JAMES SENESE al Festival del Cinema di Venezia 2020 con il documentario “JAMES” di Andrea Della Monica JAMES SENESE al Festival del Cinema di Venezia 2020 con il documentario “JAMES” di Andrea Della Monica
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JAMES SENESE al Festival del Cinema di Venezia 2020 con il documentario “JAMES” di Andrea Della Monica

JAMES SENESE al Festival del Cinema di Venezia 2020 con il documentario “JAMES” di Andrea Della Monica JAMES SENESE al Festival del Cinema di Venezia 2020 con il documentario “JAMES” di Andrea Della MonicaIl documentario “James” di Andrea Della Monica verrà proiettato il 5 settembre alle 21,30 al prossimo Festival del Cinema di Venezia all’interno delle Giornate Degli Autori, per il programma Notti Veneziane all’Isola degli Autori. L’ingresso alla proiezione è gratuito. Prenotazione obbligatoria su www.giornatedegliautori.com a partire dal 31 agosto.

 

Titolo: JAMES

Durata: 64’’

Soggetto: Andrea Della Monica e Davide Mastropaolo

Regia: Andrea Della Monica

Fotografia: Luca Scarparo

Montaggio :Diego Liguori

Suono: Fabio Sorrentino e Max Carola

Produzione: Arealive / Audioimage

 

Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto nel dopoguerra ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità, riversando i suoi conflitti nella musica.

Il documentario intende restituire un ritratto dell’artista dopo cinquant’anni di carriera, rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un ponte ideale con il presente per indagare la più recente evoluzione di quel progetto musicale.

 

NOTE DI JAMES SENESE

 

“Questo documentario è arrivato nella mia vita al momento giusto. Avevo voglia di raccontarmi, spogliandomi dei miei sentimenti e riunendo attorno a me una parte di quelle persone che sono state importanti per il mio percorso artistico, sostenendomi nelle scelte e aiutandomi a superare gli ostacoli che ho incontrato durante la mia esistenza.  Un ringraziamento particolare poi lo devo a mia moglie che ha sempre creduto in me rimanendo al mio fianco anche nei momenti più difficili. Io, dal mio canto, ho sempre cercato di riempire di verità e sincerità le mie azioni, guardando sempre avanti.

Sarei voluto partire dai luoghi della mia infanzia ma  non è stato possibile  perché è cambiato tutto. Tuttavia le parole e le immagini del documentario credo che rendano bene quel senso di amore, lo stesso per il quale combatto la mia battaglia da oltre cinquant’anni.”

 

NOTE DEL REGISTA ANDREA DELLA MONICA

 

“Quando ho detto a James che avrei fatto un film su di lui, mi ha risposto: tieni presente che non sono mica morto! L’ho fatto. Il film non è un’agiografia, né un tentativo di assicurare a James un posto nel firmamento della musica. È piuttosto la fotografia di qualcosa di vivo, a cui ho scelto di mantenermi più vicino possibile. Nella ricerca di ciò che ha influenzato e reso unica la sua musica, ho lasciato parte del contesto ai libri di storia. Se si ritrova Napoli nel film, lo si fa attraverso ciò che James stesso chiama ‘o sentimento. Ho cercato di coglierne un barlume e ora non vedo l’ora di condividerlo con il pubblico.”

“JAMES” è stato realizzato con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.

 

JAMES SENESE

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AREALIVE

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AUDIOIMAGE

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AMARENA FILM

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JAMES SENESE – CENNI DI VITA, DI MUSICA

 

Se il suo percorso artistico è ormai giunto al giro di boa del mezzo secolo – il primo album degli Showmen è datato 1969 –, la storia personale di Gaetano Senese in arte James affonda le radici nell’Italia, e in particolare nella Napoli, dell’immediato dopoguerra.  

Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un’identità. Una ricerca che ha acquistato un senso quando ha iniziato a confrontarsi con le note dei grandi jazzisti americani. Appropriandosi di quella musica, infatti, James vi ha riversato tanto i conflitti di cui era testimone quanto quelli di cui era protagonista, senza mai allontanarsi dalla sua terra. Proprio questa tensione continua tra un legame viscerale e profondo con la sua città e l’anelito di ricongiungersi con la terra di suo padre attraverso la musica, rende l’esperienza musicale di James Senese un unicum dall’identità mai pacificata. 

