La Luna storta di Francesco Tozzi – La prima luna è sempre storta
La prima luna è sempre storta
Nemmeno è cominciato l’anno, che subito te le fanno girare.
Te ne vai alle terme – fatto più unico che raro – cerchi di rilassarti: all’entrata personale femminile e molto sorridente celia con te e con chi t’accompagna dicendoti: “aspettavamo solo voi”.
Ti senti più ricco pure se non è vero. Sarà per via del bianco avorio dominante oppure a causa dei signori ben rasati che, negli spogliatoi, con pudicizia e attenzione, si svestono lontano da occhi indiscreti, togliendosi i vestiti con calma sapiente e leggerezza.
Ti cambi, esci, percorri un lungo corridoio silenzioso, dove uomini e donne, in stanze apposite, si rilassano.
Pensi: “Santo Dio, da quant’è che anch’io non mi rilasso? Cosa vuol dire rilassarsi? Riposare? Usare il proprio tempo libero per non fare nulla, ecco!”.
Chi ti accompagna conferma la tua ipotesi, e tu sei felice, ti cali nelle acque a 37 gradi, afferri una specie di salsicciotto di gomma e con quello galleggi placidamente, come una boa, sorridendo alla vita, cercando di ignorare l’immancabile comitiva di allegroni che, chissà perché, ovunque si trovino, sentono il bisogno di urlare per dirsi le cose.
Un pomeriggio glorioso, insomma. Sei stranamente al settimo cielo.
Arriva la sera, ti ricordi che gli spogliatoi chiudono alle 19.00, esci dalla vasca, ti avvii con chi t’accompagna verso l’appendiabiti.
“Dove sono le mie ciabatte?”
“Le avevi messe lì”
“Lo so che le avevo messe lì. Non ci sono.”
“Possibile?”
Certo che è possibile. Non ci sono. E nessun altro paio di ciabatte è presente sul terreno circostante.
“Vuoi che ti prenda in braccio e ti porti fino allo spogliatoio?”
“C’è il pavimento riscaldato. Certo però che…”
“Eccolo che si lamenta…”
Mi lamento sì! Che essere umano devi essere per fregare un paio di ciabatte?!
“Sono tutte uguali, non è che te le ha fregate…”
Appunto. A lui/lei chi le ha fregate? E poi, pure se te le avessero fregate non è una ragione sufficiente per fotterle agli altri.
“Eri così rilassato”
Già. Ma come si fa a rilassarsi in un mondo così?
Il mio marsupio è rimasto lì, intatto. Mi hanno fregato le ciabatte.
“Le avranno perse, fRa…”
Ed è colpa mia perché?!
Torno negli spogliatoi. I signori di bianco vestiti adesso sono tutti nudi.
Mentre mi spoglio per cambiarmi entra una inserviente coi capelli tinti rosso rubino. Si ferma e guarda me e un altro signore, mio vicino di armadietto.
“Voi due non vi siete rilassati. Lo vedo.”
Siamo nudi. Io e l’altro ci guardiamo.
“Non fate caso a me. Sono venuta a prendere gli asciugamani, ne ho visti di tutti i tipi.”
“Ma non le hanno mai fregato le ciabatte”, dico io.