INSOLVENZFEST, il festival su crisi, debiti e diritti
Dall’economica alla cultura, dal mondo dell’impresa a quello della giustizia. L’undicesima edizione di InsolvenzFest, raccoglie il testimone delle edizioni precedenti ripartendo dal tema “Debiti e Giovani” e dalle disuguaglianze viste con gli occhi delle nuove generazioni.
InsolvenzFest, il festival promosso dall’OCI – Osservatorio sulle Crisi d’Impresa in programma dal 15 al 18 settembre a Bologna, in continuità con le riflessioni interdisciplinari realizzate negli anni scorsi, schiera una serie di voci autorevoli per dare completezza di visione di una società che vede sempre più giovani tra le sue vittime. Sono loro infatti ad aver pagato a caro prezzo le difficoltà economiche e sociali già in essere da anni, ma accelerate dall’emergenza sanitaria e non solo. Su questo e molto altro dialogheranno gli ospiti della manifestazione, chiamati a confrontarsi sotto le due torri, luogo ideale per dibattiti e confronti aperti e plurali.
Oggetto di approfondimento specifico saranno temi come abbandono scolastico, emigrazione intellettuale e di nuovi mestieri, squilibri di coesione territoriale, intermittenza di contratti di lavoro, tardività e disomogeneità di ingresso occupazionale e però anche elevata longevità della popolazione, diffusività del sistema sanitario, attrattività paesaggistico-artistica, ritrovata imponenza della spesa pubblica: in una società dalle marcate ed evidenti disuguaglianze sono questi gli elementi costitutivi di una discussione impellente relativa a quanto le scelte di oggi siano destinate a condizionare la vita delle generazioni future. Sullo sfondo, originalità domestica, la pervasività della criminalità organizzata e l’irrisolta questione del gettito fiscale, suscitano altri interrogativi che il festival, attraverso una narrazione che attinge al linguaggio cinematografico, letterario e giornalistico vuole analizzare.
InsolvenzFest prenderà il via presso la Cineteca di Bologna giovedì 15 settembre, alle ore 20.00. Il prologo – Debiti e giovani: uno sguardo d’autore – è affidato a Fabio Salamida, scrittore e giornalista di Radio Capital, e a Luca Covino, giornalista de LA 7, con riflessioni fuori dallo studio e dalle redazioni dei giornali: la condizione giovanile incontrata e la sua irriducibilità all’ottimismo dei debiti assunti oggi e scaraventati al futuro; gli interrogativi sulla scarsità delle risorse impegnate e la nebulosa incertezza delle restituzioni che arriveranno; i dubbi sulla distruzione di quote del pianeta e dei sogni di chi ora non decide. Le disuguaglianze ancora precoci. E tutto in nome dei giovani.
La giornata di venerdì 16 settembre si aprirà a Palazzo Zambeccari alle 14.00 con i saluti istituzionali del Comune di Bologna, a cui seguirà alle 14.20 Introduzione ad InsolvenzFest 2022 di Massimo Ferro, direttore scientifico del Festival e consigliere della Corte di Cassazione.
Alle 14.40 prenderà avvio il dibattito In nome della gioventù sovrana: i debiti per una generazione che non c’è, la spesa pubblica del fare presto e i controlli del prima o poi. Luigi Paganetto, professore emerito di economia politica – Università di Roma Tor Vergata, e Gaetano Ruta, procuratore europeo delegato EPPO – Procura della Repubblica di Milano, si confronteranno sulla serietà di una programmazione delle risorse pubbliche, acquisite da fonti UE o in prestito, che si connette a un’intenzionalità in cui il futuro si sdoppia.
Inizierà invece alle 15.50 l’incontro Quando la mafia al Sud tace e governa: una lezione sull’economia criminale e le resistenze attive. Nella sessione Lirio Abbate, direttore de L’Espresso, intervisterà Marzia E. Sabella, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Palermo. I due dialogheranno sulla mafia, raccontando il continuo aggiornamento organizzativo delle società criminali, con la pervasività del sapersi imporre come modello economico, oltre che di controllo del territorio.
Nel pomeriggio, dalle 17.00, Mangiare meno, mangiare tutti: gli sprechi della catena agroalimentare e il debito di capitale naturale. Anna Maria Capparelli, giornalista de il Quotidiano del Sud, intervisterà Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata – Università di Bologna, sulla questione della crisi globale di forniture essenziali che enfatizza la portata transazionale delle economie dello spreco e il diritto fondamentale a un’alimentazione adeguata.
Alla Cineteca di Bologna alle 20.00 si aprono le porte per la proiezione del film Anima bella a cui seguirà un incontro con il regista Dario Albertini. Il film è il secondo capitolo di una trilogia ideale sul misterioso e complesso rapporto tra genitori e figli. Un lungometraggio delicato, su una ragazza che deve diventare adulta prima del tempo, per aiutare il padre dipendente dal gioco.
