Inu-oh di Masaaki Yuasa conquista il 22esimo Future Film Festival
Inu-oh, singolare opera fantasy e rock, è il vincitore della 22esima edizione del Future Film Festival. Un lungometraggio denso di riferimenti alla storia giapponese, pervaso da un senso di ribellione, viene premiato dalla giuria della rassegna composta dalla giornalista de El Pais Rocio Ayuso, membro attivo della Hepa Hollywood Foreign Association e parte del team di produzione dei Golden Globes, Emiliano Fasano, giornalista, segretario generale di Asifa Italia e consulente per vari enti legati alla cultura e al cinema, e Lorenzo Balbi, direttore del MAMbo, museo d’Arte Moderna di Bologna, e direttore artistico di Art City Bologna.
La menzione speciale è stata invece assegnata al franco-belga Les secrets de mon père, di Véra Belmont. Nella sezione cortometraggi, il primo premio spetta invece a Steakhouse di Špela Čadež, seguito, in seconda posizione, dall’israeliano Letter To A Pig di Tal Kantor. Quest’ultimo cortometraggio ha vinto anche il Premio Bper Green Future, assegnato da Davide Daniza Celli, mentre tra i lungometraggi, sempre all’interno di questa speciale sezione dedicata all’ambiente, i migliori lungometraggi sono The Island di Anca Damian, al primo posto, e menzione speciale per My Grandfather’s Demons di Nuno Beato.
Con la premiazione, avvenuta ieri sera al Cinema Arlecchino di Bologna, si chiude la prima parte del festival, che proseguirà a Modena dal 30 settembre fino al 2 ottobre, con una serie di proiezioni – tra cui quella dedicata alla pellicola vincitrice – eventi e laboratori.
Giulietta Fara, direttrice artistica del Festival: “Ho dedicato questo Festival a tre figure importanti oggi, a vario titolo, nel mondo del cinema d’animazione e della fantascienza. A Uhura (Nichelle Nichols), scomparsa da poco, che, tenente in Star Trek con un equipaggio di soli uomini bianchi, in minigonna, è stata simbolo dell’emancipazione femminile già negli anni Sessanta del Novecento. A Peppa Pig, per le recenti polemiche sulla puntata con due mamme, che dimostrano come una parte della nostra società nel 2022 sia ancora legata a modelli stereotipati di famiglia. E a Ralph Eggleston, scomparso da soli due mesi e che fu ospite del Future Film Festival nel 2004, per la sua estrema generosità e performance nel raccontare il corto For the Birds al nostro pubblico, dimostrando una capacità unica delle persone Pixar nel coinvolgere tutti in una produzione di animazione, facendoci sentire parte di quella enorme ‘famiglia’”.
I vincitori
“Inu-oh riprende dei concetti molto attuali (bullismo, aspetto fisico) in una chiave diversa, rendendo molto facile identificarsi col protagonista” si legge nelle motivazioni della giuria. Il film, ambientato nell’ambiente del teatro giapponese Sarugaku, nel 14esimo secolo, racconta l’amicizia tra il leggendario Inu-oh, artista e danzatore che indossa una maschera per coprire un volto considerato mostruoso, e Tomona, suonatore di biwa cieco. Il loro rapporto è la chiave di una liberazione dalla marginalità che passa attraverso trascinanti esibizioni che conquistano il pubblico, sia quello rappresentato nell’anime che quello in sala. Diretto dall’acclamato regista giapponese Masaaki Yuasa (Devilman Crybaby, The Tatami Galaxy), tratto dal romanzo Heike Monogatari: Inu-Oh no Maki di Hideo Furukawa, il film è una coproduzione giapponese e cinese.
La menzione speciale per Les secrets de mon père sottolinea, invece, “la semplicità della costruzione dello storytelling, vedere con gli occhi di un bambino innocente la nostra storia”, come scrive la Giuria nelle motivazioni. Véra Belmont si basa sul racconto autobiografico dell’autore e fumettista israeliano Michel Kichka per raccontare le seconde generazioni, succedute ai sopravvissuti all’Olocausto: una storia di traumi taciuti che cammina sulle gambe del protagonista e di suo fratello, due ragazzini curiosi e sensibili vissuti a Liegi negli anni ’50.
Tra i cortometraggi emerge Steakhouse di Špela Čadež, per “l’eccelsa tecnica utilizzata e lo storytelling commovente e coinvolgente”. In soli 9 minuti e mezzo si racconta la storia di una donna che nel giorno del suo compleanno si affretta a tornare a casa dal marito, che sta preparando una bistecca per lei. La situazione alimenta una tensione crescente che sfocia nel finale, che evidenzia la tossicità del loro rapporto. La camera multipiano, le cel dipinte ad olio, i ritagli di carta creano un’atmosfera quasi onirica.
E grazie alla partnership tra il Future Film Festival e Cortinametraggio, il più importante Festival di Corti in Italia, nato negli anni ’90 a Cortina da un’idea di Maddalena Mayneri e rampa di lancio per molti registi oggi affermati, Steakhouse verrà proiettato, unico corto non italiano, all’edizione 2023 della manifestazione ampezzana, dal 19 al 26 marzo 2023.
Il secondo classificato Letter To A Pig, di Tal Kantor, è stato selezionato per la sua “artistica riflessione sul tema Olocausto, e in particolare per il modo di porre la storia da un punto di vista collettivo”. Un sopravvissuto al nazismo legge la lettera che ha scritto al maiale che gli ha salvato la vita. Una studentessa ascolta questa testimonianza e cade in una sorta di trance, confrontandosi con temi universali sull’identità e la natura umana.
Premio speciale Bper Green Future
Official partner del Future Film Festival, Bper Banca ha istituito uno speciale riconoscimento – il Premio Bper Green Future – per le opere che meglio raccontassero la sfida rappresentata dalla sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. Davide Daniza Celli, attivista ecologista ed autore, ha attribuito il premio al lungometraggio The Island di Anca Damian, per aver affrontato – si legge nella motivazione – “il tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni, che sono il frutto tanto delle catastrofi ambientali derivanti dai cambiamenti climatici, quanto dei conflitti che si accendono in più parti del mondo”. Menzione speciale a My Grandfather’s Demons, di Nuno Beato, che racconta di un villaggio agricolo che si trova senz’acqua: “Un messaggio chiaro che dovrebbe essere recapitato a tutti coloro che vogliono privatizzare un bene che è sempre stato della collettività”. Infine Davide Celli ha scelto, come cortometraggio green, Letter To A Pig di Tal Kantor: “Il messaggio del cortometraggio è in perfetta linea coi tempi e per questo è destinato a diventare uno dei simboli del movimento antispecista”.
Sala online MyMovies
Una larga selezione di film della 22esima edizione del Festival, compresi alcuni vincitori, è visibile sulla piattaforma MyMovies previa registrazione, fino al termine della manifestazione a Modena, il 2 ottobre.
I corti e lungometraggi disponibili sono visibili al link https://www.mymovies.it/ondemand/future-film-festival/
Il Future Film Festival continua a Modena dal 30 settembre al 2 ottobre.
Acquisto Biglietti: https://www.boxerticket.it/eventi/future-film-festival-2022/