mondadori, si è occupato del settore nascente delle coedizioni dei libri per ragazzi e dei libri illustrati. È stato direttore editoriale del Gruppo Fabbri, comprendente le case editrici Bompiani, Sonzogno, Etas e le edizioni scolastiche. Nella RCS Libri, nata dalla fusione del Gruppo Fabbri con la Rizzoli, ha ricoperto l’incarico di direttore letterario. Attualmente è presidente della Nave di Teseo, collaboratore del supplemento culturale “Domenica” del “Sole 24 Ore” e membro del comitato direttivo del Centro internazionale di studi umanistici “Umberto Eco” presso l’Università di Bologna. Il suo libro più recente è Voglia di Libri (2020).
Ninni Bruschetta
Noto al grande pubblico per le numerose serie televisive e film di grande successo (tra i tanti ricordiamo Quo Vado?, I cento passi, La mafia uccide solo d’estate), Ninni Bruschetta – 58 anni – ha firmato più di quaranta regie teatrali, dai classici shakespeariani agli autori italiani moderni e contemporanei. Per cinque anni ha diretto l’EAR Teatro di Messina. Al cinema ha lavorato con decine di registi, da Giordana a Sorrentino, fino a Woody Allen. Oltre le grandi fiction “generaliste” come Squadra Antimafia, Borsellino, Lo scandalo della Banca Romana, Fuoriclasse è stato uno dei protagonisti della serie cult Boris. Ha pubblicato con Sellerio e Bompiani. Il suo ultimo libro Manuale di sopravvivenza dell’attore NON PROTAGONISTA è edito da Fazi.
Viola Graziosi
Attrice poliedrica tra le più apprezzate del panorama italiano, debutta a 17 anni con Ofelia nell’Amleto di Shakespeare, diretta da Carlo Cecchi. Bilingue francese, consegue il diploma di recitazione nel prestigioso Conservatoire d’Art Dramatique di Parigi. Lavora tra Francia e Italia sempre in ruoli di rilievo, alternando teatro classico a una ricerca contemporanea di nuovi linguaggi. Nel 2013 vince il premio Adelaide Ristori come miglior attrice per lo spettacolo Intervista diretta dal marito, Graziano Piazza. Con lui porta avanti una ricerca sul femminile attraverso diversi spettacoli: Misura x Misura di William Shakespeare, Aiace di Ghiannis Ritsos in versione femminile, Of elia Suite (premio Actress of Europe 2020) di Luca Cedrola e Arturo Annecchino. Lavora con importanti registi del panorama italiano e internazionale, tra cui Alain Françon, Marcel Maréchal, Gabriele Lavia, Federico Tiezzi, Piero Maccarinelli, Daniele Salvo, Paolo Magelli, Franco Però, Veronica Cruciani. È Elena al Teatro Greco di Siracusa nelle Troiane di Euripide diretta da Muriel Mayette-Holtz, Fedra nella versione di Seneca al Teatro Antico di Segesta e al Teatro Nazionale di Genova, Didone nel Viaggio di Enea, diretta da Piero Maccarinelli per la Cavea dell’Auditorium di Roma. È Sibilla Aleramo in Amo dunque sono diretta da Consuelo Barilari per il Festival dell’Eccellenza al femminile, e l’Ancella di The Handmaid’s Tale, nello spettacolo tratto dal bestseller “Il Racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood, con la regia di Graziano Piazza, per il Napoli Teatro Festival. Di recente incarna le eroine del mito nella scrittura visionaria del Presidente Luciano Violante: Clitemnestra (candidata miglior interprete di monologo Premio Le Maschere 2022), Medea e prossimamente Circe, diretta dal regista Giuseppe Dipasquale. Nel cinema esordisce giovanissima con Francesca Comencini in Le parole di mio padre (Cannes 2001). È diretta da Pupi Avati, Alessio Liguori, Alberto Bennati in film italiani e internazionali. Vince il premio miglior attrice non protagonista al San Benedetto Film Fest per The fragile friend di Salvatore Vitiello (2020). Partecipa a varie fiction tv, tra cui Distretto di polizia, Un passo dal cielo, L’isola, Nero Wolfe, L’allieva 2, Nero a metà, Chiara Lubitch. È una delle voci più amate di audiolibri in Italia (Certificato di eccellenza Audible Studios) e tra le voci più seguite di Rai Radio3. Ha conseguito una Laurea specialistica in studi teatrali all’Università Sorbonne Nouvelle, di Parigi.
Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all’estero. È sottosegretario alla Cultura, sindaco di Arpino, prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell’Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. La serie di volumi dedicata al Tesoro d’Italia, una storia e geografia dell’arte italiana, comprende Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016), Leonardo. Il genio dell’imperfezione (2019), Caravaggio. Il punto di vista del cavallo (nuova edizione 2021), Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi (2021), Raffaello. Un Dio mortale (2021), Canova e la bella amata (2022), Roma (2022), Scoperte e rivelazioni. Caccia al tesoro dell’arte (2023).
Elisabetta Sgarbi
Dopo 25 anni come editor e Direttore editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore generale e Direttore editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 24 anni ne è Direttore artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e “linus – Festival del Fumetto”, giunto alla seconda edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti Festival internazionali del cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo Extraliscio – Punk da balera. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza, realizzato nel 2022, che è stato premiato ai Nastri d’Argento, presentato al Festival del Cinema di Roma. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio È bello perdersi, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo È così di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio Romantic Robot. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.
La 24esima edizione de La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dopo l’anteprima ad aprile con Quentin Tarantino in libreria, attraversa dal 22 maggio al 27 luglio ben 23 città italiane in 7 diverse regioni, con oltre 60 incontri ed eventi e più di 200 ospiti italiani e internazionali provenienti da diverse discipline.
Un festival di respiro internazionale che promuove il dialogo tra le arti e tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia, sport, fumetto.
Il tema di questa 24esima edizione è RITORNI, ispirato dallo scrittore nigeriano, Ben Okri. Un tema-mondo per interpretare la cronaca attuale (chi lascia la propria terra sperando di non farci più ritorno, chi parte sognando di tornarci), che abbraccia anche altri nuclei tematici: il rapporto con la natura, quello con l’intelligenza artificiale e quello tra genitori e figli.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un uroboro verde, ideale unione tra il tema della Natura e quello del Ritorno.