Teatro degli incontri di sabato 17 settembre sarà invece l’Auditorum Biagi di SalaBorsa. Abbasso il posto fisso, solo il posto fisso (al Sud): cosa lasciamo ai giovani… è il titolo dell’incontro che aprirà la mattinata e nell’occasione si confronteranno Daniela Piana, professore ordinario di scienza politica – Università di Bologna, e Paolo Ricci, professore ordinario di economia aziendale – Università di Napoli Federico II. Si parlerà di lavoro e dei suoi aspetti chiave: lavoro sì, lavoro no, lavoro a tempo, lavoro lungo, rifiuto del lavoro, lavoro felice.
Alle 11.00 sarà la volta di Non ce n’è per tutti se la distribuzione fa acqua da tutte le parti: la storia del debito idrico… Durante la sessione Luisiana Gaita, giornalista de il Fatto Quotidiano, intervisterà Alberto Montanari, professore ordinario di Costruzioni Idrauliche, Marittime ed Idrologia – Università di Bologna, sulla scarsità d’acqua e sui problemi legati alla siccità, agli incendi, alle esondazioni.
Alle 12.30 pit-stop in Cineteca per seguire, Debiti: di madre e padre in figli… blob d’autore a cura di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna.
Alle 15.15 di nuovo in SalaBorsa per seguire l’incontro Investire sui figli, con il rendimento del capitale umano e il suo default: non siamo tutti uguali con approfondimenti sulle stanchezze e le disuguaglianze del sistema educativo. A dialogare su questi aspetti saranno Fabiola Casarini, psicologa e analista del comportamento a Reggio Emilia, e Fabrizio Aprile, consigliere della Corte d’appello di Torino.
Giuseppe Legato, giornalista de La Stampa, intervisterà alle 16.30 Roberto M. Sparagna, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, su Gli occhiali del Nord alla vista della mafia: le infezioni, le zone grigie, le nuove normalità criminali. Il focus del dibattito verterà sull’evoluzione delle società criminali che ha da tempo superato il paradigma della contaminazione riuscendo appieno nell’imporsi in modo autoctono.
I debiti di gioco in solitudine giovanile: anatomia dell’azzardo patologico e storia delle complicità dello Stato sarà il dibattito conclusivo che alle 17.40 porterà verso la chiusura di giornata. Un dialogo fra Mirella Felice, psicologa di Bologna, e Aldo Natalini, magistrato dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Corte di cassazione, che indagheranno sulla fenomenologia di una dipendenza che devasta l’autonomia affettiva e le famiglie.
Nella mattinata di domenica 18 settembre due gli appuntamenti in calendario nella cornice del Convento Patriarcale di San Domenico. Alle 10.00 Posto fisso e formazione continua: tutto qui (anche al Nord)? trattenere i giovani. Le storie di un’insoddisfazione. Laura Valente, giornalista ed esperta di arti performative e gestione dei beni culturali, intervisterà Roberto Rizza, professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro – Università di Bologna. Oggetto dell’intervista sarò la spesso poca capacità del sistema produttivo di avvalersi dell’aumento di competenze dei giovani. Formazione del capitale umano e innovazione tecnologica, da un lato e incerta qualità dell’occupazione nei servizi, dall’altro, interrogano le prospettive delle moderne disuguaglianze.
(Ma) quale ripresa e resilienza nei progetti del PNRR: la confusione del futuro rimessa alle nuove generazioni sarà invece il titolo dell’incontro conclusivo delle 11.00. Nella sessione Chiara Brusini, giornalista de il Fatto Quotidiano, intervisterà Gustavo Piga, professore ordinario di economia politica – Università di Roma Tor Vergata, sull’incertezza e confusione del futuro rimessa alle nuove generazioni che, oggi, ancora non possono contestare per i debiti ricevuti.
PATROCINI E COLLABORAZIONI
Promosso dall’OCI – Osservatorio sulle Crisi di Impresa, associazione no profit di magistrati, la manifestazione ha il patrocinio del Comune di Bologna, della Città metropolitana di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. InsolvenzFest si svolge con la collaborazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, della Fondazione Forense Bolognese, del Consiglio dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna, della Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna, dell’Associazione dei Curatori e dei C.T.U. Tribunale di Bologna, del Consiglio provinciale di Bologna dei Consulenti del lavoro e della Cineteca di Bologna.
Il Festival si avvale del contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Circolo culturale Marco Biagi, Novecento – Laurana Editore – Versus Giuristi Raccontano – Zolfo Editore – Melampo Editore, Europa Investimenti, Zucchetti Software Giuridico, Fallco, La Colombo Finanziaria e Gorealbid.it.
CREDITI FORMATIVI
Le sessioni costituiscono evento accreditato dalla Fondazione forense bolognese per gli avvocati e dall’ODCEC di Bologna per i dottori commercialisti, nonché dal Consiglio provinciale di Bologna dei consulenti del lavoro.
La partecipazione al Festival è gratuita con iscrizione obbligatoria da effettuarsi sul sito www.insolvenzfest.it .
Il pubblico pre-registrato avrà la precedenza nell’assegnazione del posto rispetto a chi chiederà di iscriversi alle varie sessioni presentandosi direttamente in sala. La maggioranza degli appuntamenti sarà trasmessa in diretta streaming sul sito www.insolvenzfest.it.