La danza è al centro del secondo Weekend del Festival dei Due Mondi con Sharon Eyal e Fernando Montaño La danza è al centro del secondo Weekend del Festival dei Due Mondi con Sharon Eyal e Fernando Montaño
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La danza è al centro del secondo Weekend del Festival dei Due Mondi con Sharon Eyal e Fernando Montaño

La danza è al centro del secondo Weekend del Festival dei Due Mondi con Sharon Eyal e Fernando Montaño La danza è al centro del secondo Weekend del Festival dei Due Mondi con Sharon Eyal e Fernando MontañoIl Festival dei Due Mondi prosegue con il secondo Weekend di spettacoli da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio: protagonista è la danza, con gli attesi debutti di due nuove produzioni. Into the Hairy, in scena al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti dal 30 giugno al 3 luglio (ore 21, ore 19, ore 16, ore 21), è la nuova creazione di Sharon Eyal presentata in prima italiana: l’ex-danzatrice della Batsheva Dance Company e musa del coreografo Ohad Naharin ha concepito il nuovo spettacolo insieme al compagno Gai Behar, con la musica originale del musicista rivelazione dell’elettronica britannica Koreless e i costumi di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior CoutureBuena ventura, presentato al Festival in prima assoluta domenica 2 luglio alle ore 21.30 al Teatro Romano, è il nuovo lavoro di Fernando Montaño, ballerino colombiano ed ex solista del Royal Ballet creatore di uno stile che fonde tango, folklore africano, danza classica e danze urbane. Montaño, che dal 2020 è Ambasciatore della Marine Conservation Society UK, mette al centro il rapporto tra umano e animale, per ribaltare la prospettiva delle Metamorfosi di Ovidio e Kafka: ora sono gli animali a trasformarsi in esseri umani e a ritrovarsi in un mondo ostile. A grande richiesta torna il grande ballo virtuale di Blanca Li Le Bal de Paris (28 giugno–2 luglio, 4–9 luglio), dopo il successo della scorsa edizione. È tutto esaurito per la prima rappresentazione di Clara Haskil. Prélude et fugue: venerdì 30 giugno e sabato 1° luglio (ore 19 e ore 16) al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi Laetitia Casta incarna la geniale pianista rumena per il nuovo spettacolo di teatro musicale in prima italiana, accompagnata al pianoforte da Isıl Bengi e diretta dal cineasta e regista Safy Nebbou. Gli spazi di San Simone ospitano per il secondo weekend Harawi (sabato 1° luglio ore 16, domenica 2 luglio ore 17), ciclo di Lieder di Olivier Messiaen nella nuova messa in scena concepita da Silvia Costa. Interpreti il soprano Katrien Baerts e la pianista Costanza Principe. La potente voce di Imany – nome d’arte di Nadia Mladjao – risuona in Piazza Duomo per il suo concerto-spettacolo Voodoo cello (1° luglio ore 21:30). Con l’accompagnamento di otto violoncelli si trasforma in sacerdotessa voodoo misurandosi con alcuni dei più grandi successi della musica pop, da Bob Marley ai Daft Punk, dagli Imagine Dragons ai Radiohead. Sono già esauriti i biglietti per i prossimi appuntamenti di MusicAnimalia, la rassegna di concerti di mezzogiorno che disegna un atlante della straordinaria varietà di rappresentazioni degli animali in musica. Dopo i concerti dello scorso weekend affidati alla Budapest Festival Orchestra, sabato 1° luglio e domenica 2 luglio il testimone passa ai musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia, che eseguono musiche di Uccellini, Farina, Messiaen, Biber, Britten, Copland e Bussotti.

