"LA FINESTRA DEL TEMPO" a Teatrosophia "LA FINESTRA DEL TEMPO" a Teatrosophia
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“LA FINESTRA DEL TEMPO” a Teatrosophia

"LA FINESTRA DEL TEMPO" a Teatrosophia "LA FINESTRA DEL TEMPO" a TeatrosophiaLa seconda parte di stagione di Teatrosophia, apre le porte con un testo toccante di Sergio Scorzillo, dove silenzi e parole si rincorrono senza tempo in una dimensione tra realtà e onirica illusione e che vede protagoniste due donne che si confronteranno anche aspramente tra passato, presente e futuro.

La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace, diceva Primo Levi. Tra rimpianti, rimorsi e illusioni perdute si dibatte l’anziana Giuliana. Che, come perennemente davanti alle finestre del tempo, è incerta se guardare oltre, richiuderle o subirne il fascino e accettare il dolore su cui si affacciano.

L’aiuta in questo Patrizia, che le fa da alter ego. Più che badante, “amica di compagnia”. Ma lei è reale o immaginata? Certamente la donna più giovane conosce o intuisce o ricostruisce meglio il trascorso dell’anziana e la aiuta a rimettere al giusto posto, con amorevole tenacia, avvenimenti e persone coinvolte. Fino all’epilogo. Ma c’è qualcosa di più che lega le due donne? Qualcosa di pesante e difficilmente confessabile da riportare al presente?

Due donne in una stanza, a parlare, battibeccare, confrontarsi su passato, presente e sgoccioli di futuro. Con dialoghi apparentemente minimalisti e realisti la pièce si muove in ambito simbolico, tra momenti anche buffi e grotteschi, mantenendo una tenerezza di sguardo verso una situazione e un personaggio che alla fine del suo tempo soffre nel constatare, anche con molta difficoltà, quante prove ha dovuto sopportare durante la propria lunga vita.

La drammaturgia suggerisce atmosfere decadenti, ritmi e dialoghi che si ricollegano idealmente al teatro di Osborne e Pinter, laddove le emozioni sono espresse più dai silenzi che dalle parole.

Ecco, quindi, l’idea creativa di una scenografia “storta” che rimanda ad un vissuto anch’esso “storto” e imbrigliato in una ragnatela e che le due protagoniste via via dipanano attraverso dialoghi lapidari, laconici e, spesso, al limite dell’assurdo.

Al termine dello spettacolo il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia

Info:

LE FINESTRE DEL TEMPO

di Sergio Scorzillo

Venerdì e Sabato ore 21 – Domenica 0re 18

TEATROSOPHIA

Via della Vetrina, 7 – Roma – 00186

Biglietti:
Intero: Euro 14,00+4,00 per tessera associativa
Ridotto: Euro 11,00+4,00 per tessera associativa

PRENOTAZIONI:
https://www.teatrosophia.it/index.php/biglietteria
[email protected]
0668801089- 353 3925682

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