Intervista: FEDERICO MONTI ARDUINI Il Guardiano del Faro, un nuovo disco dopo oltre 60 anni di carriera
“IL VENDITORE DI SOGNI” è il nuovo progetto discografico di FEDERICO MONTI ARDUINI, alias IL GUARDIANO DEL FARO.
Un nuovo album, uscito in versione CD e vinile, in cui l’artista “abbandona” temporaneamente il “Moog” e si propone al pianoforte accompagnato da un’orchestra di 40 elementi.
Abbiamo incontrato Il Guardiano del Faro per una breve intervista.
Oltre 60 anni di carriera, un numero impressionante. Quale è la sensazione prevalente guardando a una carriera così lunga e di successo?
Banalmente dovrei dire che la musica non ha età, invece dico che la musica è una pozione magica che, se dosata nel tempo, ti accompagna tutta la vita. Le sensazioni più belle e più apprezzabili sono proprio quelle che ti arrivano, non importa quando.
Cosa dà la motivazione per uscire con un nuovo album dopo un curriculum come il suo? Non c’è il timore di aver già detto tutto?
No, al contrario, c’è sempre in noi il timore di non aver mai dato tutto quello che si ha, o di aver comunque dimenticato sempre qualcosa per strada. La magia di cui parlavo prima sta proprio nel fatto che sei sempre desideroso di dire qualcosa che ti pulsa nel cuore.
Perché abbandonare il Moog per il piano? E’ un disco maggiormente intimista?
Non ho dimenticato il moog, solo per questa volta non fa la parte dell’attore principale. Ascoltando bene il disco, lo si sente spesso farsi vivo nelle retrovie. In questo nuovo album ho voluto trasmettere alla gente che prima del moog ci sono un signore ed un pianoforte che creano quelle emozioni che,è bello far arrivare alla gente così, in maniera naturale, o come ha detto lei, più intimisticamente. Io sono nato col pianoforte, ho studiato pianoforte , tutte le mie canzoni sono nate col pianoforte, quindi per una volta era giusto che lui fosse il protagonista.
Nel disco appaiono importanti personaggi del mondo della musica. Quanto sono importanti le collaborazioni?
Io le ritengo assolutamente necessarie per ampliare il proprio bagaglio creativo. Ascoltare una tua canzone interpretata da altri artisti che ho ammirato ed amato per qualità tecniche e dal punto di vista umano per me è un piacere indescrivibile. Se oggi “Il Venditore di Sogni ha così successo, lo devo proprio a queste collaborazioni.
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