Per la sezione Teatro sbarca a Spoleto il drammaturgo e regista franco-uruguaiano Sergio Blanco, che dal 30 giugno al 2 luglio interpreta la conferenza-spettacolo Divina Invención o la celebración del amor all’Auditorium della Stella (ore 17, ore 19, ore 19). Facendo ricorso alla pratica dell’auto-finzione Blanco narra di sé e del suo processo di produzione creativa e conduce il pubblico attraverso un percorso anche visivo nella tormentata iconografia di Francis Bacon, accanto ad eroi ed eroine come Superman, Lancillotto, Cleopatra e Rossella O’Hara.

Tornano anche gli incontri con gli artisti: le mattine dei giorni di spettacolo alle ore 11 al Giardino del Festival di Via Brignone 40 (ingresso libero) il pubblico può conoscere da vicino i protagonisti degli spettacoli intervistati da Andrea Penna. Domani venerdì 30 giugno è ospite Laetitia Casta, sabato 1° luglio Imany, Silvia Costa e Fernando Montaño, domenica 2 luglio Antonio Latella, Giorgio Flamini e i musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia Azusa Onishi e Luca Franceschelli.

Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio Villa Redenta ospita Il Pianeta Redenta, progetto nato dall’incontro con Terraforma, festival musicale all’insegna della sostenibilità ambientale e della ricerca sonora, con nomi di punta della migliore elettronica sperimentale. Una dimensione unica plasmata da performance di musica dal vivo, workshop, percorsi di ascolto e talk nel verde, in cui il senso del ritmo è indissolubilmente legato all’ambiente. Grazie alla collaborazione con Parasite 2.0, collettivo che crea habitat umani attraverso architettura, design e arte, Il Pianeta Redenta propone il “Campeggio Creativo”, un luogo che mescola la sua tradizionale funzione di ospitalità con il processo di riqualificazione dell’area grazie al contributo di vari contenuti culturali.

Continuano gli appuntamenti collaterali e i progetti speciali che fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni. La Fondazione Carla Fendi, Main Partner del Festival, porta avanti il suo interesse per la Scienza e presenta TUTTO È NUMERO, un progetto interdisciplinare che comprende l’installazione di Gabriele Gianni Artificial Creation, gli incontri a cura di Quirino Conti e il Premio Stem Carla Fendi. Torna la rassegna di concerti di musica da camera Musica da Casa Menotti (5–9 luglio), mentre proseguono gli appuntamenti del Progetto Accademia organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e de La MaMa Spoleto Open a cura di La MaMa Umbria International. Tra gli appuntamenti che contribuiscono ad arricchire la proposta culturale di Spoleto66 ci sono i laboratori di sartoria teatrale Il laboratorio del sogno. Simbologia e arte del costume teatrale a cura di Fabiana Giacomotti, l’iniziativa La cultura rompe le sbarre a cura di Rai Per la Sostenibilità – ESG con la partecipazione del cast di Mare fuori, il Concorso Socially Correct Stop al Cyberbullismo. Insieme si può, l’Open Studio di Silvia Costa presso i Mahler & LeWitt Studios e gli appuntamenti a cura del CONI al Complesso Monumentale di San Nicolò.

Attese prossimamente le prime assolute di Ciarlatani da Los Farsantes di Pablo Remón con Silvio Orlando (5–8 luglio), Una relazione per un’accademia con la regia di Luca Marinelli (8–9 luglio) e Il Male Sacro con la regia di Antonio Latella e gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico (7–8–9 luglio). Per la prima volta al Festival, Rhiannon Giddens porta in Piazza Duomo la sua black non-black music (6 luglio), mentre la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli ad Assisi ospita il concerto d’organo di Cameron Carpenter (7 luglio). Ed ancora, il nuovo lavoro di Marie Chouinard «M» (8–9 luglio), le coreografie di Marco Goecke (7–8 luglio) e il duo Jonas&Lander che torna a Spoleto con una residenza artistica e tre performance che ne hanno scandito la carriera. La 66ma edizione del Festival dei Due Mondi termina con il tradizionale Concerto finale in Piazza Duomo con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la direzione di Antonio Pappano (9 luglio).

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