ISOLE D'ISTANTI per ESTOVEST Festival - stasera "Sempre Dove" di Diego Tripodi ISOLE D'ISTANTI per ESTOVEST Festival - stasera "Sempre Dove" di Diego Tripodi
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ISOLE D’ISTANTI per ESTOVEST Festival – stasera “Sempre Dove” di Diego Tripodi

ISOLE D'ISTANTI per ESTOVEST Festival - stasera "Sempre Dove" di Diego Tripodi ISOLE D'ISTANTI per ESTOVEST Festival - stasera "Sempre Dove" di Diego TripodiSi avvia alla conclusione, sui social di EstOvest Festival, il progetto Isole D’Istanti ideato e interpretato da Claudio Pasceri, violoncellista e direttore artistico di EstOvest Festival.

Ogni giorno per una settimana una composizione in anteprima assoluta, per raccontare in musica e come in una passeggiata il cui il violoncello è protagonista, il rapporto di sette giovani e talentuosi compositori con i giorni della pandemia da Covid19.

Domenica 21 giugno alle ore 19 su Facebook (https://www.facebook.com/EstovestFestival/e Instagram (https://www.instagram.com/estovestfestival/) – con una presentazione direttamente dalle parole dell’autore alle ore 12 – ai molti strumenti che hanno affiancato il violoncello di Pasceri in un dialogo sempre più intenso, arriva finalmente la voce. È infatti il soprano Maria Elena Romanazzi che in questo brano con il violoncello danno luogo ad una sensibilità fatta di frammenti, in un continuo inseguimento musicale, per poi scoprire che solo nel gesto ineffabile del respiro è la vera comunione fra due anime.
L’autore della musica, Diego Tripodi, è nato a Messina e dopo i primi studi si è trasferito a Bologna per il perfezionamento della sua preparazione musicale accademica, diventando presto uno dei giovani più promettenti della sua generazione, con molte attività anche nell’associazionismo, nella divulgazione e nel giornalismo musicale.

Diego Tripodi è uno dei sette giovani compositori di grande talento che, su spinta di Claudio Pasceri violoncellista e direttore di EstOvest Festival, hanno scritto un breve brano per violoncello, uno per ogni giorno della settimana, dal lunedì alla domenica. Si è costruito così, attraverso le sette nuove partiture scritte in clausura e eseguite dallo stesso Pasceri e dagli altri musicisti nella stessa situazione di isolamento e lontananza, un percorso, una passeggiata virtuale che diventa un appuntamento quotidiano virtuale e reale nello stesso tempo. Isole d’Istanti, il titolo scelto, per fermare in un solo istante, il proprio isolamento e nello stesso tempo trasformare questi momenti in un arcipelago di senso collettivo.
Cos’ha significato questo isolamento per noi? Questa la prima domanda che Claudio Pasceri ha posto. Ognuno ha dato una risposta secondo la propria sensibilità, avendo percezioni molto diverse di questo periodo. Per molti il tempo a disposizione è stata una manna dal cielo, per altri un momento critico sul rapporto con la scrittura. Per tutti è stata un’occasione di riflessione sull’assenza, di ogni tipo: di stimoli, di relazioni, di suggestioni. La creatività di ognuno ha riempito diversamente questo vuoto. Nell’arco di alcune conversazioni on line è nata un’idea unitaria alle tante proposte personali, arrivando a definire alcune linee guida per la composizione.

Sono nate così sette passeggiate virtuali in cui il richiamo al famoso lied Der Wanderer (Il Viandante) di Schubert diventa un espediente per le riflessioni in musica di ciascuno. Il violoncello è il viandante, che attraverso la raccolta diventa personificazione di un io immaginario e ogni giorno entra in relazione ad altro o altri da sé: un pensiero inaspettato, un luogo, un’altra persona, un suono. Dunque un altro violoncello, un clarinetto di bassetto, una marimba, un violino, un contrabbasso, una voce: sono i personaggi che mano a mano mutano l’individualità del violoncello in un percorso di formazione continua. La sfida è stata immaginare dei brani la cui esecuzione sarebbe avvenuta a distanza, ponendosi il problema che gli esecutori avrebbero dovuto registrare in autonomia la propria parte, senza prove d’assieme. Anche in questo la sensibilità di ciascuno ha inciso in maniera diversa, trovando soluzioni molto varie da forme di alea libera o più controllata, ad altre ancora che si affidano alla tecnologia, al metronomo, alla post-produzione. Sono brevi istantanee delle sensibilità di ciascuno circa la percezione del momento complesso e inaspettato che tutti stiamo vivendo. Grazie alla spinta di Pasceri ed alle lunghe conversazioni online, ognuno dei compositori e degli esecutori, abitante della propria isola, ha potuto sia viaggiare dentro se stesso sia approdare nei porti degli altri, in un progetto condiviso che sembrava impossibile.

I creatori di musica grazie ai quali il progetto ha preso vita sono Edoardo DadoneLivia Malossi BottignoleMarco PedrazziRiccardo PeruginiAlessio RomeoSara Stevanovic e Diego Tripodi. Al loro fianco, insieme allo stesso Pasceri, Ginterpreti di grande prestigio come Enrico Maria BaroniSimone BeneventiGiacomo PiermattiAdrian PinzaruMaria Elena Romanazzi e Michele Marco Rossi. Sette compositori per sette interpreti.

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