La luna storta di Francesco Tozzi – Quanto conta il contante
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Quanto conta il contante
“Ma contanti non ce li hai?”
Io guardo la tizia e dico: “No, mi spiace”
“Perché cazzo! Tutti pagano con ‘sta carta maledetta, noi dobbiamo pure pagare, voglio dire: fare i resti a quelli che prendono i gratta e vinci, le marche da bollo”. Vorrei raccontarle che il giorno prima ho dovuto prelevare 100 euro per comprare 6 marche da bollo che lo Stato vuole si paghino in contanti; ma soprassiedo.
A che servirebbe?
In questa storia ognuno ha le sue ragioni che la ragione non conosce; però urlarmi in faccia…
“Ciao, arrivederci”
“Prego, eh”
“Non ho capito” dico voltandomi.
“Siccome mi hai detto grazie, io ti dico prego”
“Io non devo ringraziare nessuno. Meno che mai chi mi urla in faccia. Pago, saluto e me ne vado.”
“Bravo”
“Grazie. A me spiace che le girino, d’altra parte capisco anche che col POS, lo dite voi, non ci guadagnate molto. Ma io che posso farci? Vuole che vada a prelevare ogni giorno 20 euro per pagare un pacchetto di sigarette 5.30 € e fare un piacere a lei che oggi si è svegliata con la luna storta?”
“Sì”
“Bene, sappia che non lo farò mai. Se a lei sta bene ok; altrimenti non mi venda le sigarette e allora chiamo i Carabinieri. Ne ho sentite di ogni, guardi: gente a Lecce che mi ha detto: “se paghi con la carta ti devo chiedere un euro di più”. Ma de che, oh?! Ma lo Stato (secondo voi) sbaglia e ci devo rimettere io?”
“E allora ci devo rimettere io?”
“No signora, ma non è colpa mia se in questo Paese è permesso pagare anche un caffè col POS. Non vi va bene? Le condizioni non sono accettabili? Vi capisco. Scioperate, fate qualcosa. Ma non urlate alla gente. Così è troppo facile.”
Mi volto e me ne vado. Non tornerò mai più lì dentro; ma penso che, negli ultimi tempi, ho sempre poi voglia di non tornare da diverse parti. Perché?
Forse perché, nonostante non guadagni come un magnate o un petroliere, nonostante debba stare sull’avamposto del mercato e dell’ascolto del pubblico, nonostante io debba sorridere sempre – perché se si lavora al pubblico, come mi disse qualcuno tempo fa, “devi sorridere sempre, o comunque essere sempre educato. A nessun cliente importa cosa ti sia successo di male o di bene prima di entrare a lavoro, ed è giusto che sia così.” – lo faccio con grande piacere.
Ah, dalla fine di questo mese (circa), se vorrete venire a vedere gli spettacoli di Confine Zero potrete pagare col POS.
Non vi urleremo in faccia, statene certi.