La “Donizetti Revolution vol. 6” sbarca su Facebook: inizia il conto alla rovescia per l’inizio del Donizetti Opera 2020
Si fa sempre più ricca l’offerta digitale del Donizetti Opera, sia sulla pagina Facebook che sulla nuova Donizetti web tv: a distanza di una settimana dal debutto del Donizetti Opera 2020, il festival festeggia insieme ai follower della pagina Facebook l’inizio del countdown, venerdì 13 novembre alle 21, con la prima visione social della Donizetti Revolution vol. 6: al fianco del direttore artistico Francesco Micheli ci saranno il giovane soprano portoricano Anaïs Mejías, artista ospite del festival, e il pianista Sem Cerritelli che, insieme, faranno ascoltare alcune pagine donizettiane legate al programma 2020.
Non mancheranno, accanto a Micheli, alcuni ospiti speciali, come il direttore musicale Riccardo Frizza, il direttore scientifico Paolo Fabbri e ancora il sindaco di Bergamo Giorgio Gori con l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta e il direttore generale Massimo Boffelli. Gli spettatori saranno guidati alla scoperta di nuovi dettagli sulla vita, l’opera e la creatività di Donizetti, attraverso un inedito intreccio di musica, parole, immagini e video scritto dallo stesso direttore artistico in collaborazione con il musicologo e compositore Federico Gon e con Erika Natati; il video è realizzato da NT Next.
Da domenica 15 novembre, alle ore 15.00 e per le successive due domeniche, sarà disponibile sulla web tv la versione specificatamente ideata per la visione da casa di “Donizetti ON. Riaccendi le luci del teatro”, visita virtuale in tre parti del restaurato Teatro Donizetti, ideato da Francesco Venturi, che mette la firma anche al libretto e alla regia del progetto. Questo nuovo format nasce dalla volontà della Fondazione Teatro Donizetti di far scoprire al pubblico il restaurato Teatro Donizetti attraverso una modalità immersiva e coinvolgete ma, ancora una volta, per adattarsi alle restrizioni imposte dalla battaglia contro il Covid-19, è stata pensata una versione virtuale di quella che sarà l’originale visita guidata che verrà proposta al pubblico non appena si potrà tornare in teatro, grazie anche a UniAcque. La visita virtuale non sarà quindi un tradizionale percorso guidato all’interno del monumento, ma sarà un racconto teatralizzato, suddiviso in tre puntante, in onda ogni domenica dalle ore 15 sino al 29 novembre, giorno del compleanno di Gaetano Donizetti.
I tre episodi del progetto, anche in questa versione per il web, descrivono un viaggio nel tempo, dal Settecento a oggi: vengono così raccontate, dalla voce narrante di Maurizio Donadoni (nella versione in inglese la voce è di Claire Dowie), la rinascita del Donizetti e la ripartenza della comunità bergamasca, come di tutta la società civile. Il Teatro si accende, si svela e ci guida alla scoperta del suo presente, passato e futuro, offrendo informazioni e aneddoti sulla sua storia e i suoi protagonisti, nozioni di lessico teatrale e spunti di riflessione sulla relazione tra il teatro e il pubblico. rivolto a tutti, dalle famiglie al pubblico specializzato.
Le musiche sono liberamente tratte delle opere di Donizetti ed eseguite dai solisti dell’Orchestra Donizetti Opera. L’idea drammaturgia è stata realizzata in collaborazione con Francesco Micheli. Il percorso è stato invece progettato dall’ufficio didattico del festival formato da Clelia Epis, Maria Teresa Galati, Alessandra Giolo, Alice Guarente, Silvia Lorenzi, Paola Rivolta. Le riprese video sono di NT Next.
“Donizetti ON” e la “Donizetti Revolution vol. 6” fanno parte di “GaetAmo Donizetti”, incubatore web di idee e percorsi intorno alla figura del compositore, che non comprende solo la nuova tv ma anche inedite esperienze social, su Facebook, Instagram e sul nuovo canale TikTok. È una nuova linea programmatica del festival che nasce dalla inattesa quotidianità che siamo chiamati ad affrontare da alcuni mesi, in cui il palcoscenico non è solo fisico ma anche virtuale, grazie alle suggestioni offerte dalla biografia di Donizetti e dalla sua poetica così attuale, con l’auspicio che il nucleo della “rivoluzione donizettiana” – considerata negli ultimi anni l’azione culturale bergamasca più visibile a livello internazionale e la più significativa nel percorso di riappropriazione cittadina dell’identità del compositore – possa far accendere ancora una volta i riflettori sulla città e su nuovi aspetti della vita e delle opere di Donizetti, simbolo cittadino da contrapporre alle tragiche vicende legate alla pandemia.
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