La Basilica di Aquileia: un tuffo nella storia accessibile a tutti
Avete presente quei luoghi carichi di storia, dove ogni pietra sembra sussurrare storie millenarie? Ecco, la Basilica Patriarcale di Aquileia è uno di questi. Patrimonio UNESCO dal 1998, con i suoi spettacolari mosaici paleocristiani che si estendono per oltre 760 metri quadrati, è un vero e proprio gioiello che affonda le sue radici nell’epoca romana.
Ma non lasciatevi ingannare dall’aura di antico e solenne: la Basilica di Aquileia è un luogo vivo, pulsante, che ha deciso di aprire le sue porte a davvero tutti, abbattendo ogni barriera, anche quelle invisibili.
Un progetto ambizioso: la “Basilica per tutti”
Tutto è nato da un’idea tanto semplice quanto potente: permettere a chiunque, senza distinzioni, di godere della straordinaria ricchezza storica, artistica e spirituale custodita tra le mura di questo luogo magico.
Così, grazie alla sinergia tra la Fondazione per la Conservazione della Basilica di Aquileia e la Regione Friuli Venezia Giulia, ha preso vita il progetto “Basilica per tutti”. Un percorso durato 24 mesi, che ha visto la collaborazione di esperti e professionisti con un unico obiettivo: rendere la Basilica un esempio virtuoso di inclusione e accessibilità.
Guide per tutti i sensi: alla scoperta dei mosaici con occhi nuovi
Immaginate di poter “toccare” la storia, di percepirne le forme e i colori anche senza l’uso della vista. Grazie al progetto “Basilica per tutti”, questo è possibile.
In collaborazione con Il Museo per tutti “L’abilità onlus”, sono state realizzate delle speciali guide in formato CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e Easy Reading, disponibili sia in formato cartaceo che digitale.
Queste guide, pensate per le persone con disabilità cognitiva, ma utili anche a chi sta imparando l’italiano o si sta riprendendo da un trauma, utilizzano un linguaggio semplice e immediato per spiegare la storia e i segreti dei mosaici paleocristiani, rendendoli comprensibili a tutti.
Il “Nodo di Salomone”: quando l’arte si fa tattile
E se vi dicessimo che è possibile “vedere” un mosaico con le mani? Sembra impossibile, eppure il pannello tiflodidattico “Nodo di Salomone”, donato dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna, lo rende possibile.
Questa tavola musiva, riproducendo fedelmente gli elementi originali del mosaico presente in Basilica, permette alle persone non vedenti di “leggerne” le forme e la diversità dei colori attraverso il tatto. Un’esperienza sensoriale unica, che aggiunge un ulteriore tassello al valore di accoglienza e inclusione del progetto.
Un modello 3D per “sentire” la Basilica
Ma le sorprese non finiscono qui. Grazie alla collaborazione con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, è stato realizzato un modellino tattile 3D della Basilica, che permette di esplorare l’architettura dell’edificio in modo completamente nuovo.
Inoltre, i mosaici sono stati “tradotti” in disegni a rilievo con la tecnica PIAF (Picture in a flash), offrendo una rappresentazione sintetica ma incredibilmente evocativa.
La lingua dei segni per ascoltare la storia
Il progetto “Basilica per tutti” non si è dimenticato delle persone con disabilità uditiva. In collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi, sono state gettate le basi per la realizzazione di video guide con traduzione in LIS (Lingua dei Segni Italiana), sottotitoli e audiodescrizioni.
Entro la fine del 2024, queste guide saranno fruibili tramite QR code posizionati all’interno della Basilica o attraverso un’apposita app accessibile.
Barriere architettoniche? Un ricordo del passato
Ovviamente, un progetto di inclusione a 360 gradi non poteva non tenere conto delle barriere architettoniche. La Basilica è stata resa accessibile alle persone con disabilità motoria, con l’eliminazione degli ostacoli interni (ad eccezione della Cripta e del Battistero) e la disponibilità di sedie a rotelle.
Un esempio da seguire
La Basilica di Aquileia, con il progetto “Basilica per tutti”, si pone come modello virtuoso di inclusione e accessibilità. Un luogo dove la storia, l’arte e la spiritualità si fondono per creare un’esperienza unica e indimenticabile, aperta a tutti, senza barriere né pregiudizi.
Un esempio da seguire, un messaggio di speranza per un futuro dove la bellezza e la conoscenza siano davvero patrimonio di tutti.