InAscolto: Santamarya – “Nessuno Ricorda Niente” (Mistress, 2021) – Il profumo delle distanze
Esce oggi (21 Maggio) per celebrare la mia prima dose del vaccino, (Nessun effetto collaterale finora…a parte, come si nota, uno spregevole senso dell’umorismo) “Nessuno Ricorda Niente” primo EP dei Santamarya.
Artisti della Settimana per Discovered di MTV New Generation, vincitori del MEI Superstage come miglior band emergente del 2020 e finalisti di Primo Maggio Next, i Santamarya hanno all’attivo quattro singoli, che hanno presentato a Radio1 Music Club, Radio1 Sport e Radio2 Esordi, e sono entrati in rotazione a Radio2Indie. L’EP li contiene tutti, inoltre include la title track “Nessuno ricorda niente” e “Fiori di gesso”.
Le sei tracce sono di un gusto Indie-Pop, strizzata di occhio alle tempistiche Funk/Fuzz-Pop degli anni ’70 ed ’80, piccolissimo gomitino al Folk-Pop dei Neutral Milk Hotel di “In The Aereoplane Over The Sea”…
(che se per caso non avete mai ascoltato a mio avviso siete completamente pazzi ed è ora di rimediare perchè dischi del genere non li fanno più e bisogna informarsi prima che vengano completamente gettati nel dimenticatoio e ve li trovate sulle bancarelle a 2 euro e non li comprate perchè… se-stà-a-due-euro-vuol-dire-che-non-ne-vale-la-pena-visto-che-“Nevermind”-ne-costa-ancora-quindici-di-euro-e-quello-sì-che-è-un-capolavoro… infatti, ascoltatevi pure “The Flying Cup Club” dei Beirut che pure ci stanno bene con i Santamarya).
Il lavoro di produzione (a cura di Giorgio Maria Condemi) è veramente notevole, viene registrato e mixato allo StraStudio di Roma da Giovanni Istroni e masterizzato al Synthesis Recording Studio da Andrea Corvo.
“Nessuno ricorda niente è un viaggio nella memoria. Un viaggio nei ricordi dei ragazzi di provincia, tra illusioni e speranze che cambiano, appartamenti vuoti e film spaventosi che non ci facevano guardare”.
Sfortunatamente a ruguardi dei “film spaventosi che non ci facevano guardare” non posso esprimere parere… visto che dalla tenera età di 9 anni ho avuto l’opportunità di sfuggire alla guardiola e fruire di quel “Notte Horror” su Italia Uno che ci regalava un ampio spettro di polpettoni Horror/Splatter/Trash-e-non degli anni 80-90… ma mi ritrovo completamente nella definizione di viaggio nella memoria e ricordi dei ragazzi di provincia… essendo io un ragazzo di provincia!
Posso annusare il profumo delle distanze, dei viaggi ritenuti i più cool di sempre, i sapori di cibi completamente sconosciuti (la mia prima volta a Dublino tra patatine orrende con aceto e sale e le Tennent’s della Lidl a cinquanta centesimi, cosa che mi fece completamente impazzire: avevo una grande considerazione di quella birra, per poi scoprire, quando mi sono trasferito in UK, che è peggio di qualsiasi birraccia)… posso toccare la malinconia e il desiderio di rivedere gli amici che sono fuorisede e quando vengono al “baretto di Stefano” a Natale ti vogliono scroccare il limoncello a tre euro.
“La mia felicità a volte parla a volte viene, non la trovo mai” (Amsterdam – Santamarya).