InAscolto: Simone Graziano – Embracing The Future (Auand, 2021) – “ho messo tra le corde del piano un po’ di tutto”
Delicatissimo il disco di Simone Graziano, vittima di un privatissimo e melanconico uso del suo Yamaha C3, interamente modificato con l’intento di valorizzarne i suoni scuri.
Embracing The Future è stato registrato completamente a casa sua.
Contiene una anche una cover di Billie Ellish “When the party’s over” eseguita con il pianoforte modificato per renderne un suono il più possibile morbido.
Un’altra particolarità del lavoro oltre alla modifica dello strumento, consta nella ripresa del suono che è stata fatta utilizzando due soli microfoni omni inseriti dentro la tastiera del pianoforte quasi a contatto con la martelliera: l’effetto che si sviluppa è che l’ascoltatore ha la sensazione di stare con la testa dentro lo strumento e di percepirne ogni dettaglio, dal rilascio del tasto, alla falange che prende la tastiera, allo scricchiolio del panchetto, al suono del pedale quando viene premuto.
Simone Graziano racconta: “Ho passato circa 36 anni con uno strumento che ha sempre avuto lo stesso suono. Poteva cambiare il modello, la grandezza, la sala in cui lo suonavo, ma all’incirca il suono era quello. Il fatto che sapevo più o meno cosa avrei trovato sotto le dita e che risposta ci sarebbe stata al mio suonare, mi dava una grande tranquillità, una sorta di sicurezza immutabile: il piano, per quanti tipi ce ne possano essere, suona sempre così.
(…)
Quel suono assurdo, così diverso da ciò che avevo sempre sentito, mi ha spinto a indagare al di là della barriera bianca e nera della tastiera: ho messo tra le corde del piano un po’ di tutto, dai filtri delle sigarette alle gomme da cancellare alla carta igienica interamente disegnata da mia figlia”.
Embracing the future è il primo disco in piano solo di Simone Graziano, ma il 7° in veste di leader, dopo la trilogia del quintetto Frontal (Frontal, Trentacinque, Sexuality) due dischi in trio (Lightwalls e Snailspace) e un disco col sestetto Purple Whales.