L'11 settembre a Colleferro (RM) va in scena la prima edizione dello Space Sound Fest L'11 settembre a Colleferro (RM) va in scena la prima edizione dello Space Sound Fest
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L’11 settembre a Colleferro (RM) va in scena la prima edizione dello Space Sound Fest

L'11 settembre a Colleferro (RM) va in scena la prima edizione dello Space Sound Fest L'11 settembre a Colleferro (RM) va in scena la prima edizione dello Space Sound FestA Colleferro (RM) l’11 settembre va in scena la prima edizione dello “Space Sound Fest”, un festival all’insegna della grande musica selezionata tra la scena indipendente nazionale: protagonisti saranno Daiana LouMòn e Emanuele Colandrea. La kermesse, organizzata dal Comune di Colleferro in collaborazione con la Pro Loco Città di Colleferro si terrà presso Largo Unitalsi (piazzale della piscina) e si inserisce nel programma degli eventi che celebrano il prestigioso titolo di “Capitale Europea dello Spazio 2022” di cui quest’anno si fregia la città grazie alla presenza di Avio, azienda leader nel settore della propulsione spaziale.

Un evento aperto a tutti all’insegna dell’aggregazione, dello spirito di comunità e dell’internazionalità in cui si abbracciano musica e sport: i concerti saranno preceduti dalle premiazioni del “1° Torneo dello Spazio” di rugby che vedrà la partecipazione di team aziendali e universitari provenienti da Italia e Francia.

Ad aprire il festival Emanuele Colandrea, penna tra le più raffinate del panorama indipendente nazionale. Con una scrittura evocativa che si muove agilmente tra poesia e canzone d’autore, Emanuele Colandrea esordisce con il suo progetto solista nel 2015, dopo le fortunate esperienze con le band Cappello a Cilindro ed Eva Mon Amour. Tra gli 8 vincitori di Musicultura nel 2016, ha all’attivo due album e due Ep e giunge ora al suo terzo lavoro di inediti, in cui si affida alla preziosa produzione artistica di Pier Cortese e alla presenza di ospiti come Roberto Angelini alle chitarre e lo stesso Cortese alle incursioni elettroniche. Nei dieci brani che compongono l’album si respirano diverse influenze, da quelle polverose legate al songwriting folk-rock statunitense quasi al confine col Messico, a quelle che sono maggiormente riferite alla tradizione autoriale italiana, con un equilibrio di suoni che rendono l’ascolto di “Belli Dritti Sulla Schiena” un viaggio suggestivo.

Seguirà una tra le realtà tra le più apprezzate del panorama alternativo italiano grazie a un raffinato sound internazionale: i Mòn sono Rocco Zilli (voce, synth), Carlotta Deiana (voce), Michele Mariola (chitarra), Stefano Veloci (basso) e Dimitri Nicastri (batteria) e vengono dalla Capitale. Dal 2017, anno dell’esordio Zama, i Mòn hanno intrapreso un viaggio onirico fra pulsazioni internazionali che incrociano electro folk, indie pop e rintocchi ambient. L’ultimo disco Guadalupe (via Urtovox) ha indirizzato il suono della band verso un approccio più europeo con ancora più maturità. Influenze che provano una ricerca sonora totale e che arriva fino a sprazzi caraibici.  La costante che guida la band è l’armonia: a tratti malinconica, a tratti sognante, a tratti esotica. Il sogno di suonare Guadalupe con una sezione d’archi e una di fiati si è realizzato l’11 Dicembre nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

A chiudere la serata i Daiana Lou, formati da Daiana (di origini colleferrine) e Luca, fondatori nel 2014 del duo rock polistrumentista. Amano definirsi “buskers” ed è grazie all’arte di strada che hanno imparato ad essere liberi e felici. Noti al pubblico italiano per la loro partecipazione/autoeliminazione ad X-Factor nel 2016,diventano simbolo di ribellione e anticonformismo. Vivono a Berlino dal 2015. Sono riconosciuti tra gli artisti indipendenti più attivi della capitale tedesca. La stampa tedesca li definisce: “due personalità che hanno la creatività e il potere di trasformare un luogo dandogli un’identità che non aveva prima. Dopo aver calcato palchi importanti e dopo aver realizzato due colonne sonore per il cinema italiano (Terapia di Coppia Per Amanti, 2017) e per Netflix (4 Metà, 2022) il duo decide di trasformarsi in band con Antonio Aronne alla batteria e Jan Bures al basso. Nonostante sia appena nata, nell’estate 2022 la band riscuote immediatamente un grande successo suonando a festival prestigiosi come il Nova Rock in Austria e lo Sziget Fesztival a Budapest, Ungheria. I coloratissimi Daiana Lou presentano uno stile e un suono inconfondibili. In attesa dell’album in uscita ad Ottobre 2022, la band italo-berlinese porta in scena un concerto contaminato dalla maleducazione sonora delle strade di Berlino e dalla vibe alternativa dei club della capitale tedesca. Il sound della band è un’esplosione di riff monolitici, momenti eterei, sospensioni temporali e pulsazioni clubby guidate dalla voce di Daiana, capace di condurre l’ascoltatore in un viaggio introspettivo che lascia profonde ispirazioni con testi potenti.

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