 

Partendo dall’incontro con Mario Musella e gli Showmen, alla formazione dei Napoli Centrale – band seminale che ha tracciato il percorso di quel “Neapolitan Power” e che ha fatto di Napoli una delle città più creative e stimolanti dal punto di vista musicale – sino al sodalizio artistico e umano con Pino Daniele con il quale ha condiviso palco e studio per i suoi primi fondamentali album, Senese non ha mai rinunciato a comunicare la sua visione del mondo, la necessità per un musicista di veicolare un messaggio, un’idea, e non essere mero intrattenitore.

 

“E’ molto difficile parlare di se stessi, nonostante la mia musica da molti anni dica chi sono, meglio di tante parole. Ciononostante voglio farlo con questo breve scritto.

 

Sono arrivato all’età di settantacinque anni felice di questo traguardo. Il tempo è una cosa che assume significato col passare degli anni; da giovane ci fai poco caso, non te ne curi. Ma poi quando comincia a correre cerchi di fissarlo, di rallentarlo. Io lo faccio armato di sax e sentimento.

Sono nato nel 1945, anno della fine della guerra, da padre americano e madre napoletana. Sin da piccolo ho sempre cercato di contrastare quello che ritenevo ingiusto, primo fra tutti il pregiudizio. Sicuramente il colore della mia pelle ha contribuito a sviluppare questo sentimento. Immaginatevi come poteva sentirsi nel 1960 un ragazzo di quindici anni napoletano guardandosi allo specchio, vedendosi diverso dai miei coetanei, e da quello che la società del dopoguerra imponeva. Insomma, ho avuto la mia parte di complessi da superare, cercando di sentirmi uguale agli altri che spesso non mancavano di far notare la mia “diversità”.

 

Poi un giorno ho scoperto lo strumento che ha cambiato per sempre la mia vita, il sassofono.

Lì ho condensato tutte le mie angosce, le mie paure, soffiandole via, letteralmente. Ho capito che potevo liberarmi di tutti i problemi, che potevo scacciare i timori che attanagliavano la mia anima. Sono di famiglia modesta, per non dire povera. Suonando decisi che avrei voluto parlare degli ultimi, di quelli che non ce la fanno, di quella parte di popolo che vive a testa bassa per portare a casa la pagnotta; ma avrei anche voluto parlare di amore e rispetto per le persone.

Non mi è mai interessato il denaro. Ho rinunciato a contratti importanti che mi avrebbero però fatto tradire quello in cui credevo, e credo ancora; la coerenza e l’onestà artistica.

 

Credo di essere diventato un buon musicista e un buon compositore, con sentimenti forti, lasciando da parte gli egoismi e i personalismi; ringraziando invece per quello che in cinquanta anni di musica ho ottenuto.

Di questo devo dire grazie a Dio, alla mia famiglia, che mi hanno dato la forza e i giusti valori.

 

Credo che soltanto il rispetto e l’accoglienza dell’altro, del diverso, possa contribuire alla pacificazione delle persone, e ci dia quella parte di felicità necessaria per amare il prossimo.”  James Senese

 

 

 ANDREA DELLA MONICA – BIO

 

Andrea Della Monica è nato e cresciuto a Napoli. Dopo la laurea in Filosofia, si trasferisce a Londra dove si diploma presso la London Film School. I suoi corti sono stati presentati a numerosi festival internazionali. James è il suo primo lungometraggio documentario, mentre le riprese del suo primo lungometraggio di finzione sono previste per il 2021.

 

Il tuffatore (lungometraggio, in fase di sviluppo) 

Audioimage & Novanima prod. – 2021

 

James (doc.)

Audioimage & Arealive prod. – 64’, 2020

 

Il cambio

Audioimage & Graf prod. – 8’, 2019

 

Lo spirito giusto

Audioimage & Full Heads prod. – 15’, 2018

 

No talent

Audioimage prod. – 8’, 2018

 

Elvis

Audioimage & Ladoc prod. – 8’, 2018

 

Uoldìsnei

 

LFS & Audioimage prod. – 20’, 2013 (Nominato al British Film Institute come Best Uk Short 2013)

 

Some rest in peace (doc.) 

LFS prod. – 10’, 16mm, 2011

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