La luna storta di Francesco Tozzi – Il contest
Il contest
“Eraclito o Archimede?”
“Kant o Nietzsche?”
E vanno avanti in questa ridda di nomi celebri (discutendone, va detto).
È un web trend degli ultimi tempi.
Ovviamente, manco a dirlo, ne sono molto infastidito.
Sarà perché il mio tegamaccio di mare, rispetto al risotto allo scoglio di A., è saporito ma scarso; però certe cose mi innervosiscono.
Vorrei voltarmi e dire a quei nerd implumi: “ma che state a fa’?”
Invece mi taccio, mastico e passo il mio piatto a G. (pure lui masticante male: “‘ste linguine alle vongole vanno bene per l’assaggio”, borbotta).
Se addirittura ci mettiamo a fare a gara anche a chi è più genio non ne usciamo più.
Ma poi cosa mi ci combina Gutenberg con Galileo? Potremmo fare a meno dell’uno o dell’altro?
Evidentemente sì. Secondo quei giovani “se Galileo non scopriva quello che ha scoperto lo avrebbe fatto un altro, dopo”.
Ordino un amaro.
“No, l’Unicum non ce l’abbiamo.”
Mi accendo una sigaretta.
“Mi scusi, ma qua…”
…Non si può fumare. Però dire minchiate tipo quelle di cui sopra sì.
“È il segno dei tempi, fRa”
“Ma li stai sentendo?!”
“Più che altro sto guardando te” mi dice G., ridacchiando.
“Considera che poi Kant è stato criticato da tutti, dopo. È la base. Per cui Nietzsche, mi dispiace, ma…”
GLI DISPIACE?!?!
“Bevi, non ci pensare. Sono giovani.”
“E io che colpa ne ho?”
“Nessuna, appunto. Pigliati ‘sto Fernet e non rompere il cazzo.”
Accetto. E penso a quella fantastica poesia di Vittorio Franceschi:
Socrate
Platone Eschilo
Cicerone Virgilio Seneca
Alighieri Cervantes Tolstoj Dostoevskij.
Con tutti questi grandi nomi
si rischia la B.
Nessuno che sgobba
a centrocampo.