InAscolto: Le Cattive Notizie di Andy Shauf
Andy Shauf crea un paesino.
Un paesino che puoi confondere con qualsiasi piccola cittadina Canadese dove:
“This past winter was the coldest in years/It’s hard to explain if you’ve never lived here”
“L’inverno passato è stato il più freddo da anni/È difficile da spiegare se non hai mai vissuto qui”
La immagini come una di quelle città dove si gira in giacche di flanella e guanti termici, dove tutti hanno un Pickup datato con le gomme antineve. La immagini con quei bar in legno dove ci si riunisce la sera a bere forte fra le teste mozzate di alci, orsi… Quei bar con le insegne al neon delle birre spillate.
Andy Shauf è capace di creare storie individuali di personaggi e intrecciarle per tutta la durata del brano, ti delinea tutta la loro storia personale prima di arrivare alla conclusione che può essere comica o, spesso come succede nella vita reale, tragica (d’altronde “The Bearer of Bad News”, di sicuro la produzione migliore del cantautore Canadese, significa appunto “Portatore di cattive notizie”).
È come se Andy ti procurasse dei nuovi amici, amici conosciuti da tempo, che nel minuto successivo… non ci sono più.
“Hometown Hero” racconta di un ex poliziotto ora coach del team di football di una High School che si trova al bar con gli amici a raccontare barzellette zozze e bere:
“Hometown hero flexing his charm/With a borderline joke to the guys at the bar/And they slap their knees like they’ve not heard it before/Thirty-five years old wearing his badge/Nickname for life on the shoulder of his bomber/That he wears as the coach of the high school team”.
“L’eroe della città che mostra il suo fascino / Con una battuta oscena ai ragazzi del bar / E si schiaffeggiano le ginocchia come se non l’avessero mai sentita prima / Trentacinque anni che indossa il suo distintivo / Nickname a vita sulla spalla del suo giubbotto/ Che indossa come allenatore della squadra del liceo”.
Andy ti fa sentire gli schiaffi sulle gambe che dà ai suoi amici mentre racconta vecchi joke che tutti ormai conoscono ma che lui tira fuori come se fosse la prima volta.
Hometown hero va in uno shop a comprare le sigarette e si ritrova davanti a un commesso spaventato da una rapina a mano armata e:
“And before he could think/He was tackling the gunman/Who hit his head and was knocked unconscious”.
“E senza pensarci/Atterra il rapinatore/Che sbatte la testa e perde i sensi”.
Il commesso (Che poi si scopre essere il Jerry di “Jerry Was a Clerk”) incita l’Hometown hero a restare, sperando di comparire nelle news mattutine… Hometown hero rifiuta prendendo un pacchetto di Camel light e raggiungendo i suoi amici al bar, ricordando a se stesso che quelle sigarette lo uccideranno… lo si vede poi attraversare la strada e tornare al bar.
Le successive “Drink My Rivers” e “I Am Not Falling Asleep” sono intrecci di due amanti che si mancano, non dormono e letteralmente “Piangono a dirotto”, i due amanti poi si rivedranno nella tragica “Wendell Walker”.
Wendell è un uomo timorato di Dio, l’autore sottolinea la sua instabile salute mentale tanto da udire la voce di Dio ordinargli di uccidere la moglie sposata troppo presto… il brano è cadenzato in una marcia dolorosa fra i deliri e sospetti di WW e la descrizione del suo migliore amico, amante della moglie, nella quale ricorda i giorni in cui erano solo ragazzi.
L’immagine di Wendel Walker che trova la lettera dell’amante che si firma “Forever yours” è spiazzante… si vede l’uomo incapace di capire cosa succeda… che si rialza come se fosse stato colpito, che rilegge la lettera come se non fosse vero… fino ad arrivare a quel Forever yours.
i due amanti alla fine vengono scoperti e qui Andy Shauf dà via a un cadenzato di azioni che portano alla morte della moglie e al suo suicidio:
“My god, my god what have I done?/And he reloaded his gun/And he put it in
his mouth/And I stood in the room that I’d created”.
“Mio dio, mio dio cosa ho fatto?/E ricarico’ il suo fucile/E se lo mise in bocca/E mi alzai nella stanza che avevo creato”.
Ritroviamo poi Jerry e un gruppo di amici che per metter su un gruzzoletto e andare via dalla noiosa cittadina, si organizzano per rubare dei soldi nascosti, a suo avviso, sul tetto di un pollaio.
Jerry era solito dire:
“Boys our time has come/To live among the privileged ones”.
“Ragazzi e’ arrivato il tempo/Di vivere come i privilegiati”.
MaryAnne , la ragazza di Jerry si unisce ai quattro ed è lei la prima ad arrivare al pollaio. Il fattore, pensando fossero dei lupi, spara un colpo nell’erba.
Jerry non si preoccupa che MaryAnne sia stata colpita e in tutta codardia dichiara:
“Boys our time has come/We’re gonna save ourselves and live among the privileged ones”.
“Ragazzi è arrivato il nostro tempo/Ci salveremo e vivremo come i privilegiati”.
Il disco si conclude con la confessione del fattore che scrive una lunga lettera in “My Dear Helen” interamente voce e pianoforte, profondamente triste e mite dove si maledice per il colpo esploso:
“I don’t know how they feel about us accidental killers/I don’t know how they feel about us tired old men/I don’t know how they feel about us tired, old, murdering men”
“Non so come la vedono riguardo gli omicidi accidentali/ Non so come la vedono riguardo un vecchio uomo stanco/ Non so come la vedono riguardo un vecchio assassino stanco”.
Il disco è del tutto scritto e suonato da Andy Shauf nella casa del nonno deceduto poco prima. Andy suona il suo sassofono, forse come ultimo saluto.
Spazia fra atmosfere Folk Pop e brillanti ritrovati Indie Acustici che consentono al cantautore di intrecciare le sue storie veri binari delle armonie musicali.
Un disco che proclama le azioni e le emozioni di un piccolo paese come movente criminale di quelle tragedie che si leggono nei giornaletti di provincia… non così importanti da essere passate nelle testate nazionali.